BOOKS BY TULLIO CARERE-COMES

Tullio Carere-Comes

Il soggetto meta: sulla libertà da memoria e desiderio

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 4 / 2005

Per capire che cosa significa sospendere memoria e desiderio occorre distinguere due livelli della soggettività: quello ordinario, in cui il soggetto è irretito da memoria e desiderio, e quello meta, in cui prende le distanze da tutti i contenuti della sua esperienza mediante una particolare disciplina dell’attenzione. Si afferma che a questa disciplina allude implicitamente anche la formula freudiana dell’attenzione liberamente fluttuante, e che il contributo di Bion è stato quello di chiarire il senso dell’intenzione di Freud. L’attenzione dell’analista non deve essere solo liberata dalla memoria e dal desiderio coscienti per essere diretta al flusso associativo inconscio: deve anche essere disciplinata in modo da potersi immergere in questo flusso senza farsene condizionare. In questa disciplina il soggetto è ancorato a una memoria e un desiderio meta rispetto a memoria e desiderio ordinari, espressi dalla formula bioniana Fede in O.

Chiara Simonelli, Davide Dettore, Tullio Carere-Comes

Interventi sul caso Anna

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2003

Tullio Carere-Comes

La logica della relazione psicoterapeutica

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 3 / 2002

Friedman ha osservato che «Freud non ha inventato una forma di trattamento: l’ha scoperta». Questo significa che la psicoanalisi è un «fenomeno robusto», dotato di una logica interna o di una struttura essenziale. Di questa struttura Friedman descrive due elementi: la «caccia alla verità oggettiva» e l’«atteggiamento oppositivo». L’Autore parte da questa base per ampliarla in due direzioni. In primo luogo afferma che la struttura essenziale indicata da Friedman non appartiene solo alla psicoterapia psicoanalitica, ma è condivisa da ogni psicoterapia genuina, cioè da ogni trattamento che non separa l’obiettivo tattico della risoluzione del sintomo da quello strategico della formazione personale. In secondo luogo l’Autore colloca i due fattori di Friedman sui due assi ortogonali - quello orizzontale della riparazione e quello verticale della scoperta - che definiscono il campo della psicoterapia.