La città mutante

Roberto de Rubertis

La città mutante

Indizi di evoluzionismo in architettura

Il variare, lento ma inesorabile, dell’architettura e della città “pare” guidato verso un fine. È un variare cui “sembra” di potersi attribuire il senso di un’evoluzione, intesa come processo di perfezionamento, non importa se intenzionale o casuale. Il libro presenta casi sintomatici di adattamento accidentale delle mutazioni architettoniche e urbane a nuove e imprevedibili necessità d’uso.

Printed Edition

17.00

Pages: 128

ISBN: 9788846497581

Edition: 1a edizione 2008

Publisher code: 85.58

Availability: Discreta

Il variare, lento ma inesorabile, dell'architettura e della città "pare" guidato verso un fine desiderato, o almeno verso un fine. È un variare cui "sembra" di potersi attribuire il senso di un'evoluzione, intesa come processo di perfezionamento, non importa se intenzionale o casuale. È inoltre un variare veloce, ben sensibile e verificabile nel tempo, più di quanto non lo sia la trasformazione dell'ameba in elefante, e tuttavia, stranamente, non è mai stato indagato con determinazione.
In questo libro sono descritti casi sintomatici di adattamento accidentale delle mutazioni architettoniche, anch'esse accidentali, a nuove ed imprevedibili necessità d'uso. L'esplorazione, anche se non sistematica né tantomeno esaustiva, è estesa anche alla dimensione urbana, soprattutto dove il cambiamento è più rapido e controllabile, vale a dire dove le modifiche vengono prodotte con maggiore varietà ed evidenza.
Un primo obiettivo che il libro propone, per alcuni superfluo, per altri disperato, è quello di offrire un modesto contributo al pensiero darwiniano, finora non verificato in un ambito applicativo così vicino alla dimensione tecnica e a quella estetica.
Un secondo obiettivo, ambizioso quanto forse inutile, è quello di portare alle estreme conseguenze le ipotesi su cui si fonda l'evoluzionismo, vale a dire l'assoluta mancanza di finalità d'ogni atto e quindi l'assoluta casualità del divenire.

Roberto de Rubertis è ordinario di Disegno dell'Architettura nell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" dal 1981. È presidente del Corso di Laurea in "Grafica e progettazione multimediale" presso la facoltà di Architettura di Roma Valle Giulia. Insegna "Progettazione architettonica" nella facoltà di Ingegneria di Perugia. Ha fondato e dirige (dal 1986) la rivista XY, dimensioni del disegno e la collana "I libri di XY" per Officina Edizioni. Conduce ricerche nel campo della percezione visiva, del rilievo, della computergrafica e della riqualificazione urbana. Tra le sue pubblicazioni: Progetto e percezione (Officina, 1971), Geometria Descrittiva (Kappa, 1975), Temi e codici del disegno d'architettura (con A. Soletti e V. Ugo, Officina, 1992), Il disegno dell'architettura (NIS- Carocci, 1994), De vulgari architectura (Officina, 2000), Percezione e comunicazione visiva dell'architettura (con M. Clemente, Officina, 2001), La città rimossa (Officina, 2002), La riva perduta (Officina, 2004), L'evoluzione del fondovalle (Officina 2007) e due brevi romanzi, Se un giorno un robot e La bistilloide (Kappa 2004-2005).



Introduzione
Evoluzione e adattamento
(Evoluzionismo; Adattamentismo; Il caso dell'architettura; I pennacchi di San Marco; L'evoluzione dell'occhio; Oltre il modello biologico)
Gli adattamenti morfologici dell'architettura
(Alcuni casi tipici; Lo strano caso degli attici di Anguillara; I merli di Sanlùcar; I cornicioni di China Town; Las Vegas a Zacinto)
Gli adattamenti strutturali della città
(L'evoluzione "accidentale della megalopoli"; La conformazione "lacerata" dei tessuti urbani vallivi; La città intelligente; Il ruolo dell'enzima; Il problema figurativo)
Gli adattamenti strutturali della rappresentazione
(Disegno ed ermeneusi; Rappresentazione avanzata ed evoluzione)
Il caso dell'architettura spontanea
Il disegno assente
Bibliografia.

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