Equità e sviluppo.

Nicola Cacace

Equità e sviluppo.

Il futuro dei giovani. Previsioni al 2020

Le prospettive del lavoro e delle professioni in Italia da oggi al 2020, chiarite a tutti, con linguaggio semplice, da un grande esperto.

Printed Edition

20.50

Pages: 160

ISBN: 9788820403348

Edition: 1a edizione 2012

Publisher code: 1420.1.143

Availability: Discreta

Pages: 160

ISBN: 9788856876505

Edizione:1a edizione 2012

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Info about e-books

"Dicono che in Italia si smette di lavorare troppo presto", racconta un giovane.
E l'amico: "È vero. Prima ancora di cominciare...".
L'Italia, con 45 anni di vita media, è un paese molto vecchio. Da 30 anni il suo Pil rallenta e da 10 è fermo. Ai giovani offre in eredità un debito pubblico enorme e poche prospettive: pur essendo pochi, data la bassa natalità, i nostri ragazzi hanno un'alta disoccupazione, sono precari se lavorano e stanno anche peggio se sono femmine e sono nati nel Mezzogiorno.
L'Italia, con meno laureati di altri, ha il numero più elevato di laureati disoccupati d'Europa. Come è possibile? Perché l'Italia ha altri primati negativi. Produce beni e servizi a bassa innovazione e di scarsa qualità. È debole nei servizi, che altrove assorbono ben 2/3 dell'occupazione e 3/4 dei laureati.
Ha un alto indice di diseguaglianza, col 10% della popolazione padrona del 45% della ricchezza. Ha un'evasione fiscale ed una corruzione tra le più alte al mondo.
Le radici di paese vitale e creativo fanno sperare che si ritrovi la strada di politiche industriali pro innovazione che rimettano il lavoro al centro, portino istruzione e meriti a contare di più e più giovani ad emergere. E soprattutto che si riducano le diseguaglianze. In questa crisi si è scoperto che i paesi a minor diseguaglianza sono anche i più ricchi: Germania e Francia, Olanda e Danimarca, Austria e Svezia, tra gli altri.
Il futuro è nelle mani dei giovani, a patto che essi affrontino i cambiamenti con creatività, istruzione e formazione continua, impegno anche collettivo, per una società dove il mercato sia motore di sviluppo, ma non padrone, e lo Stato sia garante dei valori universali di solidarietà.

Nicola Cacace , napoletano, ingegnere-economista, esperto di previsioni tecnologiche. Già presidente di Nomisma e dell'Isri, consigliere d'amministrazione della Bnl, attualmente è presidente della società di business intelligence Onesis Srl. Giornalista e scrittore, autore di una ventina di saggi su argomenti di sviluppo, progresso tecnico e lavoro, ha dedicato molti scritti ai giovani ed al lavoro che cambia. Per i nostri tipi: Professioni e mestieri del 2000 (1983), Attività e professioni emergenti (1986), Professione Europa (1989), Oltre il 2000. Consigli ai giovani che lavoreranno nel terzo millennio (1993, 2010), L'informatico e la badante (2007).



Introduzione
Società del rischio. Finanziarizzazione, impoverimento di massa, calo della domanda, crisi economica dell'Occidente
Generation clash. Rubato il futuro ai giovani e compressa la classe media. Debiti, precarietà, corruzione al posto di innovazione, qualità e merito
Eguaglianza è ricchezza. Nella società della conoscenza, redistribuzione dei redditi e crescita economica vanno insieme, come dimostra l'esperienza di alcuni Paesi europei ed emergenti
American dream e pensiero unico. Il fallimento del neo-liberismo o turbo-capitalismo
Globalizzazione e delocalizzazioni. Le responsabilità dell'impresa a pluralità di fini verso lavoratori, consumatori, ambiente e territorio
Domanda e offerta di lavoro che non s'incontrano. Un doppio mercato del lavoro. Senza immigrati la vecchia Italia non va avanti
Professioni nuove, emergenti e declinanti
USA. Occupazione e professioni del futuro. Previsioni al 2020
Italia. Occupazione e professioni del futuro. Previsioni al 2020
Giovani e futuro. La società della conoscenza è fatta per loro, a patto che non dividano la vita in due, prima studio e poi lavoro
Giovani e futuro. Una cultura del cambiamento per vivere da protagonisti.

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