Prospettive, metodologie e tecniche di sviluppo dei sistemi informativi occupano, da sempre, una posizione centrale negli interessi degli studiosi e dei professionisti che operano nelle organizzazioni. Il motivo di questa attenzione è evidente, data la rilevanza economica assunta dagli investimenti in tecnologie dell'informazione in tutti i settori e ad ogni livello.

Di certo, il proliferare di "alternative" al modello waterfall non è riuscito a risolvere le questioni di fondo emerse quasi quarant'anni fa. Alla prova dei fatti, molte soluzioni si sono dimostrate efficaci e utili, ma limitatamente a certi contesti. In altri casi i metodi proposti come soluzioni di impiego generalizzato si sono rivelati illusori o irrealistici.

L'idea di rispecchiare in questo volume l'estrema varietà degli approcci relativi alle metodologie di sviluppo dei sistemi informativi può sembrare singolare, dal momento che si rinuncia a presentare un tema - da tutti riconosciuto come un caposaldo dell'area di studio che fa capo ai sistemi informativi - sotto forma di definizioni univoche e principi certi. Si è invece preferito proporre a titolo esemplificativo alcune metodologie, ed alcuni casi aziendali, evidenziandone le principali caratteristiche. Solo così è possibile dar conto dei molteplici elementi di una realtà che si presenta invero molto ricca e complessa.

Ciò che emerge alla fine di questa rassegna è una conferma dell'approccio method tailoring . In questo senso, le organizzazioni citate si mostrano estremamente pragmatiche nella conduzione dei progetti di sviluppo software. Confermando un certo scetticismo verso l'adesione acritica a prescrizioni di principio talvolta astratte, esse hanno optato per una serie di azioni "ragionate", utilizzando leve diverse, sulla base delle esigenze proprie e di contesto. I risultati conseguiti rivelano luci e ombre. Gli aspetti problematici riportati in alcune esperienze confermano l'idea secondo cui i progetti seguono dinamiche tutt'altro che lineari e prevedibili. In tutti i casi si è rivelato decisivo il rapporto di fiducia tra committente e fornitore.

Marco De Marco è professore di ruolo di Organizzazione dei sistemi informativi presso la facoltà di Economia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore d Milano. È anche docente di organizzazione dei sistemi informatici presso il corso di laurea di economia e gestione dei servizi nella sede di Roma della medesima Università. Sugli stessi temi tiene un corso all'MBA dell'Università Luiss Guido Carli.