Il federalismo personalista di Alexandre Marc (1904-2000)

Gilda Manganaro Favaretto

Il federalismo personalista di Alexandre Marc (1904-2000)

Edizione a stampa

25,50

Pagine: 192

ISBN: 9788846479075

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 1136.63

Disponibilità: Esaurito

Nel vasto mondo di coloro che J. L. Loubet del Bayle ha definito “gli anti-conformisti degli anni trenta” la figura di Alexandre Marc, ebreo russo convertitosi al cattolicesimo, è quella che introduce per prima in Francia l’idea di persona declinandola però in senso politico più che religioso.
L’originalità di questa prospettiva, distinguendolo sin dall’inizio dal personalismo di E. Mounier con il quale, tuttavia, collabora alla fondazione di Esprit, lo porta ad elaborare un progetto di nuovo ordine sociale federalista in cui le ragioni dell’emancipazione sociale coesistono con quelle della libertà e della creatività della persona.
L’approccio fortemente critico nei confronti sia della democrazia liberale che dei regimi comunisti, che colloca il progetto di Marc nell’ambito culturale ni droite ni gauche, ha, però, dato origine a valutazioni e giudizi contrastanti sulla sua partecipazione al progetto di “Ordine nuovo”, tra le due guerre. Tali critiche hanno offuscato a volte il giudizio sul suo successivo impegno profuso a favore dell’Europa.
II saggio si propone di rivisitare l’itinerario intellettuale di Alexandre Marc ricostruendo dall’interno i punti salienti del suo percorso intellettuale: a partire, quindi, dalla sua riflessione sulla crisi esistenziale ed economica dell’Occidente, prima della seconda guerra mondiale, per giungere alla battaglia da lui condotta, per oltre un cinquantennio nel dopoguerra, in nome dello stesso federalismo personalista, a favore dell’Europe en formation, come recita il titolo della rivista da lui fondata.

Gilda Manganaro Favaretto
, professore di Storia del Pensiero Politico presso l’Università degli Studi di Trieste. Si occupa in particolare di autori dell’ottocento e del novecento francese e italiano. Ha scritto saggi su P. J. Proudhon, su E, Ciccotti. Tra i più recenti contributi: Quelques réflexion sur le saint-simonisme en Italie, in L’Actualité du saint-simonisme, Colloque de Ceris, Paris, P.U.F., 2004, e “Organizzare la democrazia”: un unico obbiettivo ma opposte conbcezioni in Giuseppe Mazzini e P. J. Proudhon in AAVV, Mazzini e gli scrittori politici europei, Firenze, Cet, 2005.



Introduzione
Il clima degli anni trenta
(I primi contatti con la rivista “Plans”; Il fronte comune dei giovani europei)
Il personalismo
(Il metodo dicotomico)
La collaborazione con la rivista “Exprit”
(Il difficile rapporto con E. Mounier)
“La Revue du siècle”
La rivista “Ordine Nuovo”
(Stato, comunità, società e diritto di ON ; Lo stato federale, la guerra e le relazioni internazionali ; La morte dei partiti ; La questione della proprietà e il valore del lavoro ; Le corporazioni e il ruolo della pianificazione)
“Agir” e la Carta dei federati
(L’esilio e il dopoguerra; federalismo europeo e federalismo mondiale)
Il dialogo con Altiero Spinelli
(Le prime realizzazioni europee e la lotta per il popolo europeo)
L’affaire Hellman-Sternhell
Conclusione
Bibliografia
Indice dei nomi.

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