Discrezionalità e regole

Roberto Marchionatti, Laura Pennacchi

Discrezionalità e regole

Materiali per una nuova politica verso l'industria in Italia

Edizione a stampa

55,00

Pagine: 448

ISBN: 9788820471484

Edizione: 1a edizione 1991

Codice editore: 208.11

Disponibilità: Fuori catalogo

Nel contesto delle profonde e repentine trasformazioni che le economie occidentali si trovano a fronteggiare all'inizio degli anni '90, il dibattito sul ruolo dei governi nello sviluppo delle economie acquisisce nuova fecondità e ragion d'essere. il superamento della tradizionale analisi sulla dicotomia pubico/privato e inefficienza/efficienza trova in questo lavoro, tramite lo studio di alcune emblematiche esperienze estere, un suo fondamento analitico e la radice per nuovi sbocchi interpretativi. Le caratteristiche sempre più complesse e articolate dei mercati, il loro funzionamento sequenziale, il quadro di incertezza, asimmetria informativa e razionalità limitato in cui si muovono e prendono decisioni interdipendenti tanto i soggetti privati quanto l'operatore pubblico, fanno si che il ruolo di quest'ultimo, lungi dal perdere di importanza, sia sempre di maggiore rilevanza ' n quanto istituzione regolatrice delle complesse dinamiche economiche. l'implementazione concreta di tale funzione significa, nei campo della politica industriale, che questa non va più concepito come somma di interventi indipendenti, microeconomici e settoriali, ma deve essere considerato come un coerente strumento di coordinamento dell'intera struttura produttiva di un paese. Con riferimento olio realtà italiana, di cui nello ricerca sono tratteggiati alcuni punti nevralgici, il confronto internazionale evidenze sia la mancanza di una diffusa cultura di governo dei mercati, sostituita troppo spesso da azioni di politica industriale settoriali e selettive, frequentemente poco congruenti con una prospettiva più ampia e sistemica di intervento pubblico; sia - conseguenza diretto dall'assenza di un consolidato background di tradizione regolativa. La modesta efficacia, se non Io distorsione, degli effetti auspicati dei pochi strumenti specifici di intervento nel nostro paese.

Premessa, di Laura Pennacchi
Introduzione: una guida alla lettura, di Roberto Marchionatti
1 Premessa
2 Necessità e problematicità dell'intervento pubblico. I passi avanti sul piano teorico
3 . L'intervento pubblico. Le modificazioni della pratica della politica industriale tra anni settanta e ottanta
4 . L'esperienza inglese
5 . Alcune lezioni dall'esperienza internazionale degli anni ottanta
6. 19 caso italiano
7 . Per una politica industriale in Italia
PARTE PRIMA
La trasformazione delle regole:
il contesto internazionale
1 Teoria e pratica della politica industriale: un'analisi della politica verso l'industria nei paesi avanzati tra anni settanta e anni ottanta, di Roberto Marchionatti
Premessa
1. Il problema e le ipotesi interpretativi
1. 1. Forma e logica dell'intervento
1.2. L'evoluzione dell'intervento: uno schema rappresentativo
2. L'analisi
2.1. L'intervento tra anni settanta e anni ottanta. Cause e caratteri fondamentali
2.1.1. La crescita dell'intervento diretto negli anni settanta
2.1.2. La tendenza alla diminuzione dell'intervento diretto, alla deregolamentazione e alla privatizzazione negli anni ottanta
2.2. Modelli e comportamenti nazionali
2.2. 1. Stati Uniti
2.2.2. Giappone
2.2.3. Europa occidentale (Francia, Germania, Italia)
3. Conclusioni
3. 1. Vantaggi competitivi ed evoluzione dell'intervento
3.2. Le lezioni dell'esperienza recente
Bibliografia
2 . Sulle politiche regolative: una ricognizione di temi e problemi, di Carlo Donolo
1 . Il posto delle regole
2 . Economia e politica delle regolazioni
3 . Componenti di un sistema di regolazione
4 . Altri aspetti rilevanti
5 . Osservazioni su un caso
6 . Punti di riferimento
Bibliografia
3 Ridefinizione del rapporto Stato-Mercato-Impresa nell'esperienza britannica degli anni ottanta, di Giorgio Spriano
Introduzione
1. Evoluzione della politica territoriale: libero mercato e rigenerazione delle aree urbane
1. 1. Il fallimento della politica regionale
1.2. Enterprises Zones: l'origine e le normative
1.3. Bilancio del "lasseiz-faire" territoriale
1.4. Privatizzazioni e concentrazioni della politica -territoriale
1.5. Conclusioni
2. Il programma di privatizzazioni
2.1. Introduzione
2.2. Il quadro di riferimento storico
2.3. Obiettivi e modalità del pro
2.4. Efficienza, proprietà e condizioni di mercato
2.5. Fabbisogno pubblico e azionariato di massa
2.6. Alcune considerazioni finali
Bibliografia
PARTE SECONDA
Contributi all'analisi dell'esperienza italiana
4. Capitalismo flessibile o capitalismo organizzato?, di Cristiano Antonelli
1 . Introduzione
2 . Relazioni produttive parsimoniose di informazione e comportamenti strategici
3 . Sostituzione dinamica: cambiamento tecnologico localizzato, selezione, diffusione e ventagli di profittabilità
3. 1. H modello di aggiustamento ai prezzi relativi
3.2. Il modello di "focusing device"
3.3. La dinamica del cambiamento tecnologico localizzato
4. La ristrutturazione degli anni ottanta
4. 1. Gli anni settanta: gli anni dell'entropia
4.2. Gli anni ottanta: la reazione creativa
4.3. Un nuovo modello di impresa
5. Implicazioni di politica economica e industriale
Bibliografia
· Le privatizzazioni in Italia, di Lapo Berti
1 .Premessa
2. La nozione di "privatizzazione": considerazioni introduttive
3 .Le imprese pubbliche in Italia
3. 1. Le imprese pubbliche in senso stretto
3.2. Le imprese a partecipazione statale
4. Le privatizzazioni in Italia
4.1. Il contesto macroeconomico
4.2. Il contesto politico
4.3. L'entità delle privatizzazioni
4.4. Le privatizzazioni in atto
4.5. Privatizzazioni e mercati finanziari
4.6. Privatizzazioni e debito pubblico
4.7. I problemi giuridici delle privatizzazioni
5 .Privatizzare all'italiana: strategie senza una politica
6. Quale ruolo per l'impresa pubblica in Italia: considerazioni conclusive
6. 1. Le motivazioni della privatizzazione
6.2. Il ruolo tradizionale dell'impresa pubblica
6.3. L'impresa pubblica in una rinnovata prospettiva di politica industriale
Bibliografia
6. Le regole della concorrenza: la politica antitrust in Italia, di Lapo Berti
1. Concorrenza e collusione
1. 1. Il concetto di concorrenza
1.2. Le nuove condizioni della concorrenza internazionale e la dimensione d'impresa
1.3. L'approccio dei "costi di transazione"
1.4. L'approccio dei "mercati contenibili"
1.5. La problematico del gruppo industriale e dell'impresa rete
2. Il quadro europeo
2. 1. Le nonne del Trattato istitutivo della Cee
2.2. Il regolamento 4064/89 sul controllo delle concentrazioni tra imprese
3. La tutela della concorrenza in Italia
3.1. L'assenza di regole
3.2. La legge antitrust
3.2. 1. Il rapporto fra banche e imprese
3.3. Il settore dei mass-media
3.3. 1. La legge sull'editoria
3.3.2. La legge sull'emittenza radiotelevisiva
3.4. Il settore delle telecomunicazioni
4. Considerazioni conclusive
Bibliografia
7 Il progetto di riforma delle telecomunicazioni in Italia di fronte all'evoluzione dei quadri regolamentari in Europa, di Giorgio Spriano
1. Introduzione: le telecomunicazioni in Italia e il disegno di legge Mammì
2 . La natura delle informazioni in atto
2. 1. Le trasformazioni tecnologiche
2.2. Da servizio pubblico a bene privato: le implicazioni per il quadro regolamentare e le condizioni competitive
3 . Le iniziative politiche e lo scenario regolamentativo a livello comunitario
3. 1. I fattori condizionanti e il quadro economico
di riferimento
3.2. Le prime iniziative comunitarie
3.3. 19 libro verde della commissione
4 . Il quadro normativo e le riforme in corso nel settore delle telecomunicazioni in Gran Bretagna, Germania e Francia
4. 1. Le telecomunicazioni in Gran Bretagna
4.2. Le telecomunicazioni nella Germania Federale
4.3. Le telecomunicazioni in Francia
5 . Condizioni di mercato e strategie di impresa
5. 1. Il mercato dei componenti di rete
5. 2. Il mercato dei terminali
5.3. Il mercato dei servizi
6. Considerazioni sulla situazione italiana alla luce dell'esperienza estera
Bibliografia
8 La politica italiana verso l'industria. Una duplice analisi degli strumenti per il sostegno all'attività innovativo: il caso del Fondo rotativo innovazione tecnologica, di Valeria Amendola, Cristiano Antonelli e Sergio Ginebri
1 Introduzione
2 Verso una politica industriale selettiva
3·Il caso del Fondo rotativo innovazione tecnologica: le caratteristiche dello strumento
4 Un modello di accesso ai benefici del Fondo rotativo come un processo diffusivo determinato dalle dimensioni delle imprese
4. 1. Le ipotesi
4.2. Le verifiche
5 .Economia di scala ed esterna di appropriazione
5. 1. Le ipotesi
5.2. Economie di scala di appropriazione: la verifica
5.3. Economie esterne di appropriazione
5. 3. 1. Un modello di verifica empirica
6. Conclusioni
Bibliografia
9. Cooperazione tecnologica e successo economico. Una prima indagine sulle imprese manifatturiere italiane, di Giovanni Napolitano
1 .Introduzione
2. La cooperazione tecnologica: uno sguardo di insieme
3 .Caratteristiche delle imprese cooperatrici
3. 1. La spesa per R&S e il personale di ricerca
3.2. La percentuale di R&S sul fatturato
3.3. Il costo delle innovazioni
3.4. La spesa per impianti innovativi
4. La performance delle imprese cooperatrici
4. 1. I prodotti e i processi innovativi
4.2. La quota

Contributi: V. Amendola, C. Antonelli, L. Berti, C. Donolo, S. Ginepri, G. Napolitano, G. Spriano

Collana: Cespe

Argomenti: Economia industriale

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