Freud e Mussolini.

Roberto Zapperi

Freud e Mussolini.

La psicoanalisi in Italia durante il regime fascista

Perché Sigmund Freud decise di firmare una dedica molto compromettente a Mussolini, il capo del fascismo italiano, il dittatore che non esitava a eliminare i suoi oppositori, ricorrendo in qualche caso alla misura estrema dell’omicidio? Questo libro ricostruisce la vera storia di questo rapporto, come e perché nacque e soprattutto perché comunque non sia valso a preservare la psicoanalisi dalle persecuzioni.

Edizione a stampa

18,00

Pagine: 144

ISBN: 9788820443092

Edizione: 1a edizione 2013

Codice editore: 1950.1.18

Disponibilità: Discreta

Pagine: 144

ISBN: 9788820459475

Edizione:1a edizione 2013

Codice editore: 1950.1.18

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 144

ISBN: 9788820459345

Edizione:1a edizione 2013

Codice editore: 1950.1.18

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Perché Sigmund Freud, fondatore della psicoanalisi, decise di firmare una dedica molto compromettente a Mussolini, il capo del fascismo italiano, il dittatore che non esitava ad eliminare i suoi oppositori, ricorrendo in qualche caso alla misura estrema dell'omicidio?
Questo libro risponde a questa domanda, spiegando perché Freud sottoscrisse la sua dedica e come non fosse servita a niente.
Poco dopo infatti apparve sul giornale di Mussolini, Il popolo d'Italia, un articolo assai polemico contro Freud, accusato addirittura di nutrire simpatie bolsceviche. Questo articolo di Mussolini ripeteva un'accusa lanciata qualche tempo prima dall'Osservatore romano, l'organo della Santa Sede, che aveva ricevuto l'imbeccata da uno dei più accaniti persecutori di Freud, il tedesco padre Wilhelm Schmidt.
Il libro racconta quanto ampio fosse il fronte antifreudiano in tutta Europa, ma anche in Italia, dove nel 1930 la questura di Roma spiccò un mandato di cattura contro Freud, nel caso fosse venuto in Italia, come soleva fare da tanti anni.
La campagna antifreudiana coinvolse ovviamente anche i pochi psicoanalisti italiani, che sopravvissero fortunosamente alla persecuzione fascista, finché nel 1938 le leggi razziali non misero a tacere anche loro.

Roberto Zapperi è storico. È stato per molti anni redattore del Dizionario biografico degli italiani. Ha insegnato all'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e al Politecnico federale di Zurigo. È stato "fellow" del Wissenschaftskolleg di Berlino e del Warburghaus di Amburg ed è socio corrispondente della Deutsche Akademie für Sprache und Dichtung. Ha scritto vari libri, tradotti in sei lingue. Fra questi si ricordano, Annibale Carraci. Ritratto di artista da giovane (Torino, 1989); Eros e Controriforma. Preistoria della Galleria Farnese (Torino, 1994); Una vita in incognito, Goethe a Roma (Torino, 2001); Il selvaggio-gentiluomo (Roma, 2005); Monna Lisa Addio. La vera storia della Gioconda (Firenze, 2012).



Prefazione
La dedica di Freud a Mussolini
Freud e Einstein
Weiss a Trieste
Mussolini e Forzano
Mussolini difensore dell'Austria
I timori e le illusioni di Freud
Il mito di Mussolini e i tedeschi
Freud comunista?
La Chiesa contro Freud
Attacchi italiani a Freud
Freud nell'Enciclopedia Treccani
La polizia fascista contro Freud
L'esilio di Freud
Indice dei nomi.

Collana: Le vie della psicoanalisi

Argomenti: Storia della cultura e del costume - Psicoanalisi e psicologia dinamica - Storia della psicologia

Livello: Saggi, scenari, interventi - Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti

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