Approssimarsi alla povertà tra teorie, esperienze e buone prassi

Chiara Giustini, Alessandro Tolomelli

Approssimarsi alla povertà tra teorie, esperienze e buone prassi

Riflessioni di pedagogia sociale

Un approccio pedagogico al tema della povertà, che rimette al centro la persona povera, i percorsi esistenziali che hanno determinato la situazione di vulnerabilità sociale, i bisogni e i desideri dei soggetti, i limiti degli interventi di aiuto politico-sociali e soprattutto le risorse e gli spazi di libertà su cui è ancora possibile lavorare per costruire un percorso di emancipazione.

Edizione a stampa

29,00

Pagine: 272

ISBN: 9788856849769

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 249.1.3

Disponibilità: Discreta

La povertà è una dimensione sempre più studiata da diverse prospettive disciplinari. Spesso però l'approccio al tema "povertà" rischia di risolversi nella dimensione economica come paradigma assoluto e, nonostante le buone intenzioni, altrettanto spesso i tentativi di illuminare e definire il fenomeno rischiano di oscurare i soggetti in carne ed ossa che stanno dietro l'etichetta di "povero".
Lo sguardo pedagogico propone una prospettiva divergente: rimettendo al centro la persona povera, i percorsi esistenziali che hanno determinato la situazione di vulnerabilità sociale, i bisogni e i desideri dei soggetti, i limiti degli interventi di aiuto e soprattutto le risorse e gli spazi di libertà su cui è ancora possibile lavorare per costruire un percorso di emancipazione.
Inoltre, gli autori del testo si muovono dalla consapevolezza che l'approccio al tema della povertà non può limitarsi alla sola dimensione individuale, ma deve misurarsi anche con le responsabilità politico-sociali nella loro complessità, con le diseguaglianze che sono alla base di questa emergenza.
L'approccio pedagogico assume quindi una duplice direzione - ermeneutica e trasformativa - che favorisce la messa in dialogo di prospettive differenti in una logica interdisciplinare.
Dalle interviste raccolte in territori diversi (Italia, USA, Israele e Palestina) a persone uscite dalla povertà, insegnanti impegnati in contesti segnati dalla povertà ed educatori che lavorano in servizi per senza fissa dimora emerge il doppio ruolo dell'educazione come strumento di empowerment individuale (accompagnamento, allargamento del campo delle possibilità di scelta, educazione alla progettualità esistenziale) e sociale (mediazione sociale, educazione alla solidarietà, alla sobrietà e all'equità).
Il paradigma pedagogico può quindi contribuire alla definizione del tema "povertà" come categoria postmoderna che renda la comunità umana stessa consapevole della propria fragilità e capace di comprendere la necessità di valorizzare il proprio "capitale sociale" uscendo da una logica puramente assistenziale.

Chiara Giustini è dottore di ricerca in Pedagogia presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna. Si occupa di interculturalità, povertà, educazione alla solidarietà e partecipazione. Lavora come formatrice e come educatrice con minori e adulti in difficoltà.
Alessandro Tolomelli , ricercatore presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin", insegna Pedagogia generale e sociale alla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Si occupa, in particolare, di epistemologia della complessità, teatro dell'oppresso, lavoro di comunità, empowerment. Ha una lunga esperienza come formatore ed esperto dei processi sociali e formativi. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo La fragile utopia , PISA, 2008.



Chiara Giustini, Alessandro Tolomelli, Introduzione
Parte I. Povertà sfida educativa
Alessandro Tolomelli, Il paradigma della povertà tra Pedagogia e Politica
(Premessa; Attualità della povertà tra aspetti oggettivi e rappresentazioni; L'Italia povera; Uno spettro si aggira per l'Europa...; Oltre i "soggetti sociali" verso i "soggetti politici"; Oltre la paura verso l'empowerment)
Alessandro Tolomelli, Dire "Povertà"
(Definire la povertà; Se la matematica non è un opinione: i numeri ella povertà; Dietro i numeri, le parole della povertà; La povertà non è solo n problema economico)
Chiara Giustini, Educazione e povertà: esercizi di approssimazione
(La povertà è come un fiume; Noi e loro: l'alterizzazione del povero e la cultura della povertà; Povertà: patologia individuale o problema sociale?)
Parte II. Una pedagogia sociale attenta alle nuove e alle vecchie povertà
Chiara Giustini, Alfabetizzare è coscientizzare
(A scuola per combattere la povertà; L'istruzione come strumento di liberazione: riflettendo sull'attualità del pensiero di Freire e di don Milani; Demetrio: l'educazione degli adulti per uscire dalla povertà; A scuola di buone pratiche, per continuare a riflettere)
Chiara Giustini, La strada e i margini come luoghi educativi
(La strada: giochi di sguardi; Farsi marginale per incontrare il povero; Fare lavoro di strada; Il lavoro di strada con i poveri)
Chiara Giustini, La relazione come cura
(La Progettazione Esistenziale nei servizi rivolti ai senza dimora: il cambiamento possibile nel disagio adulto; La relazione come cura; Gli strumenti degli educatori; Questioni aperte)
Chiara Giustini , Ripartire dai poveri per rieducare la società
(Povertà come responsabilità sociale; Ripartire dai poveri...; ... per rieducare la società)
Chiara Giustini, Riflessioni conclusive: guardando indietro per andare avanti
Riferimenti bibliografici.

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