Uccidere senza odio.

Francesco Piva

Uccidere senza odio.

Pedagogia di guerra nella storia della Gioventù cattolica italiana (1868-1943)

Questa ricerca ricostruisce il messaggio educativo rivolto dal ramo giovanile dell’Azione cattolica italiana agli iscritti e ai militanti che, tra il 1868 e il 1943, si confrontarono con le guerre contemporanee. Il libro ripercorre lo sviluppo di questo messaggio, le argomentazioni pedagogiche e il discorso pubblico con cui l’associazione andò configurando, nelle diverse congiunture storiche, la sua collocazione all’interno della nazione.

Printed Edition

35.00

Pages: 320

ISBN: 9788891714794

Edition: 1a edizione 2015

Publisher code: 1792.221

Availability: Limitata

Pages: 320

ISBN: 9788891733658

Edizione:1a edizione 2015

Publisher code: 1792.221

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Giovinezza, virilità, guerra, bella morte. Questo nesso, emerso durante le guerre della rivoluzione francese e consolidato in Europa nelle successive guerre nazional-patriottiche, fu proposto anche ai giovani cattolici italiani negli ultimi decenni di quel secolo e i primi quarant'anni del Novecento.
Il volume ricostruisce il messaggio educativo sulla guerra divulgato, tra il 1868 e il 1943, dalla più importante organizzazione giovanile del movimento cattolico italiano. All'inizio del Novecento, quando la Gioventù cattolica cominciò ad assumere dimensioni di massa - fino ad aggregare nei primi anni Venti oltre 400 mila tra studenti, contadini ed operai - venne delineato un progetto pedagogico volto a plasmare una personalità virile, capace non solo di adattarsi alla guerra, ma di eccellere al massimo nelle virtù militari. Proprio in quanto addestrato al combattimento interiore e al ferreo controllo degli impulsi sessuali, il giovane cattolico avrebbe dimostrato di reggere meglio degli altri la fatica di uccidere e la disponibilità ad essere ucciso. Esempio e guida per i compagni nelle micidiali violenze delle guerre novecentesche.
Il libro ripercorre lo sviluppo di questo paradigma, le argomentazioni pedagogiche e il discorso pubblico con cui l'associazione andò configurando, nelle diverse congiunture storiche, la sua collocazione all'interno della nazione. L'immagine del giovane maschio e puro, soldato esemplare, pronto a buona e santa morte, si proiettò a livello politico nell'idea della guerra come purificazione sociale e occasione per rilanciare la cristianità. Questo cammino portò la Gioventù cattolica nella seconda metà degli anni Trenta a sostenere la militarizzazione della società perseguita dal fascismo e a condividere tratti fondamentali della cultura di guerra che sfociò nella catastrofica partecipazione dell'Italia al secondo conflitto mondiale.

Francesco Piva ha insegnato Storia contemporanea presso l'Università degli studi di Salerno e l'Università degli studi di Roma Tor Vergata. Ha pubblicato saggi di storia sociale e, più di recente, si è interessato della formazione giovanile nell'Italia del secondo dopoguerra analizzando due casi: l'uno riguardante l'Azione cattolica, l'altro il Partito comunista. Le due ricerche sono edite dalla FrancoAngeli: "La Gioventù cattolica in cammino...". Memoria e storia del gruppo dirigente (1946-1954) (2003) e Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito (2009).


Introduzione
Abbreviazioni
I "due sacri amori"
(Milizia d'élite; Morale sessuale e virilismo cattolico; Fede e purezza in grigioverde; Arriva la guerra)
La prova del fuoco
(Per i soldati e per i profughi; Patriottismo e fedeltà al Papa; Catechesi di guerra; Soldato cattolico)
L'eredità della guerra
(Memoria della guerra e identità associativa; Memoria della guerra e violenza politica; Tra Partito popolare, fascismo e Pio XI; L'adattamento al nuovo corso; Aggiustamenti della formazione morale)
Un consenso competitivo
(Per un fascismo cattolico; Universalità cristiana e universalità fascista; La militarizzazione della società)
Nella catastrofe
(Per la patria, non per l'impero; L'arruolamento dei ragazzi; La perdita di senso)
Indice dei nomi.

Serie: Temi di storia

Subjects: Political and Diplomatic History

Level: Scholarly Research

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