LIBRI DI LUISA BRUNORI

Luisa Brunori

La città ideale

Tra psicologia, neuroscienze ed economia, alla ricerca di una formula win-win della convivenza

Come valorizzare il bisogno di reciprocità? Come fare a conciliare un modello economico che ci organizza relazioni di inimicizia con una necessità fondativa dell’essere umano di scambio collaborativo? È questa la sfida che lancia il volume: cercare di trasformare un profondo desiderio di umana convivenza in una speranza che qualcosa si possa realizzare.

cod. 1400.9

Luisa Brunori, Luigi De Donno, Chiara Bleve

Salute mentale e oikòs nomos

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 1 / 2016

questo lavoro si focalizza sulle complesse dinamiche tra modelli economici e aspetti psicologici, individuali e di gruppo, e sull’impatto che esse hanno nella costruzione della mente e dei rapporti sociali. Come sottolinea Paul Verhaeghe la diffusione del sistema neoliberista ha influenzato tali rapporti favorendo lo sviluppo di tratti di personalità patologici basati sulla esasperata ricerca dell’interesse personale con totale disattenzione al benessere degli altri. Questo modello pone al centro delle dinamiche economiche e sociali l’egoismo, atomizza gli individui, indebolisce e svalorizza i legami. La corposa tradizione di studi sulla relazione nell’ambito della psicologia e delle neuroscienze ha dimostrato come l’essere umano sia invece predisposto per la relazione con gli altri suoi simili; la rottura dei legami sociali e l’isolamento determinano perciò sofferenza a livello fisico, psichico e sociale. Da qui la necessità di riflettere su quali siano le dinamiche relazionali e le pratiche economiche in grado di ribaltare la logica dell’individualismo e riportare al centro dei rapporti umani quelli che in letteratura sono definiti "beni relazionali", che scaturiscono da uno scambio paritetico e gratuito caratterizzato da cooperazione e collaborazione. Riteniamo che il Microcredito e il Social Business, così come sono stati concepiti dal Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, rappresentino buone prassi a livello economico e sociale, per lo sviluppo delle "capabilities" e per la promozione del benessere dell’individuo e della Comunità.

Luisa Brunori, Enrico Giovannetti

Faremicrocredito.it.

Lo sviluppo del potenziale del microcredito attraverso il social business in Italia

Partendo da una valutazione del potenziale di microcredito in Italia, il testo riflette sulla possibilità di realizzare iniziative virtuose, coerenti e adeguate al contesto. In particolare a beneficio di quattro popolazioni considerate a rischio di esclusione, dal punta di vista finanziario e sociale: detenuti, giovani Neet, cittadini stranieri e pazienti psichiatrici.

cod. 1130.312

Luisa Brunori. Contributi di Carmen Di Benedetto

Il microcredito

SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA)

Fascicolo: 45 / 2012

Cooperazione e competizione sembrano comporre un dualismo di difficile coesistenza. Tuttavia, l’intreccio tra il pensiero gruppoanalitico e il microcredito modello Grameen pare riesca a superare questa prospettiva. In questo articolo proponiamo una discussione focalizzata sulla cooperazione e sulla competizione intese come due bisogni; due diversi modi di stare nelle relazioni umane. Il gruppo è il protagonista principale di questo dibattito inteso nella sua identità di generatore di beni relazionali teoricamente infiniti. Altro punto centrale in questa discussione è il significato relazionale della parola oikos nomos (la ‘regola della casa’), l’espressione greca da cui deriva la parola ‘economia’. Questo ci porta all’idea di un sistema di condivisione che nasce dalla famiglia per estendersi alla comunità e alla società più vasta.

Pietro Domiano, Rossella Sironi, Anna Maria Gibin, Maristella Milglioli, Luisa Brunori

Psicoterapia di gruppo per i DCA: studio sull’efficacia

GRUPPI

Fascicolo: 2 / 2010

La ricerca si è posta come obiettivo la valutazione dell’efficacia della terapia gruppoanalitica a tempo limitato su un campione di soggetti con DCA afferenti al Programma di trattamento dell’AUSL di Parma. L’indagine, di tipo quantitativo, ha misurato il cambiamento nel tempo di diverse variabili sia individuali (valutazione del funzionamento globale, sintomatologia clinica, autoefficacia percepita, qualità della vita, autostima) a livello relazionale (Carta di rete) e a livello gruppale (questionari clima di gruppo e di gradimento dell’esperienza). Inoltre, si è voluto verificare se una terapia gruppoanalitica a tempo limitato di 6+6 mesi possa produrre dei sostanziali cambiamenti nelle aree sopraelencate per i diversi sottotipi di DCA. I risultati sottolineano come le modificazioni siano più evidenti per la Bulimia confermando le ipotesi che alla base di questa sindrome vi siano strutture di personalità più flessibili rispetto all’Anoressia e ai BED. I gruppi a tempo limitato di 6+6 mesi sono parsi uno strumento terapeutico adeguato per una casistica di pazienti con disturbi alimentari cronici solo rispetto alla sintomatologia di facciata ma è troppo breve perché si possa verificare un cambiamento profondo e permanente della personalità e delle modalità relazionali in pazienti con disturbi alimentari cronici.

Luisa Brunori, Giorgio Magnani, Chiara Bleve

Microcredito e salute mentale

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 2 / 2009

Micro-credit and mental health - Micro-credit, a Bengali invention of Professor Muhammad Yunus, is an innovative practice of credit, based on very small loans, given to people traditionally ignored by the banking system. These loans allow people to open small businesses or to support their current activities. Micro-credit is a tool that develops the potentials of marginal people and encourages autonomy. It represents a parallel welfare policy that holds back human passivity, supports self-recovery, and reprocesses the social dimension of relationship, the internal/external dialectic between individual and group. Micro-credit involves the "poorest of the poor", the people traditionally excluded from the banking system, because considered "not includable", or simply "not trustworthy" enough. This paper describes micro-credit practices, adopted by the mental health service of Carpi (a small town in northern Italy). The basic aim of this service is to counter the idea that people with psychiatric disorders, as the poor, are not worthy of trust, nor of receiving financial loans. Micro-credit enhances autonomy, initiative and shared responsibility. It is a basic tool of active citizenship. It represents an alternative model of welfare and of coconstructed care: a collaborative model built with different stakeholders. It is an important tool to keep in check public costs by promoting self-esteem and quality of life, by bringing people to become more autonomous and less dependent on services.

Parole Chiave: microcredito, fiducia, gruppo, gruppoanalisi, riabilitazione, beni relazionali, salute mentale.

Key Words: micro-credit, trust, group, group analysis, rehabilitation, relational goods, mental health.

Francesca Giannone, Girolamo Lo Verso

La psicoterapia e la sua valutazione.

Un confronto internazionale

Autori e studiosi tra i più noti a livello internazionale approfondiscono il funzionamento del lavoro terapeutico e dei suoi esiti, individuando criteri trasversalmente condivisi di valutazione e indicatori che aiutano nella scelta del trattamento.

cod. 1250.136

Anna Maria Gibin

I gruppi nei disturbi alimentari

Terapie, formazione, ricerca

Il volume descrive il lavoro clinico attuato da un’équipe impegnata da tempo nell’ambito dei disturbi alimentari e che propone il gruppo come valida risorsa per economicità ed efficacia d’intervento.

cod. 1250.130

Luisa Brunori

L'ingresso del nuovo nel gruppo di psicoterapia

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2006

L’autrice, a partire da un vertice gruppoanalitico foulkesiano, affronta la questione del¬l’emergere della dimensione fraterna nel funzionamento gruppale. Sulla base di un interessante materiale clinico, costituito da due frammenti clinici relativi, l’uno ad un contesto privato, l’al¬tro ad un contesto pubblico, l’autrice discute il concetto di codice fraterno alla luce dell’in¬serimento di un nuovo membro nel gruppo di psicoterapia.

Franco Del Corno, Margherita Lang

Psicologia clinica.

Vol. V: Trattamenti in setting di gruppo. Psicoterapie di gruppo, terapie familiari, artiterapie, terapie sociali.

cod. 1226.5

Luisa Brunori, Patrizia De Nunzio

Fratello, sorella; compagno, compagna. Uno studio sulle relazioni fraterne e la scelta del partner

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 1999

In questo studio presenteremo una ricerca, svolta a Bologna, che ha lo scopo di indagare le relazioni fraterne e ampliare gli spunti interpretativi connessi al fraterno nelle terapie di coppia in particolare. Spesso la persona non sa di avere determinati atteggiamenti nei contatti con gli altri, i quali però li percepiscono e rispondono ad essi istintivamente. Walter Toman, professore di psicologia clinica all’Università di Erlangen-Nurnberg in Germania, è partito da un’idea semplice ma ricca di conseguenze pratiche: il sesso e il rango (cioè la posizione di nascita che un fratello occupa all’interno della configurazione fraterna) determinano dei ruoli che incoraggiano lo sviluppo di comportamenti e automatismi relazionali tipici per ogni ordine di fratria e che influiscono sulla personalità di base, sulle scelte sociali di un individuo e, in particolare, sulla riuscita del matrimonio. Secondo questa teoria, le relazioni extrafamiliari hanno una più elevata possibilità di stabilità e successo più rassomigliano alle relazioni sociali sperimentate all’interno della famiglia d’origine (Teorema della Duplicazione). Sono stati, poi presentati alcuni casi clinici di coppia e di gruppo che supportano quanto è stato studiato da Toman e quanto è emerso dalla nostra ricerca.

Luisa Brunori, Giuliana Gagliani

Volontari al fronte.

Prepararsi all'emergenza attraverso il gruppo

cod. 1240.236