Nice to brand you.

Roberto Rondinelli, Riccardo Bresciani

Nice to brand you.

Perché funziona quando funziona la comunicazione pubblicitaria all'epoca dello storytelling

Questo libro cambierà il vostro modo di percepire e ‘leggere’ i brand. E non potrebbe essere altrimenti, dato che dentro ci troverete un vero mondo di storie: Mad Men, Nike, House of Cards, Watzlawick, Facebook, George Best, Bauman, Netflix, Stranger Things, Bill Bernbach, Wolkswagen, Apple e Steve Jobs, Hello Kitty, Pepsi, Coca Cola, Pavlov, Lovemarks, Mulino Bianco. E i Beatles. E Mina. E tanti (ma tanti) altri ‘top player’.

Printed Edition

23.00

Pages: 160

ISBN: 9788891771698

Edition: 1a edizione 2019

Publisher code: 244.64

Availability: Discreta

Pages: 160

ISBN: 9788891785077

Edizione:1a edizione 2019

Publisher code: 244.64

Can print: No

Can Copy: No

Can annotate:

Format: PDF con DRM for Digital Editions

Info about e-books

Pages: 160

ISBN: 9788891785084

Edizione:1a edizione 2019

Publisher code: 244.64

Can print: No

Can Copy: No

Can annotate:

Format: ePub con DRM for Digital Editions

Info about e-books

Perché leggere questo libro?
Perché cambierà il tuo modo di percepire e 'leggere' i brand e come ci convincono quando ci convincono.
E non potrebbe che essere così, dal momento che dentro ci troverai: Rosser Reeves, Mad Men, Nike, House of Cards, Watzlawick, Facebook, George Best, Bauman, Netflix, Stranger Things, Bill Bernbach, Wolkswagen, Apple e Steve Jobs, Federico Buffa, Svelto, Under Armour, Nietzsche, Trump, John Caples, Hello Kitty, Pepsi, Coca Cola, Pavlov, Lovemarks, Mulino Bianco.
E i Beatles. E Mina.
E tanti (ma tanti) altri 'top player'.
Per raccontarci che la comunicazione più efficace non vuole venderti niente.
Vuole che tu decida di acquistare.
E c'è una bella differenza tra le due cose.

Roberto Rondinelli Fondatore e Presidente di MPR Comunicazione Integrata, agenzia antesignana di questo modello strategico, basato sull'interazione sinergica di tutte le leve della comunicazione, ha collaborato con aziende come Peugeot Italia, Allianz RAS, Pininfarina Segno, Renault Italia, Revlon, Philips, Olidata, Slow Food, Sephora, vincendo con il suo team premi prestigiosi come il Grand Prix della Pubblicità, l'Interactive Key Award, il Press & Outdoor Key Award, il Premio Media Key, il Best European Event Award.

Riccardo Bresciani Consulente marketing, lavora da oltre 10 anni coordinando progetti per clienti internazionali che spaziano dal food al fashion, dall'automotive all'entertainment, al pharma, al design. È stato per anni anche strategic planner per un'agenzia di comunicazione e ha insegnato marketing research dal 2009 al 2018 in Università tra Bologna, Mestre, Venezia, Firenze. Lavora attualmente come senior researcher per un istituto di ricerca internazionale e coordina l'area percorsi Master per IED Firenze.

Premessa
Prefazione
Età dell'oro - età della crisi andata e ritorno
(Intro; Meglio un uovo oggi(?); Il grande boh; Tutta la verità, nient'altro che la verità; Convincere è vincere "con"; Un brand per amico; "Friends don't lie"; "Tutte le volte che sento la parola storytelling; Metto mano alla pistola")
Tu chiamale se vuoi emozioni
(Perché Banderas parlava veramente alle galline; Lovemarks e neuroeconomia: oltre la ragione ci sono i processi "automatici affettivi"; Se parliamo di narrazioni, parliamo di emozioni; Solo posti in piedi? Alla ricerca di un posto nel formicaio dei brand; God is a brand (as well); Just do it, Mr. White; Difetti perfetti: la favolistica al contrario; Universi in espansione e rizomi; Dosi di verità, tipi di verità; Crossing borders: Federico Buffa e le nuove forme di narrazioni verità; See you at the bitter end?)
Ending a neverending story
(Il marchio appartiene all'azienda, ma il brand è dei clienti; Ignorance supremacy; Convinzioni e sensazioni di certezza: il 'quattordecalogo'; Communication (d)is integration; Amava i Beatles e l'iPhone; Long road to r...elevance; Content creation (?); "Tutto il resto è noia"; "Not for the people but with the people"; Consigli per gli acquisti a un dio fragile; "Pelè good, Maradona better... George Best"; Perché funziona, quando funziona (una postfazione spacciata per finale))
Note.

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