Traduzione e transfert nel XVIII secolo.

A cura di: Giulia Cantarutti, Stefano Ferrari

Traduzione e transfert nel XVIII secolo.

Tra Francia, Italia e Germania

Indagare il complesso gioco di decontestualizzazione e ricontestualizzazione che il tradurre comporta si configura come modalità privilegiata per identificare le differenze tra le culture. Essa attribuisce pari legittimità alla traduzione e al modello di partenza costituendo così l’alternativa più efficace e feconda al vecchio approccio comparatistico su base nazionale, dove l’argomentazione avveniva in termini di “influssi”.

Edizione a stampa

20,00

Pagine: 208

ISBN: 9788820467074

Edizione: 1a edizione 2013

Codice editore: 291.98

Disponibilità: Discreta

Pagine: 208

ISBN: 9788891702678

Edizione:1a edizione 2013

Codice editore: 291.98

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Informazioni sugli e-book

Il radicale cambiamento nel modo di considerare la traduzione è il portato forse più prezioso delle ricerche nell'ottica del transfert culturale. Inaugurato da Michel Espagne, che in Italia apre con il suo contributo metodologicamente innovativo il volume su Traduzioni e traduttori del Neoclassicismo (FrancoAngeli 2010), questo tipo di ricerche intende la traduzione come passaggio da un codice a un altro, come momento di reinterpretazione in un contesto diverso da quello di partenza, mettendo a fuoco una specificità di esiti, di implicazioni e di prospettive ignorata da chi si limitava a censurare "errori di comprensione" dei traduttori (M. Espagne, 2010).
Indagare il complesso gioco di decontestualizzazione e ricontestualizzazione che il tradurre comporta - come ha mostrato assai bene Peter Burke in Cultural Translation in Early Modern Europe - si configura così, in linea generale, come modalità privilegiata per identificare le differenze tra le culture. Essa attribuisce pari legittimità alla traduzione e al modello di partenza costituendo così l'alternativa più efficace e feconda al vecchio approccio comparatistico su base nazionale, dove l'argomentazione avveniva in termini di "influssi", segnatamente dell'"influsso" di una cultura dominante (nazionale) su un'altra.

Giulia Cantarutti insegna Letteratura tedesca e Storia della cultura tedesca all'Università di Bologna.
Stefano Ferrari è Vice Presidente dell'Accademia Roveratana degli Agiati.



Giulia Cantarutti, Stefano Ferrari, Introduzione
Parte I
Stefano Ferrari, François-Vincent Toussaint e il transfert tedesco-francese di Winckelmann
Parte II
Daniela Gallingani, I dibattiti attorno ai fluidi nel Settecento in Francia e in Europa
Lorenza Rega, Testo scientifico e traduzione nel XVIII secolo
Renato G. Mazzolini,
Quale lingua per la scienza? Traduzioni di testi scientifici di italiani e tedeschi nel secondo Settecento
Silvia Caianiello,
Intorno alle prime edizioni italiane di Buffon
Parte III
Gerda Haßler, La risposta di Johann David Michaelis al quesito dell'Accademia delle Scienze di Berlino e la sua traduzione francese
Gisela Schlüter, Giannoniana in Germania. Professione di fede e Abiura nelle edizioni tedesche settecentesche
Antonio Trampus,
La traduzione toscana del Droit des gens di Emer de Vattel (circa 1780): contesti politici, transferts culturali e scelte traduttive
Clorinda Donato, Il Nuovo mondo "für deutsche Leser" di Matthias Christian Sprengel: la traduzione tedesca del Saggio di Storia Americana (1780-1784) di Filippo Salvatore Gilij
Gli autori
Indice dei nomi.

Contributi: Silvia Caianiello, Clorinda Donato, Daniela Gallingani, Gerda HaBler, Renato G. Mazzolini, Lorenza Rega, Gisela Schlüter, Antonio Trampus

Collana: Critica letteraria e linguistica

Argomenti: Letteratura - Storia della cultura e del costume

Livello: Studi, ricerche

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