Il Sessantotto

Carlo Latini, Vincenzo Vita

Il Sessantotto

Un evento, tanti eventi, una generazione

Un volume sull’attualità del ’68, in occasione del quarantesimo anniversario di quell’anno straordinario di rottura, controinformazione, agitazione politica, ma innanzitutto modernizzazione culturale. Da un’Italia arretrata e conformista si passò in breve a un paese più aperto e cosmopolita, quel paese che avrebbe avuto le leggi sul divorzio, sull’aborto, sulla soppressione dei manicomi, sulla Rai, sui canoni di affitto. E che visse una stagione nel cinema, nel teatro, nella musica e un po’ anche nella letteratura irripetibile…

Printed Edition

15.50

Pages: 96

ISBN: 9788856800203

Edition: 1a edizione 2008

Publisher code: 262.14

Availability: Buona

Il '68 fu rottura, controinformazione, agitazione politica: ma innanzitutto modernizzazione culturale. Da un'Italia arretrata e conformista si passò in un tempo breve ad un paese più aperto e cosmopolita, quel paese che avrebbe avuto le leggi sul divorzio, sull'aborto, sulla soppressione dei manicomi, sulla Rai, sui canoni di affitto. E che visse una stagione nel cinema, nel teatro, nella musica e un po' anche nella letteratura irripetibile. E che conobbe la cultura laica e si incontrò con lo straordinario movimento femminista. Con il cattolicesimo democratico del Concilio Vaticano secondo.
L'occasione per questo saggio lungo (o libro breve) è il quarantesimo anniversario di quell'anno straordinario, certo. È, però, qualcosa di più. È un invito - apparentemente paradossale - all'ottimismo della volontà, dando per scontato il pessimismo della ragione. Rileggere quella fase significa coglierne, appunto, la parte di maggiore attualità. Ora che la politica è soprattutto una grande questione di culture, un nuovo appuntamento identitario. E ora che serve una vera 'rivoluzione culturale', per immaginare uno sviluppo rispettoso delle vicende umane e dell'ecologia del sistema. E della mente. Per superare la 'violenza simbolica' insita nella nuova destra italiana: schizzi nostalgici, populismo elettronico, dirigismo berlusconiano, localismi proprietari ed egoisti. Ma la storia è lunga, e anche il Capitale, ammoniva proprio Mao.

Carlo Latini, già dirigente nazionale del Manifesto e del Pdup, e Consigliere Regionale delle Marche (Pdup, Pci, Pds), è attualmente Direttore dell'Istituto Gramsci Marche. Ha pubblicato La regione negata. Per una critica del federalismo ideologico (1995).
Vincenzo Vita, già del Pdup e poi nel Pci fino al Pd, si occupa da molti anni di cultura e di comunicazioni di massa. Ha pubblicato Dopo i mass media (1993) e L'inganno multimediale (1998). Ora senatore, è stato deputato e sottosegretario del Ministero delle comunicazioni nei governi Prodi, D'Alema, Amato (1996-2001), e successivamente assessore alla cultura e ai sistemi informativi della Provincia di Roma.



Paolo De Nardis, Il '68 e il futuro: per una spiegazione del presente nascosto
Introduzione
La generazione del '68
Il '68, un evento, tanti eventi
La scuola di massa: una novità "rivoluzionaria"
L'uomo a una dimensione, il mondo a una dimensione
Politica e vita
Il '68 del sindacato
L'immaginazione nell'immaginario
Protestar cantando canzoni e canzonette
La lezione del dopo '68
I nuovi movimenti: un altro '68?
La partecipazione e il consumismo della politica
Conclusioni.



Contributors: Paolo De Nardis

Serie: Confini sociologici

Subjects: Politics, Italian Society

Level: Non-fiction

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