Apologia della pedagogia

Alessandra Avanzini

Apologia della pedagogia

Edizione a stampa

15,00

Pagine: 128

ISBN: 9788846448101

Edizione: 2a ristampa 2007, 1a edizione 2003

Codice editore: 1146.2.5

Disponibilità: Buona

Perché, sfidando i rischi di un effetto cacofonico, questo titolo? Per un esplicito richiamo a quell' Apologia della storia di Marc Bloch che, in maniera emblematica, si apre con la domanda di un bambino "papà, spiegami a che serve la storia". Il problema posto da questa domanda, apparentemente così semplice, è "né più né meno, quello della legittimità della storia". Lo stesso problema si pone, e forse con maggiore gravità, nel momento in cui ci si domanda: a che serve la pedagogia? Oggi più che mai, infatti, essa ha bisogno di rivendicare con forza quella legittimità - da troppe voci negata - che le può derivare soltanto dalla consapevolezza di una propria specifica identità teoretica. Ed è grazie a questa consapevolezza che la pedagogia può definire il proprio oggetto di studio, la relazione educativa, può partecipare alla costruzione della conoscenza e, conseguentemente, può difendere il proprio status scientifico.

La pedagogia ha il compito di offrire a ciascun individuo la capacità di ipotizzare, conoscere e rielaborare mondi possibili in modo da permettere l'incessante ri-costruzione della relazione tra io e mondo, tra dimensione soggettiva e dimensione oggettiva. Rendere possibile questo incessante gioco relazionale significa, per la pedagogia, riconoscere in maniera esplicita la preminenza che in essa ha la dimensione teoretica. Senza questa capacità di astrazione, senza questo 'facciamo finta che' ostinatamente, nonché consapevolmente ribadito, l'uomo non può dar vita a nessuna conoscenza e, tanto meno, ad una relazione educativa.

Alessandra Avanzini è dottore di ricerca ed assegnista in Pedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Ha al suo attivo vari saggi in periodici e in volumi collettanei. Collabora a varie riviste tra cui "Bollettino Cirse", "Infanzia", "Prisma", "Ricerche Pedagogiche", "Riforma e didattica". Tra le sue pubblicazioni più recenti: La musica. Una dimensione educativa , Bologna, 2001; Giuseppe Verdi, un profilo pedagogico , Milano, 2002; La logica della ricerca. Un percorso "Attraverso lo specchio" e Il ritmo della conoscenza in G. Genovesi (a cura di), La scuola che fa ricerca , Milano, 2002.


La pedagogia. Bisogno di un'identità epistemologica
(Quando la relazione educativa svanisce; Dalla pedagogia alle scienze dell'educazione; La pedagogia: una scienza senza oggetto?; L'educazione: un oggetto senza scienza?)
La dimensione dell'oggettività
(Superare i limiti; Luci e ombre di una rivoluzione; Cogito ergo est, ergo sum)
La dimensione della soggettività
(L'arte, una relazione illusoria; Da conoscenza a tecnica; Uscire dalla crisi)
La pedagogia. Scienza della relazione educativa
(Fondamenti di una scienza; La relazione educativa; La costruzione del mondo; La costruzione del soggetto; Commonland e Outland)
Orientamenti bibliografici.

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