BOOKS BY ROBERTA BIOLCATI

Giacomo Mancini, Nicole Righi, Elena Trombini, Roberta Biolcati

Intelligenza emotiva di tratto e burnout professionale negli insegnanti di scuola primaria. Una revisione della letteratura

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 1 / 2022

La presente rassegna si propone di esaminare le pubblicazioni scientifiche internazionali che hanno indagato il rapporto tra l’Intelligenza Emotiva (intesa secondo il modello dei tratti e valutata attraverso questionari self-report), e il burnout professionale (caratterizzato da esaurimento emotivo, sentimenti di depersonalizzazione e ridotta autoefficacia) negli insegnanti di scuola primaria. Le recenti ricerche in questo campo, che non sono ancora state sufficientemente sistematizzate, sottolineano infatti l’importanza delle competenze emotive per facilitare e migliorare sia la prestazione lavorativa dei docenti, sia i processi di insegnamento-apprendimento. Alti livelli di Intelligenza Emotiva negli insegnanti sono correlati da un lato a una riduzione dello stress e dell’affaticamento emotivo, e dall’altro ad una maggiore soddisfazione personale nello svolgimento del proprio lavoro; inoltre, sono associati a migliori rapporti con tutti i protagonisti dell’ambiente educativo, con conseguenti effetti positivi sulla qualità della relazione con gli alunni e delle acquisizioni dei saperi.

Cristina Testa, Alice Mulasso, Roberta Biolcati, Benedetto Gustini

Intervista alla Direttrice del Workshop e ai conduttori dei gruppi esperienziali

GRUPPI

Fascicolo: 2 / 2019

In questo scritto la Direttrice del Workshop dal 2016 e tre conduttori dei gruppi esperienziali, dei large group o dei gruppi mediani parlano della loro esperienza nel-lo staff del Workshop. I membri dell’Osservatorio hanno pensato di preparare una griglia di domande per far emergere: in cosa consiste il Workshop, le sue origini e come si è evoluto negli anni, la descrizione del dispositivo e un’immagine che pos-sa evocare gli stati d’animo suscitati dal partecipare come membri dello staff, ma anche come persone, che partecipano ai vari gruppi esperienziali. Le risposte sono abbastanza sovrapponibili trattandosi della medesima esperienza, ma in ognuna emerge il differente punto di vista metodologico e tecnico dei conduttori dei gruppi.

Roberta Biolcati, Alessio Plona

Gratta e vinci e slot machine. Uno studio esplorativo su donne e profili di consumo

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2017

Tradizionalmente, la letteratura ha considerato il gioco d’azzardo come una prerogativa del genere maschile; la realtà attuale mostra, invece, un incremento partecipativo del gioco nelle donne. Inoltre, sono stati meno indagati quei giochi democratici, tradizionali, a bassa soglia che, per le loro caratteristiche, sembrano rivolti principalmente a target di giocatori non tradizionali come le donne. Questo studio esplora caratteristiche, motivazioni, comportamenti di gioco e grado di soddisfazione nelle principali aree di vita nel genere femminile, con particolare riferimento ai giochi d’azzardo che la scarsa letteratura a riguardo ha mostrato come maggiormente partecipati dalle donne, ovvero la macro famiglia delle lotterie (lotterie istantanee, giochi numerici a totalizzatore, lotto, lotterie tradizionali) e le slot machine. Due questionari costruiti ad hoc sono stati somministrati ad 87 donne subito dopo la giocata a lotterie o slot machine in bar/tabaccherie. I risultati, allineandosi con la letteratura, evidenziano due profili di giocatrici: le giocatrici di giochi hard (slot machine, videolottery, lotterie istantanee) e le giocatrici di giochi leggeri (lotto, giochi numerici a totalizzatore, lotterie tradizionali) con diverse caratteristiche socio-anagrafiche, profili di consumo e differenti livelli di soddisfazione nelle aree di vita.