Cosa e come si deve comunicare in una situazione d'emergenza? È una domanda che rispunta fuori sempre dopo e che, invece, dovremmo porci prima che l'emergenza accada. Crisi e catastrofi sono eventi così complessi e diversi tra loro che andrebbero trattati con competenze e organizzazioni specifiche. La loro analisi, però, soltanto da poco costituisce un capitolo delle scienze sociali. A partire dalla seconda Guerra mondiale, si è venuto delineando negli Stati uniti il crisis management, un settore di ricerca che s'interessa della politica economica, sociale e organizzativa che un evento minaccioso innesca. Si tratta di studi che concordano sul fatto che l'evoluzione di un'emergenza in un disastro o in una crisi superabile dipende sostanzialmente dal modo in cui le persone interessate l'affrontano. La reazione della popolazione americana agli eventi dell'undici settembre ne costituisce una prova palese.

In questo modo la crisi viene collegata ai bisogni che l'evento nel suo farsi genera. Tra i primi il bisogno d'informazione, tanto più elevato quanto più l'evento è distante dal contesto di esperienza di chi lo subisce. La negoziazione simbolica degli eventi critici è quasi sempre affidata ai news media , i quali operano in condizioni di mercato e non sono attrezzati per rispondere alla domanda d'informazione di servizio. I media locali spesso svolgono un ruolo di supplenza delle istituzioni, mentre quelli globali trascurano questioni rilevanti finché non esplodono in conflitti. Se una stampa prona al potere non ha nazionalità, la macchina della stampa occidentale ha caratteristiche precise e scientificamente analizzabili, come si propongono di fare alcuni degli studi raccolti in questo volume.

Rossella Savarese insegna Sociologia delle comunicazioni di massa e Teoria e tecniche delle comunicazioni di massa nella Facoltà di Sociologia dell'ateneo Federico II di Napoli. È membro del Comitato di consulenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa per l'applicazione della legge che introduce le donne nel servizio militare volontario. È segretaria del Media Research Network , sezione dell' European Sociological Association. Collabora con numerosi quotidiani e periodici e dirige la rivista Meta, strumenti e competenze per imprese di successo. Scrive su riviste scientifiche italiane e straniere quali l'American Journal of Communication e l' European Journal of Communication . Tra le sue pubblicazioni: Comunicazione o cultura , Marsilio 1975; La verità dei giornali Guida, seconda edizione 1985; Guerre intelligenti. Stampa, radio, tv e informatica: la comunicazione politica dalla Crimea alla Somalia, F. Angeli, 1995; L'americanizzazione della politica in Italia. Tv ed elezioni negli anni Novanta , Franco Angeli, Milano, 1996.