LIBRI DI GIUSEPPE VARCHETTA

La ricerca ha estratto dal catalogo 85 titoli

Dario Forti, Giuseppe Varchetta

Seguendo le organizzazioni

Tracce psicosocioanalitiche per manager riflessivi

I principali nodi della vita delle organizzazioni (dal contesto al soggetto, dall’apprendimento e cambiamento allo sviluppo organizzativo) in un raccolta di saggi espressione di oltre trent’anni di riflessioni degli Autori.

cod. 33.25

Giuseppe Varchetta

Believer in total immersion. Il dolore e il conforto della psicosocioanalisi

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 39-40 / 2023

Nel 1984 in sequenza con La sfida della complessità Luigi Pagliarani propone un sag-gio Ambiguità: sentimento del tempo. Pur nella dichiarata “dipendenza” dall’opera di Bleger, Luigi Pagliarani similmente a quanto già proposto a proposito degli assunti di base di Bion, dell’ambiguità propone anche una prospettiva che va oltre l’obbligo di scegliere tra significati diversi, quanto lo sforzo, che non può non essere anche “senti-mentale” – «a comprendere che essi non differiscono, ma coincidono». Da questa pro-spettiva l’ambiguità si pone come occasione e strumento di conoscenza, «mostra l’unità di ciò che appariva differente», ponendosi «al servizio della precisione». E così com-plessità e ambiguità fraternizzano nella comune convinzione della necessità del supe-ramento della barriera asettica tra osservatore e osservato, che ricolloca i soggetti umani agenti nella piena consapevolezza di essere attori attivi e responsabili. Nella se-conda parte del contributo, anche in omaggio dell’amore di Luigi Pagliarani per la let-teratura e la poesia in particolare, attraverso un sognare ad occhi aperti, Luigi Paglia-rani approda in Argentina, patria di Bleger, e incontrare una poetessa, Elisabeth Bi-shop, che con la sua poesia e la sua rêverie farà toccare con mano al maturo psicoso-cioanalista le prospettive di una psicosocioanalisi dell’ambiguità esistenzialmente attra-versata.

Susanna Galli, Mauro Tomé

Il manager sociale

Identità e competenze per coordinare e dirigere nel welfare

Una guida alla diffusione di una logica manageriale in un ambito tradizionalmente lontano da questa cultura, quello del sociale. Un testo per tutti quei professionisti che svolgono funzioni di coordinamento e direzione nell’area del welfare.

cod. 1060.188

Luca Mori, Giuseppe Varchetta

Cura e formazione.

Le organizzazioni che curano

Uno strumento di riflessione e immaginazione per chi fa formazione nel settore pubblico o in ambito aziendale. Raccoglie contributi sul concetto di cura ispirati da saperi ed esperienze diverse: dalla filosofia alla psicoanalisi contemporanee e, in particolare, la psicosocioanalisi.

cod. 25.30

Dario Forti, Giuseppe Varchetta

Cantieri

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 36 / 2021

- Edgar Morin: maestro dell’esperienza organizzativa contemporanea

Dario Forti, Giuseppe Varchetta

Nelle pieghe delle discipline: per una nuova ontologia della relazione

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 36 / 2021

Che cos’è la transdisciplinarità e quale sfida pone alle forme e ai modi con cui si costruisce la conoscenza della realtà? Ragionando sui contributi ricevuto per questo numero della Rivista e per il precedente, gli autori si sono resi conto che, all’interno di un comune sentire nei confronti della necessità di una conoscenza non separata in settori non comunicanti, convivono tuttavia interpretazioni di-verse del confronto tra le diverse discipline. A partire dall’individuazione di una linea di continuità tra disciplinarità, multidisciplinarità, interdisciplinarità, transdisciplinarità, è così emersa una vastità di questioni meritevoli di approfon-dimento: la relazione intesa non solo come comportamento sociale ma anche co-me tratto strutturale della realtà macro e microfisica; il riferimento ineludibile alla complessità non solo del reale ma soprattutto del modo in cui noi ci rappor-tiamo e conosciamo il reale; le sfide, le incognite e i limiti dell’esplorazione transdisciplinare, che mette in discussione molte delle basi del nostro rapporto con la realtà percepibile

Giuseppe Varchetta

Giustizia e "Passaggio a Nord Ovest"

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 36 / 2021

Nella contemporanea società del rischio le pratiche della Giustizia, bloccate ancora perlopiù su istanze "liberali e conservatrice", sembrano impermeabili ad una riflessione su ipotesi di un accostarsi a istanze di una "giustizia riparativa". Per favorire questo transito il riconoscimento della funzione cognitiva e comunicativa delle emozioni è essenziale e in questa direzione l’ibridazione delle norme del diritto positivo con le soggettualità della letteratura, può essere una prospettiva feconda. Sullo sfondo le voci e il pensiero di Hume, Smith e Whitman e le ipotesi della psicosocioanalisi come aiuto a reggere il trauma del confronto con vertici disciplinari diversi, sono un non rinunciabile quadro di riferimento.

Giuseppe Varchetta

Note per una archeologia dello sviluppo organizzativo. Lo sguardo clinico

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 32 / 2019

Le pratiche di sviluppo organizzativo avviatesi nel nostro Paese fin dalla metà degli anni ’70 hanno seguito per molti anni un doppio binario: da una parte un approccio "classico" lungo le tracce della "scuola americana dell’O.D.", arricchita dall’approccio sociotecnico e, dall’altra, un approccio che aggiungeva alle pratiche della scelta classica un’attenzione par-ticolare alla realtà profonda, inconscia, e del sistema committente e del sistema cliente. Tale cammino parallelo, che ha avuto anche esiti, qualche volta, di felice ibridazione, negli ultimi due decenni si è ridotto fino quasi a scomparire. Il presente contributo analizza tale esperien-za evidenziando le caratteristiche fondamentali dei due approcci alle pratiche di O.D. e i rischi di una crisi dell’approccio clinico.

Dario Forti, Giuseppe Varchetta

Il pianto di Ulisse

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 31 / 2019

Il racconto del mito, raccolto dai versi di Omero, è noto. Ulisse ha sostato a lungo, preso dalle lusinghe di Circe, protraendo quasi senza fine il giorno del ritorno a casa, a Itaca. Con la guida di Atena, l’eroe riprende il viaggio con i compagni e la nave. Una tremenda tempe-sta li arresta ancora una volta, sconvolgendo i piani di Ulisse e dei suoi compagni. Naufra-go, solo, persa la nave e i compagni, dolente e affranto, l’eroe greco viene sbattuto dalle onde sulla spiaggia di un’isola sconosciuta, rivelatasi in seguito l’isola del regno dei Feaci. Sulla spiaggia Ulisse incontra Nausicaa, la giovane figlia del re e le sue ancelle. Le giovani donne, provvide e gioiose si prendono cura dell’eroe che riprende, attimo dopo attimo, cura dopo cura, forza e bellezza. Ancora ignoto nella sua identità è invitato, ospite, alla cena che ogni sera il re dei Feaci, Alcinoo offe ai suoi ospiti. Al culmine della cena un aedo, Demodoclo, si alza e su invito del re intrattiene con il canto gli ospiti. Il canto e il suono della cetra dell’aedo celebrano le gesta degli Achei sotto le mura di Troia. Le parole del canto non narrano solo l’atto glorioso della conquista della città di Troia, ma anche l’orrore della strage, l’eccidio degli innocenti, delle donne, dei vecchi, dei bambini e l’immane orrore e il lutto per la distru-zione di una città avita, carica di memorie e di gloria. Ulisse, ancora sconosciuto ai più, ascolta attento e attraverso la narrazione fitta dell’aedo comprende per la prima volta quello che è veramente accaduto sotto le mura di Troia e fonde insieme alla gloria il lutto insosteni-bile per tanto dolore inflitto agli innocenti. E nel comprendere, per la prima volta in vita sua, tutto questo, affranto dal senso di colpa, si copre il volto col lembo della tunica e piange.

Giuseppe Varchetta

Un andare pensando: Primo Levi e la "zona grigia"

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 28 / 2017

Il lavoro propone tre aree di riflessione: 1) la convinzione che l’approdo, conclusivo nell’opera di Levi, alla "zona grigia" sia, all’interno del corpo leviano, seminale fin dall’inizio e sviluppatosi via via lungo gli anni in un crescendo di sofferta problematizzazione, nella convinzione sempre più radicale in Levi che un’interpretazione dicotomica "carnefici-vittime" della fenomenologia del Lager sia del tutto semplicistica e riduttiva dell’orrore annientante ogni coscienza sofferto nel buco nero della realtà concentrazionaria; 2) la presenza nell’intera opera di Levi di un paradigma psicoanalitico, non teorizzato esplicitamente ma affiorante in molteplici occasioni nella scrittura leviana e del tutto utile a far uscire l’interpretazione del corpus leviano da una contrapposizione troppo secca e riduttiva tra "razionalismo e irrazionalismo": l’esame attento e non pregiudiziale dell’opera di Levi legittima la possibilità di ascoltare in Levi un’eco diverso, inesplorato, come tale "diversamente" coerente con il significato profondo di tutta la sua opera; 3) un’estensione del paradigma cognitivo ed etico della "zona grigia" all’esperienza organizzativa: anche nell’organizzazione può accadere che, se i collaboratori tutti, sottoposti a un potere cieco e assoluto, distruttivo di ogni patto e regola vigenti, non retrocedono dal perseguire gli obiettivi personali, pur legittimi, ma solo dipendenti dalla volontà del potere assoluto, inevitabilmente cadono in collusioni con le manifestazioni diverse agite dal potere assoluto, assumendo in questo modo, accanto a quello di vittime, il ruolo di co-carnefici.

Dario D'Incerti, Giuseppe Varchetta

La coppia nel cinema

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 25 / 2016

La realtà della coppia non è stata oggetto di particolari riflessioni e ricerche da parte della psicanalisi. A questa tendenza fa eccezione la psicosocioanalisi - soprattutto nella ricerca di Luigi Pagliarani - che transitando nella fenomenologia del lavoro e dell’organizzazione ha riflettuto con ampiezza di prospettive sulla tematica della coppia. Pagliarani propone della coppia due prospettive: nella genitalità ogni essere umano è psicologicamente e fisiologicamente maschio o femmina; nelle altre situazioni, nella creatività in generale, l’essere umano è contemporaneamente maschio e femmina. La bisessualità caratterizza la donna e l’uomo "ingravidati dall’idea", capaci di produrre l’opera e di penetrare il mondo, allo stesso tempo penetranti e penetrati. L’ipotesi che è proposta nel contributo - in diretto riferimento ai casi di lavoro di coppia nella creatività cinematografica - ha due prospettive: 1) la coppia bisessuale al lavoro è capace di contenere la formazione del simbolo, che si sviluppa nel processo estetico/creativo e durante il quale per entrambi i membri della coppia bisessuale al lavoro si incontrano, tollerandosi, le tendenze contrarie di ogni processo creativo; 2) l’esperienza della coppia generante, incontro di due diversi, è contemporaneamente caratterizzata da esperienze evolutive e involutive e come tale è uno straordinario laboratorio per l’Io agente, uno spazio intermedio, di preparazione verso un adeguato aprirsi allo spazio del gruppo, dell’organizzazione, della polis. Le cronache delle coppie al lavoro nel cinema documentano da punti di vista diversi l’ipotesi di ricerca proposta.

Giuseppe Varchetta

Apprendimento e inconscio: il costrutto di competenze

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 24 / 2015

Il contributo, per rinforzare l’ipotesi di una relazione sistemica tra apprendimento e inconscio, sostiene l’esigenza che tale prospettiva abbia dei riferimenti capaci di aiutare a reggere lo spessore di tale sfida. Il primo di tali riferimenti è la prospettiva dell’organizing rispetto a quella dell’organization; la seconda è quella di adottare come riferimento professionale del formare il costrutto di competenza in un approccio tuttavia di tipo fenomenologico e costruttivistico. Nella parte finale del contributo la competenza interpretata come "intermedietà" e come "presente esteso" viene proposta all’interno di un modello contenente le prospettive dello stupore, della cura, dell’ascolto, dell’attenzione e della capacità negativa

Giuseppe Varchetta

Apprendimento e inconscio: una sfida per le competenze formative

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 24 / 2015

Il saggio cerca di fondare l’ipotesi centrale della nostra ricerca presentata in questo numero della nostra rivista: l’ipotesi dell’inconscio, pur senza essere in sé risolutiva, è un’utile variabile contributiva per una comprensione più densa e organica dei processi di apprendimento e cambiamento. L’analisi è programmaticamente generale: una prima parte presenta una riflessione di sintesi sul contesto contemporaneo, mentre una seconda parte analizza la prospettiva dell’inconscio in relazione all’apprendimento in contesti di ricerca diversi con un approfondimento dei contributi psicoanalitici ma senza trascurare quelli che ci vengono da altri campi di ricerca quali, ad esempio, le neuroscienze

Dario Forti, Giuseppe Varchetta

Recensioni

FOR Rivista per la formazione

Fascicolo: 94-95 / 2013

Dario Forti, Giuseppe Varchetta

Leggere, Formare, Gestire.

20 anni di recensioni per formatori e direttori del personale

Una selezione di recensioni, talvolta veri e propri brevi saggi di natura critico-riflessiva, per riproporre l’esplorazione compiuta dagli autori, soprattutto nell’ultimo ventennio, in un territorio sempre più intricato e sfrangiato di temi e prospettive hard e soft, centrate sul soggetto o sul contesto, sistemiche o introspettive. Un accompagnamento alla lettura e all’utilizzo di essa nella pratica professionale del formare e del gestire persone.

cod. 25.32