Partendo dalla constatazione che radici della violenza maschile contro le donne non sono state ancora intaccate nel profondo, nonostante le rilevanti azioni condotte su più fronti soprattutto dagli anni duemila, l’autrice ripercorre il percorso storico che ha consentito l’emersione del fenomeno e le forme di contrasto. In particolare descrive sia la nascita dei centri antiviolenza a partire dagli anni ottanta e la loro attuale diffusione e messa in rete anche con gli altri servizi di contrasto alla violenza, sia il più recente modalità di affrontare il problema della "questione maschile" che mette al centro la violenza degli uomini nelle relazioni con l’altro sesso, prevedendo anche l’apertura di centri di ascolto per uomini maltrattanti e di servizi. Conclude sottolineando la necessità non solo di azioni di sistema da parte delle istituzioni supportate da un investimento di risorse economiche ma soprattutto di operare per il cambiamento culturale nelle relazioni fra donne e uomini.