Primo rapporto annuale sulla comunicazione in Italia.

Censis, U.C.S.I.

Primo rapporto annuale sulla comunicazione in Italia.

Offerta di informazione e uso dei media nelle famiglie italiane

Edizione a stampa

27,50

Pagine: 176

ISBN: 9788846436634

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 2000.993

Disponibilità: Nulla


Questo Rapporto nasce con un duplice obiettivo: mettere in circolazione dati, indicazioni di tendenza, riflessioni sull'evoluzione generale della comunicazione nella società italiana, che consentano a quanti operano nel settore di avere un quadro complessivo di riferimento della situazione; costituire un appuntamento annuale in cui discutere confrontandosi sulle linee di base e sulla previsione degli scenari successivi.
Le ragioni di questi due obiettivi sono maturate, innanzitutto, dalla crescente consapevolezza che, mai come in questi anni, tutto il mondo della comunicazione sia stato sottoposto ad una tale spinta all'innovazione e ad un tale stravolgimento dei suoi riferimenti tradizionali (culturali e di mercato), che la sensazione più diffusa, fra gli addetti ai lavori, è un certo smarrimento e un certo affaticamento, nella costante sollecitazione a trovar la rotta giusta di navigazione in un mare ogni giorno cangiante di stimoli e sponde verso cui dirigersi con responsabilità.


Emilio Rossi , Non si vive solo (ma anche) di media
Giuseppe De Rita , La necessità del reporting in un settore ad elevata responsabilità sociale
Parte I. I principali risultati del rapporto
Raffaele Pastore , Un appuntamento annuale per interpretare il mondo della comunicazione
Il consumismo mediatico delle famiglie italiane
(Il rapporto degli italiani con i media; Le opinioni sui mezzi d'informazione e sulla pubblicità; I cambiamenti (nell'uso di media) per effetto della diffusione dei new media; Alcuni comportamenti abituali nella lettura, nel guardare la televisione, nell'uso dei new media; Le interazioni familiari sul tema dei media; Il rapporto con libri e giornali; Il rapporto con la programmazione radio-televisiva; Il rapporto con il cellulare)
Le trasformazioni profonde del lavoro giornalistico
(I segnali di crisi in una professione forte; L'auto-referenzialità dell'informazione; Le incertezze verso i new media; Il time budget dei media nel contesto familiare domestico; Oltre il senso comune; Consumo feriale e festivo; L'orologio dei media)
Cenni metodologici
Parte II. Il seminario sui risultati del rapporto
Le relazioni dei partecipanti
Emilio Rossi , Mass media, il fenomeno culturale della nostra epoca
Raffaele Pastore , Quattro risultati su cui riflettere
Giuseppe Roma , Consumismo mediatico, conflitto generazionale e professione giornalistica: gli snodi cruciali della ricerca
Paolo Serventi Longhi , Il ruolo della deontologia professionale e il fallimento della proposta rivolta al pubblico giovane
Gad Lerner , Verso lo sdoppiamento del target di riferimento
Ettore Bernabei , Quali contenuti per i programmi televisivi. L'esempio americano
Sebastiano Sortino , Il dominio dell'omnibus informativo e la diffusione della stampa specializzata
Lucia Annunziata , Il digital divide colpisce anche la professione giornalistica
Paolo Scandaletti , Quale futuro per il giornalismo
Mario Morcellini , Comunicazione: dal potere di modificazione al fenomeno della disintermediazione
Vittorio Roidi , I problemi del giornalismo: accesso, formazione, responsabilità professionale
Giuseppe De Rita , Superare la cultura binaria attraverso la moltiplicazione della comunicazione
Andrea Ambrogetti , Qualità dell'informazione e pubblicità in televisione: quando il pubblico gradisce
Mario Cervi , L'abdicazione dei quotidiani a favore della televisione
Jader Jacobelli , L'offerta di comunicazione induce e non migliora la qualità della domanda
Enzo Cheli , La maturazione dei consumi tecnologici e il ruolo centrale delle giovani generazioni
Angelo Agostini , Moltiplicazione dei media e differenziazione sociale
Luisa Pogliana , Un approfondimento qualitativo sui giovani
Roberto Zaccaria , Il rischio di semplificare il giudizio sulla televisione
Alberto Contri , Un pubblico da educare attraverso un'offerta televisiva e tecnologica differenziata
Settimio Marcelli , Un nuovo modello interpretativo dei risultati del Rapporto
(Le motivazioni di scelta dei media; Il modello degli equilibri dinamici; L'orientamento degli italiani verso i media; Profilo dei media).

Potrebbero interessarti anche