Sport e fascismo

A cura di: Maria Canella, Sergio Giuntini

Sport e fascismo

Il volume offre un importante contributo alla storiografia sportiva, individuando nel Ventennio fascista un punto di svolta in cui il controllo statale si manifesta anche attraverso un tentativo di “sportivizzazione”. I contributi raccolti offrono un ampio ventaglio di prospettive: dalle vicende istituzionali e sociali interne alle discipline (calcio, ciclismo, alpinismo, nuoto) all’uso propagandistico dei mezzi di comunicazione (stampa, radio, cinema, fotografia), dall’architettura alla medicina sportiva, dal ruolo della donna al contesto universitario e all’olimpismo...

Edizione a stampa

35,50

Pagine: 544

ISBN: 9788856820850

Edizione: 1a edizione 2009

Codice editore: 1501.110

Disponibilità: Esaurito

Pagine: 544

ISBN: 9788856820850

Edizione:1a edizione 2009

Codice editore: 1501.110

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

La storiografia sullo sport, come fenomeno di massa e di costume, da tempo reclama un adeguato bagaglio di conoscenze e interpretazioni critiche. In questo ambito un passaggio nodale è sicuramente il periodo fascista, una delle fasi in cui maggiore è risultato l'intervento e il controllo dirigistico dello Stato in tutti i settori della vita pubblica, dalla cultura al tempo libero. In tal senso il tentativo di "sportivizzazione" condotto dal regime nel Ventennio (lo sport "per tutti" veicolato dall'associazionismo e l'agonismo di vertice affidato al CONI e alle Federazioni) appare effettivamente un punto di svolta e d'osservazione privilegiato attraverso cui valorizzare la storiografia sportiva.
I contributi contenuti in questo volume, introdotto da Felice Fabrizio, offrono un ampio ventaglio di prospettive: dalle vicende istituzionali e sociali interne alle diverse discipline (calcio, ciclismo, alpinismo, nuoto) all'uso propagandistico dei mezzi di comunicazione di massa (stampa, radio, cinema, fotografia); dai casi locali (Roma, Torino, Milano, Bergamo, Cremona, Como, Busto Arsizio, Novara) all'architettura; dalla medicina sportiva all'olimpismo; dal ruolo della donna al contesto universitario; dallo sport in ambito internazionale a quello esportato nelle colonie. Tante differenti angolature (con scritti di A. Papa, M. Impiglia, A. Lombardo, A. Pastore, D. Marchesini, L. Russi, S. Finocchiaro, A. Teja, D. Cante, G. Panico, R. Grozio, C. Bertieri, P. Ferrara, L. Rossi, L. Toschi, F. Collotti, C. Bonello, S. Pace, S. Giuntini, L. Condini, M. Mondoni, A. Brambilla, L. Moia, M. Guella, A. Locati, P. Pozzi, G. Accame, P. Dogliani, P. Renna) dimostrano quanto la storiografia sullo sport si presti a completare la storia del Novecento e in particolare a rileggere analiticamente la nostra storia nazionale.

Maria Canella è dottore di ricerca in storia della società europea presso il Dipartimento di scienze della storia e della documentazione storica all'Università degli Studi di Milano.
Sergio Giuntini, studioso di storia dello sport, è membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Storia della Sport.



Indice delle abbreviazioni
Felice Fabrizio, Introduzione
Sport e fascismo
Antonio Papa, Football e littorio
Marco Impiglia, Mussolini sportivo
Antonio Lombardo, Il fascino alle Olimpiadi
Alessandro Pastore, L'alpinismo durante il ventennio. Prime note
Daniele Marchesini, Fascino a due ruote
Luciano Russi, Lo sport universitario e il fascino. Un caso di nazionalizzazione colta
Salvatore Finocchiaro, L'educazione fisica, lo sport scolastico e giovanile, durante il regime fascista
Angela Teja, La ricerca medico-sportiva al servizio del regime
Diego Cante, Gli incontri di calcio tra Italia e Austria tra le due guerre mondiali
Immagine e architettura dello sport nel ventennio
Guido Panico, In posa per il duce? La fotografia sportiva durante il ventennio
Riccardo Grozio, Mass-media, propaganda e immaginario durante il fascismo
Claudio Bertieri, Iconologia dello sport in orbace
Patrizia Ferrara, La "donna nuova" del fascismo e lo sport
Gianluca Gabrielli, L'attività sportiva nelle colonie italiane durante il fascismo tra organizzazione del consenso, disciplinamento del tempo libero e "prestigio di razza"
Lauro Rossi, Una capitale poco sportiva. Attività agonistica e luoghi di svago a Roma tra il 1870 e il 1940
Livio Toschi, Impianti sportivi a Roma nell'"era fascista"
Francesco Collotti, Il Foro Mussolini
Carla Bonello, Lo Sport nel Dopolavoro Fiat durante il ventennio fascista
Sergio Pace, Per l'organizzazione scientifica del tempo libero. Architetture e sport a Sestriere negli anni trenta
Un caso studio: la Lombardia
Sergio Giuntini, Sport e fascismo a Milano da Martinetti a Salò
Luca Condini, La coppa Scarioni di nuoto. Propaganda sportiva e attività natatoria nel ventennio
Maurizio Mondoni, Sport e fascismo a Cremona
Alberto Brambilla,Il "laboratorio bustese" tra continuità e rottura: appunti
Luciano Moia, Società, sport e politica nel ventesimo fascista: Novara fa da sé
Massimo Guella, Un esempio di collaborazione tra sport e fascismo: la Società comense di ginnastica atletica e scherma
Aurelio Locati, Sport e fascismo a Bergamo. Un bagno di retorica e gli errori della sinistra
Paolo Pozzi, L'archivio della Società ginnastica milanese "Forza e Coraggio"
Tavola rotonda su "Sport e fascismo"
Interventi di Giano Accame, Patrizia Dogliani, Piergiorgio Renna
Indice dei nomi.

Contributi: Claudio Bertieri, Carla Bonello, Alberto Brambilla, Diego Cante, Francesco Collotti, Luca Condini, Felice Fabrizio, Patrizia Ferrara, Salvatore Finocchiaro, Gianluca Gabrielli, Riccardo Grozio, Massimo Guella, Marco Impiglia, Aurelio Locati, Antonio Lombardo, Daniele Marchesini, Luciano Moia, Maurizio Mondoni, Sergio Pace, Guido Panico, Antonio Papa, Alessandro Pastore, Paolo Pozzi, Lauro Rossi, Luciano Russi, Angela Teja, Livio Toschi

Collana: La società moderna e contemporanea

Argomenti: Storia sociale e demografica - Storia della cultura e del costume

Livello: Studi, ricerche

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