Condorcet: un costituzionalismo democratico

Gabriele Magrin

Condorcet: un costituzionalismo democratico

Edizione a stampa

35,00

Pagine: 272

ISBN: 9788846428646

Edizione: 1a edizione 2001

Codice editore: 886.36

Disponibilità: Buona

Studiata da sempre come riflesso paradigmatico del legame tra filosofia dei Lumi e Rivoluzione francese, l'opera politica di Condorcet (1743-1794) ci si presenta in questo saggio in una veste inedita: come una delle prime e più coerenti configurazioni, in ambito francese, del moderno costituzionalismo democratico. Lo studio si concentra sugli scritti compresi fra il 1786 e il 1794 e colloca il pensiero politico di Condorcet nel quadro del dibattito intellettuale che accompagna la crisi dell'Antico Regime, prima, e il corso della Rivoluzione, poi.

Dal confronto d'epoca prerivoluzionaria con il costituzionalismo americano, all'Ottantanove, dalla svolta repubblicana del 1791 maturata insieme a Thomas Paine, fino alla redazione della Costituzione "girondina" nel 1793, questo saggio segue la formazione e gli sviluppi in Condorcet di una teoria della Costituzione che fu almeno altrettanto influente sui termini del dibattito rivoluzionario di quella dell'abate Sieyes: una teoria dall'originaria matrice liberale, debitrice di Locke e di Turgot, che lungo il corso della Rivoluzione si apre però a radicali sviluppi democratici, in un dialogo non privo di infuocati spunti polemici con lo spontaneismo popolare e il dirigismo montagnardo.

Servendosi anche di documenti inediti, l'Autore si sofferma con particolare attenzione sul progetto costituzionale redatto da Condorcet nel 1793 (noto come Costituzione "girondina"), sul modello di "democrazia partecipata" che vi è sviluppato e sui dibattiti giornalistici e parlamentari ad esso relativi, che vedono protagonisti tutti i maggiori leaders rivoluzionari: da Brissot a Marat, da Robespierre a Saint-Just. Ne emerge un'interpretazione in aperto contrasto con le letture ideologiche del Novecento, che ricontestualizza la scissione tra Girondini e Montagnardi, ridimensiona l'opposizione tra i due testi costituzionali del 1793 e che individua nel pur "legalista" Condorcet il primo e più autentico interprete dello spirito costituzionale della fase giacobina.

Gabriele Magrin è stato borsista presso la Fondazione Luigi Firpo ed è dottore di ricerca in Storia del pensiero politico presso il Dipartimento di Studi politici di Torino. Muovendosi tra storia e filosofia politica, si è occupato di cittadinanza e del pensiero politico rivoluzionario. Suoi contributi sono apparsi su L'Indice , Laicità e Il Pensiero politico. Come borsista post-dottorato sta attualmente svolgendo una ricerca sul tema "l'utopia della cittadinanza universale".


Dalla Francia all'America e ritorno. Le origini spurie di una moderna teoria della Costituzione
(Le ambiguità del repubblicanesimo prerivoluzionario; La Rivoluzione americana e i diritti dell'uomo. Una lettura fisiocratica; La critica del costituzionalismo anglo-americano; Né Montesquieu, né Rousseau)
Rivoluzione, democrazia e Costituzione
(I paradossi della grande riforma; L'Ottantanove e l'argomento del contratto; Un costituzionalismo liberale e democratico; L'accelerazione rivoluzionaria)
La Costituzione "girondina"
(Il peso delle circostanze; Il primo progetto di Costituzione repubblicana. Redazione individuale di un testo collettivo; Le forme della democrazia partecipativa; Governo d'assemblea e separazione dei poteri. Un equilibrio possibile)
Le due facce del costituzionalismo giacobino
("Il pomo della discordia". Costituzionali e anticostituzionali nel dibattito politico dell'anno I; Una critica ante litteram del governo rivoluzionario; Giacobinismi a confronto)
Cronologia degli eventi costituzionali dell'anno I della Repubblica.

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