LIBRI DI MASSIMO PELLI

L’articolo propone una riflessione a partire dalla visione della serie televisiva "Nudes" su quella che sembra essere una trasformazione antropologica del modo con cui l’adolescente affronta questa fase della vita che si situa tra la fine dell’infanzia e il giovane adulto in fase di organizzazione. Per definizione un’età di passaggio in cui l’adolescente deve confrontarsi con rapidi mutamenti dell’immagine di sé, sia dal punto di vista corporeo che psicologico e relazionale. Scuola e famiglia sono lontani e assenti. L’uso dei dispositivi digitali, il revenge porn e la diffusione non consensuale di immagini intime online sono un epifenomeno di questa trasformazione antropologica dell’adolescente sospeso tra bisogno di appartenenza e bisogno di individuazione. L’articolo include un’intervista a Laura Luchetti, regista della serie televisiva "Nudes", che attraverso tre storie diverse di adolescenti ci parla del fenomeno del revenge porn e della diffusione non consensuale di immagini intime che sta diventando un fenomeno sempre più attuale.

Massimo Pelli

Editoriale

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 2 / 2021

Grandi rivoluzioni nei mezzi di comunicazione di massa si sono succedute in quest’ultimo secolo con velocità impressionante. L’indeboli-mento progressivo dell’agorà, l’espansione vertiginosa dei mass media, e infine la rivoluzione telematica hanno determinato due conseguenze rilevanti nella società. Da un lato hanno creato le premesse per una trasformazione del sapere, che è diventato un prodotto in vendita dell’industria dell’informatica. Dall’altro, la rivoluzione telematica ha fabbricato l’illusione di una collettività iperconnessa nella rete, mentre in realtà sembra sempre più un agglomerato di consumatori solitari, non più in grado di costituirsi come soggetto politico e di incidere sulla realtà. La visione ecologica di Gregory Bateson, che cerca di superare la contrapposizione schismogenetica tra uomo e natura ritrovando la circolarità tra individuo, società e ecosistema, non è diventata parte di una nuova narrazione nella cultura e nel sapere di oggi, ma va tuttora difesa e promossa.

Juan Luis Linares, Massimo Pelli

Terapia familiare ultramoderna

L'intelligenza terapeutica

Quest’opera propone un itinerario attraverso la terapia familiare sistemica che include allo stesso tempo una panoramica dei princìpi fondamentali del modello sistemico e una proposta innovativa: la centralità dell’abuso psicologico visto come risultato dell’interferenza del potere sull’amore attraverso le dimensioni della coniugalità e della genitorialità.

cod. 1249.1.38

Con questo lavoro vogliamo ricordare il contributo teorico, clinico e nella formazione alla diffusione dell’approccio sistemico in Italia di Maria Grazia Cancrini e Lieta Harrison, didatte del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale, a partire dagli anni ’70, quando, nel contesto di importante cambiamento culturale e politico di quegli anni in cui una nuova generazione si confrontava con i temi dell’esclusione e dell’emarginazione e le determinanti sociali che costruivano le carriere psichiatriche, avvenne l’incontro con la terapia familiare e l’incontro con l’epistemologia di Gregory Bateson. Pensiamo che nella stretta connessione tra coerenza teorica e pratica clinica stia l’attualità del percorso professionale e di vita di Grazia e Lieta, sia nel campo dei disturbi psichiatrici che nella terapia di coppia, che riproponiamo attraverso i due testi forse più famosi: "La trappola della follia" e "Potere in amore". "La terapia del sorriso" trasmette una concezione del trattamento psicoterapeutico che va nella direzione di attivare risorse, liberare gli aspetti positivi del Sé, costruire situazioni in cui è possibile riprendere un percorso evolutivo.

Finalmente un testo che affronta i limiti dei modelli, delle teorie, delle tecniche e dei modi di fare psicoterapia e che tratta con efficacia i paradossi e le contraddizioni dell’insegnamento della psicoterapia. Da Pontalti a Migone, i protagonisti della psicoterapia italiana si interrogano sul presente e sul futuro con una prospettiva “laica” e non di parte, grazie all’esperienza realizzata nella loro professione di clinici, di docenti e di supervisori.

cod. 1250.139