Per una storia del moderno pensiero geografico.

Fabio Lando

Per una storia del moderno pensiero geografico.

Passaggi significativi

Il volume offre un excursus del moderno pensiero geografico, con una precisa ipotesi interpretativa: la storia del pensiero geografico, al pari della più generale storia del pensiero scientifico, non può presentarsi come una semplice trasmissione di conoscenze, con le tradizionali concezioni che diventano via via più raffinate e precise, ma piuttosto come una successione di risposte adeguate alle esigenze sociali.

Edizione a stampa

40,00

Pagine: 294

ISBN: 9788891790644

Edizione: 1a ristampa 2022, 1a edizione 2020

Codice editore: 1387.65

Disponibilità: Discreta

Pagine: 294

ISBN: 9788835102144

Edizione:1a edizione 2020

Codice editore: 1387.65

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Fino a poco tempo fa, in particolar modo in Italia, la geografia veniva intesa come una precisa disciplina "unitaria" il cui campo d'indagine comprendeva sia la natura sia la società umana. I vari schemi intellettuali si ripetevano costantemente, portando l'analisi sull'oggetto dello studio, inteso come "descrizione" (grafia) del "territorio" (geo) derivante dalle "ricerche sul terreno", senza mai preoccuparsi della logica formale sottostante.
Se possiamo dire che le varie discipline scientifiche esistono come luogo della produzione di un sapere certamente autoreferenziale, è altrettanto vero che la loro storia le dota di una maggior stabilità ma al contempo - con il progredire delle attività di proposta, confronto, sperimentazione e scambio di idee - porta a una varietà di linguaggi, con le teorie in essi implicite, che conduce, nel lungo periodo, a tensioni interne e contraddizioni che permettono il superamento e l'adattamento delle teorie, ove e quando necessario.
In questo panorama, il presente volume segue una precisa ipotesi interpretativa. La storia del pensiero geografico, al pari della più generale storia del pensiero scientifico, non può presentarsi come una semplice trasmissione di conoscenze, con le tradizionali concezioni che diventano via via più raffinate e precise, ma piuttosto come una successione di risposte adeguate alle esigenze sociali. Esigenze che ne legittimano la varietà formale assieme a una diversa teorizzazione di fronte alla sostanziale unità di scopo: l'esistenza della disciplina come sistema di sapere che ingloba ma allo stesso tempo si differenzia, al mutare delle temperie culturali, dagli oggetti da cui, di volta in volta, sembra derivarne la legittimità.

Fabio Lando, già professore ordinario di Geografia presso il Dipartimento di Economia dell'Università di Venezia Ca' Foscari, ha insegnato Geografia economica, Geografia del turismo e Fondamenti storico epistemologici della geografia. La sua attività di ricerca, negli ultimi anni, si è incentrata tra l'altro sul rapporto positivo tra letteratura e geografia (si ricorda il volume Fatto e Finzione. Geografia e Letteratura) e sulla storia del pensiero geografico.

Premessa
Introduzione
L'interpretazione paradigmatica
(L'interpretazione paradigmatica; Paradigma e sviluppo della scienza; Conclusioni)
La fase preparadigmatica
(La fase preparadigmatica ottocentesca della geografia europea; L'istituzionalizzazione della geografia europea)
Il determinismo geografico e la scuola tedesca
(Il positivismo e l'evoluzionismo darwiniano: basi della geografia determinista; La geografia determinista: l'accettazione del positivismo e dell'evoluzionismo; La geografia determinista tedesca: il contesto; La geografia determinista tedesca: il metodo e l'epistemologia ratzeliana; Lo Stato come popolo e suolo; Posizione, spazio, confini; Le leggi della crescita degli Stati; Conclusioni)
La geopolitica classica: le concezioni strategiche globali
(Il termine geopolitica; Le concezioni strategiche globali; I modelli geopolitici formali; Conclusioni)
La geografia regionale tedesco-statunitense: brevi cenni
(L'affermazione dello storicismo in geografia: il caso di Alfred Hettner e la geografia regionale)
La geografia possibilista. Paul Vidal de La Blache e la scuola francese
(Il contesto; I fondamenti epistemologici del pensiero vidaliano; Lo strumento e i concetti dell'epistemologia vidaliana; Conclusioni)
Il neopositivismo e lo sviluppo della geografia teoretico-quantitativa
(Il contesto e i fondamenti epistemologici della geografia teoretica; La geografia teoretica; La teoresi geografico-quantitativa)
La geografia della percezione
(La psicologia della Gestalt e la nascita della geografia della percezione; Gli schemi interpretativi; Cognitive map e cognitive mapping; Le ipotesi di lavoro della geografia della percezione; Conclusioni)
La crisi del neopositivismo e la nascita delle geografie 'radicale' e 'umanista'
(La geografia radicale: brevi cenni; La geografia umanista)
Bibliografia.

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