Dovresti tornare a guidare il camion Elvis

Sebastiano Zanolli

Dovresti tornare a guidare il camion Elvis

Puntare sul proprio talento quando tutto sembra non funzionare

Nel 1954 il talent scout di una radio americana parlò così a un aspirante musicista: «Stammi a sentire, ragazzo, non andrai da nessuna parte. Torna pure a guidare i camion!». Quel ragazzo era Elvis Presley. Da questo episodio prende le mosse il volume, una riflessione sulle attitudini che molti di noi possiedono allo stato potenziale, ma che necessitano di due ingredienti: la passione e l’investimento.

Edizione a stampa

15,00

Pagine: 112

ISBN: 9788856833263

Edizione: 9a ristampa 2017, 1a edizione 2011

Codice editore: 1796.227

Disponibilità: Discreta

Pagine: 112

ISBN: 9788856829761

Edizione:1a edizione 2011

Codice editore: 1796.227

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Nel 1954 il talent scout di una radio americana parlò così a un aspirante musicista: "Stammi a sentire, ragazzo, non andrai da nessuna parte. Torna pure a guidare i camion!".
Quel ragazzo che fortunatamente non andò a guidare i camion era Elvis Presley.
Da questo episodio prende le mosse il nuovo libro di Sebastiano Zanolli, una riflessione viscerale e senza sconti sulle attitudini che molti di noi possiedono allo stato potenziale ma che per passare alla storia - se non altro quella della nostra vita - necessitano di due ingredienti: la passione (che, scissa dal talento, è pura velleità) e l'investimento (senza del quale il talento si riduce a possibilità inespressa, insomma: occasione perduta).
Il talento è il passepartout per la felicità, prima però bisogna scoprire in quale serratura inserire la chiave. Zanolli insegna a riconoscerla, questa chiave, a molarne la seghettatura, affinché diventi accessibile la cassaforte della realizzazione di sé. È un viaggio iniziatico sulle tracce del proprio demone interiore, questo che vi apprestate a compiere, con utili esercizi pratici e le ormai famose "domande scomode" di Sebastiano.

Capire che si possiede un talento è come scoprirsi innamorati: dapprima si nicchia per timore, ci si difende per comodità, si nega l'evidenza; ma alla fine l'evidenza s'impone. Occorre allora prendere atto di una situazione che non lascia alibi e costringe alla responsabilità (il talento, come l'amore, è anche una iattura). E ci si ritrova carichi di energia, creatività, sana incoscienza, impermeabilità al senso del ridicolo. Una riserva che va spesa, anzi investita. L'innamoramento senza amore (il talento senza la pratica quotidiana) è un seme sterilizzato.
Il talento si coltiva nell'intimità, d'accordo, ma produce effetti nella comunità. Gli giova l'esercizio, quel processo fruttuoso antitetico al sotterramento che rende sociale una dote individuale.
Che aspettate dunque? Se già non avete provveduto, tirate fuori l'Elvis che è in voi! Perché, facendo qualcosa per cui siete predisposti, le probabilità di essere felici diventano pericolosamente alte...
www.alessandrozaltron.com



Donatella Rettore, Nota introduttiva
Che cosa si propone questo libro?
Il nuovo mondo del lavoro e il nostro disorien-tamento
Che cos'è il talento? Che cosa ti rende felice?
Riconoscere i talenti. I fili rossi della nostra vita
Bruno Viano, Alla ricerca dei miei "fili rossi": la fase 31/2
Talento e motivazione li voglio anch'io. Il Progetto Futuro
La lettura del futuro è una balla, lo studio del domani no. Informati
Talento e creatività. Siamo già bravi a cambiare e a collegare
L'ottimismo della volontà, la forza della fiducia. Non è finita qui
Non avere paura dello scopo del talento, della passione, dell'approfondimento
E quindi?
"Non puoi farcela!" Quando il prossimo è il nostro peggiore consigliere

Contributi: Donatella Rettore, Bruno Viano

Collana: Trend

Argomenti: Crescita personale

Livello: Guide di autoformazione e autoaiuto

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