Della Lentezza

Leonardo Scarfò

Della Lentezza

Ricerche sul metodo fenomenologico

Edizione a stampa

21,50

Pagine: 128

ISBN: 9788846438744

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 495.139

Disponibilità: Discreta

Affrontare il problema dell'idea e della pratica scientifica contemporanea, indubbia erede di una tradizione filosofica ancipite e carica di paradossi, è un'operazione che sembra imporci, di per se stessa, questioni ancor più radicali su cui riflettere innanzitutto: il significato dell'intreccio vivo di conoscenza-esperienza-mondo, il senso della temporalità per cui i suoi molti nodi vengono a stringersi.

Su questo terreno resta continuamente aperta l'occasione per affrontare la "questione del metodo" in un senso né meramente provvisorio, né vanamente episodico: si tratta di porre, di riconoscere un punto d'inizio per l'opera. Da dove iniziare? Come dar principio ad una ricerca che, presentita come ineludibile, pur ci sembra quasi irrealizzabile? Come scoprire un valore universale nelle tappe di questo itinerario che, per sua natura, sa partire soltanto dall'intimità più riposta della persona? Scienziati e filosofi contemporanei non sembrano poterci indicare la via: se infatti da un lato, con una estrema ed arrischiata semplificazione, si tenta di rinviare o delegare il problema ad altre discipline, mutuandone strumentalmente i metodi ed orientando così la pratica scientifica per modelli e parametri ad essa sostanzialmente estranei, dall'altro lato persiste la convinzione in una filosofia "madre di ogni scienza" (la cui ultima manifestazione può riconoscersi nella fenomenologia husserliana), avviluppata nella presupposizione inverificabile di una gerarchia dei saperi, tutti subordinati all'"unica" filosofia la quale, di fatto, si rivela qui irrimediabilmente vaga rispetto alla propria forma ed indeterminata rispetto al proprio ambito; sostanzialmente non-pratica. L'itinerario che il libro percorre, teso ad un inizio autentico, si muove per una sinergia armonica di diversi strumenti espressivi - la poesia, il saggio filosofico, l'aforisma - cercando di cogliere e trattenere la viva poliedricità del proprio oggetto; è in tal modo che la chiara singolarità dell'esperienza filosofica si rende universalmente accessibile, essa può ritornare così ad abitare le cose, a riconoscere la propria appartenenza ad esse. Su questo terreno il "metodo" ed il sentiero ripido di un'esistenza tornano a coincidere rispetto al proprio senso, donando vita vera a quella che della "scienza" sarebbe altrimenti la sola metafora e rendendo il filosofo una chiara allegoria.

Leonardo Scarfò , dottorando in Filosofia alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, è cultore della materia e collaboratore alla cattedra di Ermeneutica filosofica dell'Università di Siena; ha pubblicato saggi sulla Fenomenologa di E. Husserl ed il volume di racconti illustrati "Villa Quattrocipressi" (1998).


Romano Romani , Prefazione
Sull'unità di 'teoretico' e 'normativo' in fenomenologia
Sulla vocazione mistica della filosofia fenomenologica. Anselmo, Husserl e l'inizio 'apodittico' del pensiero
Metodo e libertà. Sulla Erste Philosophie (XXIX Vorlesung) di Edmund Husserl
Veltha (Aforismi).

Contributi: Romano Romani

Collana: Filosofia

Argomenti: Fenomenologia

Livello: Studi, ricerche

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