Pari opportunità ed "effetti perversi"

Valentina Cardinali

Pari opportunità ed "effetti perversi"

Edizione a stampa

27,50

Pagine: 240

ISBN: 9788846477026

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 303.13

Disponibilità: Discreta

Il principio di "pari opportunità", sorto in ambito liberale e rivolto al riconoscimento delle disparità esistenti e alla promozione di interventi equitativi rispetto a categorie "svantaggiate" in campo economico-sociale, ad oggi, si presenta come un vago entitlement, un concetto pass partout, semanticamente indeterminato, applicabile a contesti multivariabili e, di conseguenza, politicamente difficile da gestire. L'ancoraggio originario alla dimensione di genere (come pari opportunità tra uomo e donna) conforme agli orientamenti politici europei, nel contesto italiano, da un lato viene recepito nella carta costituzionale grazie alla riforma dell'art. 51 relativo alla rappresentanza ("... a tal fine la Repubblica promuove le pari opportunità tra uomini e donne..."), ma nel contempo, viene superato dall'evoluzione normativa e istituzionale. A partire dall'operato del Ministero delle pari opportunità, infatti, si assiste alla generica apertura alle molteplici categorie della diversità, all'applicazione in ambiti di intervento difficilmente riconducibili a significati sedimentati di "pari opportunità" e, alla riduzione del principio stesso nell'ottica di compensazione antidiscriminatoria.
Attraverso l'indagine sugli effetti perversi delle pari opportunità, intesi, nella tradizione di Raymond Boudon e Robert Merton, come conseguenze non volte dagli attori e indesiderabili per il sistema di riferimento, il volume intende contribuire al dibattito verso la rifondazione concettuale e operativa di un principio cardine delle politiche sociali nazionali ed europee.

Valentina Cardinali, è dottore di ricerca in "Teoria e ricerca sociale" presso l'Università di Roma "la Sapienza". È titolare di un contratto integrativo in Sociologia dei fenomeni politici presso la Facoltà di Scienze Politiche e svolge attività di studio e ricerca sui temi del mutamento sociale in prospettiva di genere. È ricercatrice presso Isfol. È autrice di diversi contributi sui temi delle politiche nazionali ed europee in tema di pari opportunità ed esclusione sociale.



Introduzione
Parte I. Pari opportunità: verso la definizione di un concetto multidimensionale
Uguaglianza, disuguaglianze, pari opportunità
Un excursus tra uguaglianza e disuguaglianze; Uguaglianza di chance e pari opportunità; Uguaglianza dei punti di partenza e uguaglianza degli esiti)
Diversità, equità, pari opportunità
(Uguaglianza di opportunità e gestione delle diversità; Uguaglianza di opportunità ed equità; Dall'uguaglianza di opportunità alle "parti opportunità")
Parte II. Pari opportunità: una "fotografia" istituzionale
Unione Europea e pari opportunità
Unione Europea e pari opportunità
(Le istituzioni europee delle pari opportunità; Il percorso tematico delle pari opportunità; Pari opportunità: quale ruolo dell'Unione Europea?)
Pari opportunità nel sistema istituzionale italiano
(Le istituzioni di pari opportunità tra donne e uomini. Il Ministero pari opportunità; Le altre istituzioni di pari opportunità tra donne e uomini. Gli organismi di parità e pari opportunità di livello nazionale; La legislazione di pari opportunità tra uomini e donne. Un excursus tra tutela, promozione e innovazione; Excursus istituzionale e normativo: qualche riflessione)
Parte III. Gli "effetti perversi" di pari opportunità
L'ambivalenza "inintenzionale" delle pari opportunità
(Genere e diversità: l'ambivalenza "inintenzionale" delle pari opportunità: I dilemmi delle pari opportunità: effetti emergenti della scelta dei target group; L'apertura alle diversità: un effetto perverso di feedback; Genere e diversità: quale convivenza all'insegna delle "pari opportunità"?)
Parti opportunità e discriminazione "perversa"
(Il principio di non discriminazione tra pari opportunità e tutela dei diritti umani; Vittimismo sociale e regime di tutela: un effetto emergente di "non discriminazione"; Azioni positive: strumenti "perversi" di politiche antidiscriminatorie, Pari opportunità e non-discriminazione: una convivenza "difficile")
Conclusioni - Per un contributo alla ridentificazione delle pari opportunità
Bibliografia.

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