È di questi ultimi anni la riscoperta del territorio e delle sue reti come uno degli elementi fondamentali della produzione di valore economico.
L'economia post-fordista, la rivoluzione tecnologica, i sistemi a rete stanno inducendo una diversa e nuova funzione della dimensione locale. Come richiamato in questo testo, il locale, lungi dall'essere un luogo periferico influenzato e indebolito da sub-culture massificate, diviene il nodo essenziale del mosaico globale. In esso si declina in un senso o nell'altro riproduzione dell'uniformità o valorizzazione delle diversità uno dei tratti salienti della modernità.
Territorio, anche, come elemento di sistema dello sviluppo, ovvero come soggetto-oggetto di processi e di politiche in grado di valorizzare risorse locali materiali ed immateriali, nonché le relazioni stesse con i livelli superiori delle gerarchie territoriali e funzionali. In questo senso, l'analisi dei distretti culturali va oltre la dimensione burocratica che per un certo tempo l'ha accompagnata, riscoprendo la funzione dell'ente locale come centro di intermediazione tra risorse e conoscenza e come soggetto indispensabile per un'idea di governance locale.
La Provincia di Roma ha avviato da tempo un confronto sui sistemi culturali territoriali, che ha avuto il suo momento più importante nel Forum. La cultura ha una Provincia in più (aprile 2005) e ha coinvolto amministratori pubblici, studiosi e ricercatori, rappresentanti di associazioni, soggetti attivi sul territorio e protagonisti dell'organizzazione e della gestione culturale.
Questo volume vuole offrire un ulteriore contributo ed approfondimento sulle potenzialità di un progetto collettivo che ponga al centro dello sviluppo locale la cultura, intesa non solo come insieme di beni e oggetti materiali, ma anche come laboratorio di contenuti, saperi, conoscenze, intelligenze, esperienze e relazioni.