La devianza giovanile è motivo di grande allarme sociale, ma non vi è consenso circa le sue cause e le politiche più efficaci di prevenzione.

Questo volume intende offrire una spiegazione non psicologica del fenomeno. Teorie sociologiche e psicologico-sociali, diverse per apparato concettuale e livello di generalità, vengono connesse in uno schema unitario, formulando così una teoria "integrata" della devianza giovanile che mette in luce l'importanza della privazione relativa e della disorganizzazione sociale come cause primarie di criminalità. È quindi mostrata la validità della teoria per alcune società capitalistiche avanzate, quali gli Stati Uniti, la Svezia, la Francia e l'Italia.

Le diverse politiche sociali, attuate in ciascuna di queste società, si approssimano più o meno grandemente ad uno specifico modello, al quale può attribuirsi una particolare capacità di produrre o contrastare la delinquenza giovanile. Un'efficace prevenzione del fenomeno consegue da politiche sociali che limitino la diffusione delle sue cause.

Sandro Segre nato nel 1945 a San Paolo del Brasile, ha conseguito il Master e il Ph.D. in Sociologia presso la New York University. Dopo un periodo di insegnamento negli Stati Uniti, è attualmente docente di Sociologia all'Università Bocconi ed alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Genova. Ha scritto estesamente su temi di teoria sociologica e devianza giovanile; presso la Franco Angeli ha pubblicato il volume Weber, Mosca, Pareto. La teoria della stratificazione sociale: un'analisi comparativa.