Dire, fare, pensare

Giuseppe Bonazzi

Dire, fare, pensare

Decisioni e creazione di senso nelle organizzazioni

Un libro dedicato a imprenditori, manager, consulenti, amministratori locali, sindacalisti, studenti. Facilita la comprensione di testi complessi, raramente letti dal grande pubblico.

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 240

ISBN: 9788846414120

Edizione: 1a ristampa 2008, 3a edizione 2001

Codice editore: 1481.36

Disponibilità: Esaurito

Il processo decisorio nelle organizzazioni è diventato sempre più complesso per l'aumento delle variabili da considerare, la minor possibilità di riferimento ad esperienze passate, la complessità dell'environment e il maggior grado d'incertezza di ogni previsione a medio e lungo termine.

Questo libro è dedicato a imprenditori, manager, consulenti, amministratori locali, sindacalisti, studenti. Chiunque svolge, o svolgerà, un lavoro che richiede di prendere decisioni all'interno di un'organizzazione vi troverà un materiale denso e prezioso di riflessione. Esso facilita la comprensione di testi complessi, raramente letti dal grande pubblico. A livello di storia delle idee il titolo allude al passaggio dall'attenzione centrata sul rapporto tra il dire e il fare all'attenzione centrata sulle cornici di senso in cui si collocano le decisioni; a livello d'interpretazione dell'agire umano ricorda che il conferimento di senso (cioè, il pensare) è sempre un atto retrospettivo.

In otto capitoli semplici e chiari, espone i principali contributi che da Simon e March in poi sono stati dati nel dibattito sui processi decisionali. La razionalità limitata e le sue peripezie, la causalità dei risultati, i livelli politici e amministrativi delle decisioni, il ruolo delle convinzioni profonde e delle ideologie formano gli argomenti dei primi cinque capitoli. All'opera di Weick e al suo passaggio dal decision making al sensemaking sono poi dedicati due capitoli che formano la più vasta trattazione finora tentata di questo autore, la cui crescente influenza condiziona il pensiero organizzativo nel mondo, agli inizi del XXI secolo.

Il testo si conclude con l' ammonimento che anche una decisione perfettamente conforme alle regole può essere catastrofica, come dimostra l'imponente ricerca che Diane Vaughan ha dedicato al lancio del Challenger nel 1986.

Giuseppe Bonazzi è ordinario dal 1975 di sociologia dell'organizzazione presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino. È autore di Storia del pensiero organizzativo (Angeli), che da molti anni costituisce il libro italiano più letto sull'argomento. Tra le sue numerose altre opere si ricordano: Il tubo di cristallo - Modello giapponese e fabbrica integrata (Mulino, 1993); Lettera da Singapore, ovvero il terzo capitalismo (Mulino, 1996); Discovering the Japanese Model: Cognitive Processes in European and American Sociology (Sage, 1995). È tra i curatori de Lavoro, tecnologia, organizzazione dell'impresa e nuove forme di consenso (1991), Donne e uomini nella divisione del lavoro (1993), Economia, lavoro e organizzazione (1992); Modello giapponese e produzione snella: la prospettiva europea (1994) e I sociologi e il lavoro (1997), tutti editi dalla FrancoAngeli.



Introduzione
(Cyert e March: il comportamento effettivo delle imprese, ovvero fenomenologia della razionalità limitata; Tre ragioni per cui Teoria del comportamento d'impresa è importante; I limiti dell'economia classica; Obiettivi e coalizioni nelle organizzazioni; La formazione delle aspettative: quattro casi aziendali; Primo caso: il rinnovo accelerato di un vecchio impianti; Secondo caso: la ricerca di una nuova sede per un reparto dal futuro incerto; Terzo caso: la scelta di una società di consulenza; Quarto caso: la scelta di un sistema di elaborazione dati; Comunicazioni e informazioni; Le scelte; Sviluppi delle ricerche sulla razionalità limitata: informazioni e decisioni)
Le anarchie organizzate, ovvero il modello 'a cestino dei rifiuti'
(I limiti della razionalità nelle decisioni; La metafora del "cestino dei rifiuti"; Stile ed efficienza delle decisioni garbage can; Caso di una decisione a garbage can: la nomina di un nuovo preside in una facoltà universitaria americana; Gli eventi; Considerazioni sul caso)
Missili sovietici a Cuba: la decisione del governo americano nell'analisi di Allison
(Primo livello di analisi: il modello del soggetto razionale; La crisi dei missili come oggetto di scelta razionale; Secondo livello di analisi: il modello organizzativo; La crisi dei missili e un modello organizzativo: un secondo approccio; Il modello politico; La crisi dei missili e il modello politico: un secondo approccio)
L'analisi delle decisioni nella teoria della contingenza
(La struttura delle decisioni non strutturate: il tentativo di Henry Mintzberg; La scuola di Bradford: un approccio empirico e positivista alle decisioni; Complessità tecnica e politica delle decisioni; Tipologia delle decisioni: processi sporadici, fluidi e compressi)
La critica azionalista dei processi decisionali
(Mintzberg: le decisioni non si distinguono dalle azioni; Pettigrew: le strategie sono più importanti delle decisioni; Brunsson: le decisioni nelle organizzazioni irrazionali; Il dualismo di decisione e azione; La razionalizzazione delle azioni: il caso delle acciaierie svedesi; Il ruolo dell'ideologia; Il dualismo istituzionalizzato: organizzazioni per decidere e altre per agire)
La svolta di Karl Weick: la creazione di senso come conoscenza e come organizzazione
(Linee generali della ricerca dei Weick; L'attivazione dell'ambiente; Le quattro fasi del sensemaking; Commenti ecologici ed attivazione; La selezione; La ritenzione; Le proprietà del sensemaking)
Dalle connessioni lasche alla mente collettiva: alcune ricerche di Karl Weick
(Le scuole come sistemi a connessione lasca; La connessione lasca come strumento di ricerca; Il disastro di Tenerife; L'incendio di Mann Gulch; Un'analisi organizzativa: come sensemaking e struttura si dissolsero; Dalla vulnerabilità alla capacità di reagire; Dall'efficienza all'affidabilità: 'menti collettive' e prestazioni coscienziose; Requisiti e formazione di una mente collettiva)
Un disastro conforme alle regole: il lancio del Challenger
(Importanza della ricerca; L'evento; Il metodo dell'etnografia storica; Normalizzazione della devianza e produzione di cultura; La costruzione di un paradigma: fenomenologia del lavoro scientifico; La cultura della produzione; La segretezza strutturale; La vigilia del lancio rivisitata. Conclusioni).

Contributi:

Collana: La società industriale e post-industriale

Argomenti: Principi di organizzazione - Sociologia economica, del lavoro e delle organizzazioni

Livello: Textbook, strumenti didattici - Testi advanced per professional

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