Uscire dal carcere a sei anni

Carla Forcolin

Uscire dal carcere a sei anni

I figli delle detenute tra diritti che confliggono: stare con la madre o essere liberi

Con l’attuazione della Legge 62/11, nata dalle migliori intenzioni, l’indiretta detenzione dei bambini che accompagnano le madri in carcere è stata raddoppiata nel tempo: prima della legge i bambini uscivano dal carcere a tre anni, ora a sei. Ma i bambini non possono trascorrere in carcere tutta la prima infanzia, se non si vuole rovinare la loro vita! Questo libro presenta delle proposte per ridurre al minimo la sofferenza dei figli delle detenute, rivolgendosi, in primis, al legislatore, perché rimedi agli effetti indesiderati di una legge buona, ma anche a tutti coloro i quali si occupano a vario titolo della tutela dell’infanzia.

Printed Edition

23.00

Pages: 168

ISBN: 9788835108795

Edition: 1a ristampa 2022, 1a edizione 2020

Publisher code: 2000.1545

Availability: Discreta

Pages: 168

ISBN: 9788835112440

Edizione:1a edizione 2020

Publisher code: 2000.1545

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Format: PDF con DRM for Digital Editions

Info about e-books

Il carcere non è un luogo dove crescere i bambini. Su questo l'accordo è unanime.
Eppure, con l'attuazione della Legge 62/11, nata dalle migliori intenzioni, l'indiretta detenzione dei bambini che accompagnano le madri in carcere è stata raddoppiata nel tempo: prima della legge i bambini uscivano dal carcere a tre anni, ora a sei.
Inoltre, quando i figli escono dal carcere, spesso la madre deve proseguire la detenzione e per i bambini, che subiscono quella separazione che si sperava di evitare, è necessario trovare una nuova collocazione: con il padre, con i parenti, in affidamento etero-familiare o in una casa famiglia.
Circa dieci anni fa, il legislatore ha cercato di evitare il carcere ai bambini attraverso la creazione degli Istituti a Custodia Attenuata per Madri (ICAM) nei quali possono vivere i piccoli con le madri in custodia attenuata.
Qui le stanze sono più belle, ma non ce ne si può allontanare insieme alla mamma; i blindi sono stati sostituiti da porte robuste, ma rimangono invalicabili; le agenti sono senza divisa, ma danno ordini alle detenute-madri sotto gli occhi dei figli.
I bambini non si lasciano ingannare circa la natura di questi luoghi perché qualsiasi istituto rimane carcere finché è un luogo in cui si è privati della libertà. I bambini dunque non possono trascorrervi tutta la prima infanzia, se non si vuole rovinare la loro vita.
Il libro va contro corrente sia nell'analisi della situazione attuale, sia nelle proposte per ridurre al minimo la sofferenza dei figli delle detenute.
Si rivolge in primis al legislatore, perché rimedi agli effetti indesiderati di una legge buona, ma anche a tutti coloro i quali si occupano a vario titolo della tutela dell'infanzia.

Carla Forcolin ha fondato nel 1999 l'Associazione "La gabbianella e altri animali" per l'adozione e l'affidamento. Dal 2004, divenuta lei stessa affidataria di due gemelli provenienti dal carcere, non ha più smesso di occuparsi di questi bambini e dei figli dei detenuti. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Il gabbianello Marco e altri animali, Piazza,1999; I figli che aspettano, Feltrinelli, 2002; Mamma non mamma, Marsilio, 2007; Io non posso proteggerti, FrancoAngeli, 2009; Mamme dentro, FrancoAngeli, 2016.

Gianfranco Bettin, Prefazione. Aprendo una porta, schiudendo una vita
Premessa
Parte I. Uscire dal carcere a sei anni
Introduzione
I primi tre anni
Tra i tre e i sei anni
Vicende intrecciate: Tonino e il Protocollo d'Intesa
Le risposte al problema in altri Paesi
Parte II. I contributi degli esperti
Aurea Dissegna, Bambini in carcere con le madri: riflessioni, considerazioni, proposte
(Premessa; Storia del protocollo di intesa di Venezia "Procedure per l'attivazione di forme di accoglienza di bambini in carcere con la madre" 2015; Considerazioni sulle ragioni della mancata attuazione del protocollo (dal 2015 al 2019); La storia di Tonino: riflessione sulla necessità di un ripensamento in merito alla legge 62/2011)
Mario Magrini, Possibili effetti e influenze dell'ambiente carcerario sullo sviluppo psicofisico del bambino e sulla sua relazione con la madre
(Premessa; Le possibili ripercussioni dell'ambiente carcerario sullo sviluppo del bambino; Vivere il ruolo genitoriale da detenuti; Ruolo delle istituzioni per garantire risposte ai bisogni del bambino in carcere: necessità di un intervento programmatico integrato)
Maurizio Pitter, Bambini in carcere: il punto di vista del pediatra
(La "detenzione dei bambini"; Crescere in carcere: quali sono per un bambino i principali problemi?)
Ringraziamenti
Bibliografia
Appendice.

Contributors: Gianfranco Bettin, Aurea Dissegna, Mario Magrini, Maurizio Pitter

Serie: Varie

Subjects: Childhood: Psychology, Psychopathology and Clinic

Level: Scholarly Research

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