"Brave, intelligenti e pulite": le domestiche eritree e l’eredità ambivalente del colonialismo

Titolo Rivista MONDI MIGRANTI
Autori/Curatori Sabrina Marchetti
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/2
Lingua Italiano Numero pagine 16 P. 141-156 Dimensione file 646 KB
DOI 10.3280/MM2013-002009
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Questo articolo contribuisce al dibattito sul lavoro domestico migrante soffermandosi sull’importanza della relazione fra paese di origine e paese di destinazione nell’autonarrazione dell’esperienza migratoria. Tale relazione viene affrontata mettendo in evidenza gli elementi di continuità tra questa e la passata dominazione coloniale. Basato su interviste con quindici donne eritree arrivate nella città di Roma tra gli anni sessanta e settanta, questo articolo indaga il ruolo svolto dalla dimensione «postcoloniale» e dal lavoro nel settore domestico nel processo di soggettivazione che accompagna il percorso migratorio. In particolare, si utilizza la nozione di capitale culturale postcoloniale per dimostrare l’importanza, nei racconti di queste donne, della fase premigratoria, vissuta in Eritrea, in cui furono acculturate a specifiche pratiche italiane e alle gerarchie sociali ad esse corrispondenti. Oggi questa acculturazione è vista come una «preparazione» al lavoro in Italia. Alla luce di tali considerazioni, si argomenta la fondamentale «ambivalenza» del passato coloniale nel modo in cui le intervistate guardano alla propria esperienza lavorativa e di migrazione. Le rappresentazioni associate a donne migranti delle ex-colonie sono connesse con due esiti di carattere molto diverso: da un parte costituiscono uno strumento per facilitare l’accesso al lavoro e, con esso, il successo del loro progetto migratorio; dall’altra sono fattori di stigmatizzazione sociale e di segregazione lavorativa nella società degli ex-colonizzatori. Le persone intervistate raccontano di una vita in bilico fra questi due estremi, in cui l’essere eritree ha rappresentato contemporaneamente uno strumento di autovalorizzazione e la ragione della propria subordinazione.;

Keywords:Lavoro domestico, Roma, capitale culturale, colonialismo, Eritrea.

  1. Andall J. (2000). Gender, Migration and Domestic Service. The Politics of Black Women in Italy. Ashgate/Aldershot: Burlington.
  2. Andall J. e Duncan D., a cura di (2010). Belongings: Hybridity in Italian colonial and postcolonial culture. Oxford/Bern: Peter Lang.
  3. Andall J. e Duncan D., a cura di (2005). Italian Colonialism. Legacies and Memories. Oxford/Bern: Peter Lang.
  4. Anselmi A. (1987). La comunità eritrea. Dossier Europa emigrazione, 12, 4: 14-16.
  5. Arnone A. (2008). Journeys to Exile. The Constitution of Eritrean Identity through Narratives and Experiences. Journal of ethnic and migration studies, 34, 2:
  6. 325-340. Banerjee S.M. (2004). Men, Women, and Domestics: Articulating Middle-class Identity in Colonial Bengal. Oxford: Oxford UP.
  7. Barrera G. (2003) Mussolini’s colonial race laws and state-settler relations in Africa Orientale Italiana (1935-41). Journal of Modern Italian Studies, 8: 425-443.
  8. Bottaro L., a cura di (2003). Gli italiani in Eritrea. Esploratori, missionari, medici e artisti. Asmara.
  9. Capalbo G. (1982). Indagine sui lavoratori eritrei a Roma. Affari Sociali Internazionali, 10, 3: 61-71.
  10. Catanzaro R. e Colombo A., a cura di (2009). Badanti & Co. Il lavoro domestico straniero in Italia. Bologna: il Mulino.
  11. Chelati Dirar U., Palma S., Triulzi A. e Volterra A., a cura di (2011). Colonia e postcolonia come spazi diasporici: attraversamenti di memorie, identità e confini nel Corno d’Africa. Roma: Carocci.
  12. Cock J. (1989). Maids and Madams. Domestic Workers under Apartheid. Londra: Women’s Press.
  13. Constable N. (1997). Sexuality and Discipline among Filipina Domestic Workers in Hong Kong. American Ethnologist, 24, 3: 539-558.
  14. Ehrenreich B. e Russel Hochschild A., a cura di (2002). Global Woman. Nannies, Maids and Sex Workers in the New Economy. Londra: Granta Books.
  15. Fauve-Chamoux A., a cura di (2004). Domestic service and the formation of European identity: understanding the globalization of domestic work, 16th-21st centuries. Oxford/Bern: Peter Lang.
  16. Ghidei Biidu D. e Marchetti S. (2010). Eritreans’ memories of postcolonial time: Ambivalence and mimicry at the Italian schools in Asmara. In: Andall J. e Duncan D., a cura di, cit.
  17. Glenn E.N. (2002). Unequal Freedom. How Race and Gender Shaped American Citizenship and Labour. Cambridge: Harvard UP.
  18. Graham H. (2001). The Postcolonial Exotic. Marketing the Margins. Londra: Routledge.
  19. Haskins V. (2001). On the doorstep: aboriginal domestic service as a ‘contact zone’. Australian Feminist Studies, 16, 34: 13-25.
  20. King A. (1990). Urbanism, Colonialism, and the World-economy. Cultural and Spatial. Londra: Routledge.
  21. Kristeva J. (1980). Pouvoirs de l’horreur. Essai sur l’abjection. Parigi: Seuil.
  22. Lan P.C. (2006). Global Cinderellas. Migrant Domestic Workers and Newly Rich Employers in Taiwan. Durham: Duke UP.
  23. Locher-Scholten E. (2000). Women and the Colonial State. Essays on Gender and Modernity in the Netherlands Indies, 1900-1942. Amsterdam: Amsterdam UP.
  24. Lowrie C. (2009). In service of Empire: Domestic Service and Colonial Mastery in Singapore and Darwin, 1890s-1930s. University of Wollongong. Doctoral Dissertation.
  25. Lutz H. (2008). Migration and Domestic Work. A European Perspective on a Global Theme. Aldershot: Ashgate.
  26. MacDonald C.L. (1996). Shadow Mothers. Nannies, Au Pairs and Invisible Work. In: MacDonald C.L. e Sirianni C., a cura di. cit.: 244-263.
  27. MacDonald C.L. e Sirianni C., a cura di (1996). Working in the Service Society. Temple: Temple UP.
  28. McCall L. (2005). The Complexity of Intersectionality. Signs, 30, 3: 1771-1800.
  29. Memmi A. (1957). The colonizer and the colonized. Londra: Souvenir Press (ristampa 1974).
  30. Mezzetti P., Castagnone E. e Ferro A. (2008). Migranti tra associazionismo transnazionale e pratiche di co-sviluppo. Quaderni di Rassegna Sindacale, 9, 2: 143-157.
  31. Moors A. (2003). Muslim Cultural Politics. What's Islam Got to Do with it? Amsterdam: Vossiuspers.
  32. Palmer P. (1989). Domesticity and Dirt. Housewives and Domestic Servants in the United States, 1920-1945. Temple: Temple UP.
  33. Parreñas R.S. (2001). Servants of Globalization. Women, Migration and Domestic Work. Stanford: Stanford UP.
  34. Petricola E. e Tappi A. (2010). Brava gente. Memoria e rappresentazioni del colonialism italiano. Zapruder: Storie in movimento, 23.
  35. Ponzanesi S. (2005). Beyond the Black Venus. Colonial Sexual Politics and Contemporary Visual Practices. In: Andall J. e Duncan D., a cura di, cit.: 165-189.
  36. Rollins J. (1985). Between Women. Domestics and their Employers. Temple: Temple UP.
  37. Sarti R., a cura di (2011). Lavoro domestico e di cura. Quali diritti? Roma:Ediesse.
  38. Scalzo F. (1984). Stranieri in Italia. La comunità eritrea e marocchina nell'area romana attraverso racconti biografici. Dossier Europa Emigrazione, 9: 3-5.
  39. Skeggs B. (1997). Formations of Class and Gender. Becoming Respectable. Londra: Sage.
  40. Sòrgoni B. (1998). Parole e corpi: antropologia, discorso giuridico e politiche sessuali interrazziali nella colonia Eritrea, 1890-1941. Napoli: Liguori.
  41. Stoler A.L. (2002). Carnal Knowledge and Imperial Power. Berkeley: University of California Press.
  42. Volterra A. (2005). Sudditi coloniali: ascari eritrei 1935-1941. Milano: FrancoAngeli.
  43. Woodward A.E. e Kohli M., a cura di (2001). Inclusions and exclusions in European societies. Londra/New Yorl: Routledge.
  44. Young R. (2003). Postcolonialism: an historical introduction. London: Blackwell. Yuval-Davis N. (2001). The narration of difference. ‘Cultural stuff’, ethnic projects and projects. In: Woodward A.E. e Kohli M., a cura di, cit.: 59-70.

  • "Solo di passaggio": l'Italia nelle rappresentazioni e nelle pratiche di mobilità dei giovani eritrei Milena Belloni, in MONDI MIGRANTI 2/2016 pp.249
    DOI: 10.3280/MM2016-002013
  • Languages of Discrimination and Racism in Twentieth-Century Italy Marcella Simoni, Davide Lombardo, pp.1 (ISBN:978-3-030-98656-8)

Sabrina Marchetti, "Brave, intelligenti e pulite": le domestiche eritree e l’eredità ambivalente del colonialismo in "MONDI MIGRANTI" 2/2013, pp 141-156, DOI: 10.3280/MM2013-002009