Serie.1
BETHA Built Environment Technologies and Healthy Architectures
Direction/Direzione:
Michele Di Sivo (Università di Chieti-Pescara)
Scientific-editorial coordination/Coordinamento scientifico-editoriale:
Filippo Angelucci (Università di Chieti-Pescara)
Scientific committee/Comitato scientifico:
Roberto Bologna (Università di Firenze), Rui Braz Afonso (Università di Porto), Arnaldo Cecchini (Università di Sassari), Margherita Chang Ting Fa (Università di Udine), Michele Di Sivo (Università di Chieti-Pescara), Emilio Faroldi (Politecnico di Milano), Ilaria Garofolo (Università di Trieste), Daniela Ladiana (Università di Chieti-Pescara), Mario Losasso (Università Federico II di Napoli), Maria Teresa Lucarelli (Università di Reggio Calabria), Fausto Novi (Università di Genova), Gabriella Peretti (Politecnico di Torino), Massimo Perriccioli (Università di Camerino), Tjerk Reijenga (BEAR-id Shanghai), Thomas Spiegelhalter (Florida University of Miami), Fabrizio Tucci (Università Sapienza di Roma).
Editorial committee/Comitato editoriale:
Filippo Angelucci, Valeria Cecafosso, Marialodovica Delendi, Paola Gallo, Francesca Giglio, Silvia Grion, Mattia Federico Leone, Chiara Piccardo, Roberto Ruggiero, Valentina Talu, Francesca Thiebat, Maria Pilar Vettori
The Built Environment Technologies and Healthy Architectures series investigates the theoretical, methodological, and operational issues related to the effects of technological innovation into the design and management of quality of the built environment, in its various scales of intervention. The series aims to focus the inter and trans-disciplinary connections required to build up the living space as habitat in which interact proactively ecological, social, technical and economic components. Through a holistic and multi-scalar vision of living space, as a complex organism that can respond in a co-evolutionary manner to the individual and community needs, the built environment technologies are reinterpreted as relational and interfacing systems able to improve the liveability, vitality, and inclusiveness of the human habitat and to support health and bio-psycho-socio-physical abilities of its inhabitants.
La serie Built Environment Technologies and Healthy Architectures indaga le questioni teoriche, metodologiche e operative riguardanti le ricadute dei processi di innovazione tecnologica nella progettazione e gestione della qualità dell’ambiente costruito, alle sue varie scale di intervento, al fine di approfondirne le connessioni inter e transdisciplinari necessarie per configurare lo spazio abitativo come habitat in cui interagiscono proattivamente componenti ecologiche, sociali, tecniche ed economiche. Attraverso la concezione olistica e multiscalare dello spazio dell’abitare come organismo complesso in grado di rispondere in modo coevolutivo alle esigenze di individui e comunità, le tecnologie per l’ambiente costruito sono reinterpretate come sistemi di connessione e interfaccia in grado di migliorare la vivibilità, vitalità e inclusività dell’habitat umano e di favorire il mantenimento delle condizioni di salute e delle abilità bio-psico-socio-fisiche dei suoi abitanti.
Books published in this series are peer-reviewed
I volumi pubblicati in questa serie sono soggetti a peer review
Serie.2
TeDeSIA Technological Design for Social and Inclusive Architecture
Direttore Michele Di Sivo
Coordinamento Scientifico Daniela Ladiana
Segreteria Scientifica
Cristiana Cellucci
Comitato Scientifico
Eliana Cangelli, Cristiana Cellucci, Manuel Cerdà Perez, Teresa Cunha Ferreira, Michele Di Sivo, Vittorio Fiore, Maria Luisa Germanà, Giorgio Giallocosta, Daniela Ladiana, Ricardo Lajara Olmo, Antonio Lauria, Massimo Lauria, Josef Miàs Gifre, Maria Milano, Federica Ottone, Maria Rita Pinto, Riccardo Pollo, Antonello Sanna, Cinzia Talamo, Valeria Tatano, Aslihan Tavil
La serie Technological Design for Social and Inclusive Architecture affronta i nodi teorici e applicativi della progettazione tecnologica in rapporto alla capacità dello spazio architettonico di adattarsi al cambiamento dei bisogni e dei ritmi sia sociali, culturali ed economici, sia fisico-ambientali.
Restituendo centralità all’uomo, si individuano nuovi “territori esigenziali” che prefigurano scenari di progettualità in cui le tecnologie costruttive possono assumere un carattere soft o hard. Il primo si riferisce a strategie e soluzioni tecniche che permettono un’indeterminatezza dello spazio, affidando all’utente la possibilità di adattarlo alle proprie esigenze; il secondo a soluzioni determinate che più specificamente definiscono le modalità con cui lo spazio può essere utilizzato e modificato nel tempo.
Si delinea in questo senso il tema della configurazione di un ambiente abitativo particolarmente complesso – rivolto alle situazioni di emergenza, alle criticità ambientali, al progetto inclusivo di categorie deboli come immigrati, anziani, disabili – ma che al contempo sviluppa, attraverso il progetto, soluzioni costruttive flessibili, manutenibili e reversibili, per rispondere alle istanze di un mondo in continuo cambiamento.
I volumi pubblicati in questa serie sono soggetti a peer review.