Una eterna  condanna.

Enrica Guerra

Una eterna condanna.

La figura del carnefice nella società tardomedievale

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 208

ISBN: 9788846448156

Edizione: 1a edizione 2003

Codice editore: 1792.44

Disponibilità: Limitata

Uomini la cui esistenza è avvolta in un silenzio creato dalla vergogna e dal disprezzo, sono i protagonisti delle pagine di questo volume. Possono essere ladri o ruffiani, assassini o soldati, individui noti o sconosciuti. Poco importa la loro attività all'origine o il loro nome. Sono persone che la società medievale chiama a svolgere una mansione considerata tanto necessaria quanto infame e infamante: l'esecuzione delle pene afflittive e capitali. Elementi di una violenza legale, scaturita da un sistema penale volto a riportare l'ordine estirpando il male alla radice, essi sono i protagonisti di una grande contraddizione.

Scelto, prelevato e allontanato dalla sua vita quotidiana, il boia viveva al di fuori della società legalmente definita, senza trovare il riconoscimento di un mestiere o lo spazio e un ruolo sociale tra gli operanti in seno all'organizzazione giudiziaria.

Come trascorrevano l'esistenza coloro che venivano chiamati a ricoprire l'incarico di carnefice, gli strumenti usati per le esecuzioni penali o le pene mutilanti, le ricompense loro spettanti, la loro famiglia, il loro abbigliamento, sono parte di una singolare quotidianità che si è cercato di indagare, ponendola anche a confronto con la condizione sociale di partenza. L'analisi della collocazione di un individuo e del ruolo che riveste all'interno di una società non potrebbe dirsi completa tuttavia se non si prestasse attenzione ai comportamenti collettivi e alle idee. Le reazioni degli uomini dell'epoca (siano ecclesiastici, laici appartenenti alle sfere del potere, gente comune) dinanzi a questa figura o alle mansioni che le erano attribuite schiudono le porte a un differente modo di considerare un ruolo che il sentimento collettivo ha sempre cercato di tenere nell'ombra, evidenziando così il paradosso che connota questi individui: uomini ritenuti indispensabili ma al tempo stesso rifiutati.

Enrica Guerra , laureata a Ferrara in Storia Medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, dove sta completando il dottorato di ricerca con un'indagine sugli effetti che le guerre quattrocentesche hanno avuto nella vita socio-economica e culturale dello Stato Estense.


Maria Serena Mazzi, Prefazione
Introduzione
Ordine sociale
(Armonia sociale; Tra vigilanza e repressione; Alla radice dei delitti)
Con la corda e con la spada
(Il valore di una parola; Per legge o per azione; Giro di vite; La corda e la spada; Il valore delle condanne; I colori di una vita)
Un controverso riconoscimento
(Una questione di coscienza; Tra salvezza e dannazione; Infamia su infamia; Un ruolo incerto; L'occasione di una mansione)
Fonti e bibliografie
(Fonti inedite; Fonti edite; Bibliografia)

Contributi: Serena Mazzi

Collana: Temi di storia

Argomenti: Storia politica e diplomatica - Storia sociale e demografica - Storia della cultura e del costume

Livello: Studi, ricerche

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