Le Corbusier tra i padri della conservazione del patrimonio storico' Le Corbusier il demolitore, colui che ha fondato la propria poetica sulla tabula rasa della Storia, pronto a calare le ruspe sia Parigi per annientarne il centro...

Queste letture attraverso gli scritti cercano di indagare, in modo non tradizionale, il rapporto tra Le Corbusier e la Storia, prendendo distanza dalla semplificata immagine di sé che egli stesso, distrattamente seguito dalla critica, ha provveduto a tracciare. Un Le Corbusier per molti aspetti inedito, rivoluzionario anche contro i rivoluzionari dall'avanguardia facile e dal facile antistoricismo, che attraverso l'azzeramento della Storia delle Accademie e il suo riassorbimento nella realtà del presente, ritrova una matrice «antica» (perché «senza tempo») al progettare.

Paradossalmente per questa strada, quasi senza saperlo, si aprono spiragli nuovi alla pratica del restauro, allora (ed ora) troppo spesso all'insegna della mutazione.

Nella odierna disputa tra restauratori e conservatori, si impone, inaspettata, la testimonianza di chi ha osato sbeffeggiare la Storia dei Manuali per ritrovare le storie scritte sulla materia segnata delle cose.

Vittorio Locatelli, architetto, si occupa prevalentemente di storia dell'architettura moderna e di storia e teoria del restauro. Collabora alla rivista Parametro ed all'attività didattica nel corso di Storia della critica e della letteratura architettonica alla Facoltà di architettura del Politecnico di Milano.