Il decreto legislativo di coordinamento con la legge per la tutela del risparmio

Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Giuseppe Carriero
Anno di pubblicazione 2007 Fascicolo 2007/1 Lingua Italiano
Numero pagine 11 P. 181-191 Dimensione file 35 KB
DOI
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Emanato a norma dell’art. 43 della legge n. 262/2005 sulla tutela del risparmio, il d. lgs. 29 dicembre 2006, n. 303 (pubblicato in G.U. n. 7 del 10 gennaio 2007, suppl. ord.) appare sostanzialmente scindibile in tre grandi insiemi normativi, corrispondenti agli interventi correttivi apportati ai due testi unici e alla stessa legge sul risparmio (le modifiche alla l. n. 287/1990 per la tutela della concorrenza e del mercato sono invero il frutto delle rinnovate scelte regolamentari), alle quali si aggiungono minimali aggiustamenti a talune leggi speciali. A dispetto delle apparenze, il decreto delegato certo non rappresenta la puntata conclusiva del lungo, controverso e ondivago processo di riforma generato dai noti gravi episodi che, muovendo dal dissesto di società con titoli quotati, hanno interessato il mercato finanziario legandosi cronologicamente ad altri eventi di grande rilievo presso la pubblica opinione (dal collocamento di sofisticati prodotti finanziari all’insolvenza di Stati sovrani; da conflitti di interesse epidemici a veri e propri scandali finanziari). Sono infatti nel breve periodo attesi ulteriori significativi interventi disciplinari (basti, senza pretesa di completezza, qui solo rammentare il recepimento della direttiva 2004/25/Ce sulle offerte pubbliche di acquisto; quello della direttiva c.d. Trasparency 2004/109/Ce relativa alle informazioni sugli emittenti strumenti finanziari negoziati in mercati regolamentari; quello della direttiva c.d. Mifid 2004/39/Ce relativa ai mercati degli strumenti finanziari; quello della direttiva 2006/43/Ce sui conti annuali e consolidati; quello della direttiva 2006/46/Ce sulla correttezza dell’informazione societaria e altro ancora sotto il versante del diritto europeo dei mercati mobiliari; la prossima riforma delle c.d. Auhtorities e la redazione dello statuto dei risparmiatori e degli investitori sotto quello del diritto interno). Ciò non potrà non determinare ulteriori significative modifiche dei testi unici di banca e finanza e, in taluni casi, la rivisitazione di scelte recentemente compiute. L’esponenziale accelerazione del processo legislativo, accompagnata dalla scadente tecnica legislativa (che ne costituisce il suo principale effetto), induce alla sovrapposizione e alla confusione di due realtà (quelle della legge e del diritto) ontologicamente e concettualmente distinte, alla precarietà del lavoro dell’interprete, all’incertezza dell’operatore economico e del cittadino. Ne deriva la primazia del momento descrittivo a scapito dell’assetto sistematico e critico. In tale consapevolezza proveremo, nelle pagine che seguono e con i limiti sottesi a questo aggiornamento, a dare sinteticamente conto dei più significativi contenuti del decreto, suddivisi per ordine di argomenti.;

Giuseppe Carriero, Il decreto legislativo di coordinamento con la legge per la tutela del risparmio in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 1/2007, pp 181-191, DOI: