Le parole che generano

Titolo Rivista PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
Autori/Curatori Elena Di Bella
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/2
Lingua Italiano Numero pagine 12 P. 78-89 Dimensione file 165 KB
DOI 10.3280/PSP2018-002006
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Dopo una premessa autobiografica sul suo amore per la letteratura e la poesia, l’autrice propone una riflessione sull’uso della parola in psicoanalisi e sul lavoro di scavo necessario alla ricerca di una parola pregnante nella particolare situazione emotiva della stanza d’analisi. Seguendo la suggestione del poeta irlandese S. Heaney, autore di Digging, utilizzando la lezione della poesia, si apre la strada a una psicoanalisi meno tecnica, più incerta e dubbiosa, che suggerisce con delicatezza, piuttosto che affermare con certezza. Attraverso brevi storie cliniche, si scopre il valore trasformativo della parola, la sua capacità di cambiare i termini del problema, immaginando nuovi significati e qualità nuove della vitalità fisica ed emotiva. Seguendo la lezione di Ogden e prima ancora di Bion, si accostano in maniera inedita "fiducia" e "fede" come condizioni psichiche. Forse la psicoa-nalisi può apprendere da fonti ebraico-cristiane il "così si può dire" e la ricerca del "settantunesimo senso".;

Keywords:Parola come scavo, immagini e paesaggi mentali, poesia e pensiero trasformativo.

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Elena Di Bella, Le parole che generano in "PSICOTERAPIA PSICOANALITICA" 2/2018, pp 78-89, DOI: 10.3280/PSP2018-002006