Il fascismo nella provincia operosa.

Angelo Bitti

Il fascismo nella provincia operosa.

Stato e società a Terni (1921-1940)

Il volume ripercorre gli anni del fascismo della neonata provincia di Terni, cercando di coniugare la storia politico-istituzionale con quella socio-economica. L’analisi delle vicende che portano alla nascita e all’affermazione del fascismo fa emergere come quest’ultimo abbia influito sui processi di formazione e consolidamento dei ceti dirigenti locali: è stato così possibile verificare quale sia stato il rapporto con le vecchie élites, ma anche la capacità di promuoverne di nuove o di fare coesistere entrambe.

Edizione a stampa

35,00

Pagine: 276

ISBN: 9788891751928

Edizione: 1a edizione 2018

Codice editore: 1792.240

Disponibilità: Limitata

Pagine: 276

ISBN: 9788891773876

Edizione:1a edizione 2018

Codice editore: 1792.240

Possibilità di stampa: No

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Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Con il regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927 il governo istituiva 17 nuove province, tra cui quella di Terni, espressione di quell'Umbria verde, terra d'arte, di misticismo, ma anche di operosità e modernità, considerata dalla pubblicistica fascista cuore della nuova Italia di Mussolini. Il volume ne ripercorre il ventennio nero cercando di coniugare storia politico-istituzionale e socio-economica, delineando un case study esemplare.
Emerge così il condizionamento esercitato dal regime sui processi di formazione e consolidamento dei ceti dirigenti locali: si delinea meglio il rapporto con le vecchie élites, ma anche la capacità di promuoverne di nuove o di fare coesistere entrambe. Lo studio del Pnf locale, contrassegnato, come molti altri fascismi provinciali, dal "beghismo" e da contrasti con altri poteri, ha poi rivelato lo sforzo profuso da quest'ultimo per inserirsi nelle diverse dinamiche territoriali, creare e controllare reti clientelari al fine di ottenere il consenso; nel contempo, ha permesso di accertare le difficoltà incontrate nella fascistizzazione del ceto operaio, ma anche nei rapporti con quei poteri che si dimostrano spesso refrattari alla sua influenza: la "Terni" polisettoriale di Arturo Bocciardo e la Chiesa. Ciononostante, il fascismo ternano appare in grado di esercitare un ruolo nel progetto di conquista della società locale, coerentemente con l'accelerazione nel processo di creazione dello Stato totalitario di cui negli anni Trenta è strumento il Pnf staraciano.

Angelo Bitti è dottore di ricerca presso l'Università degli studi della Tuscia. Docente di materie letterarie negli istituti d'istruzione superiore, collabora con l'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea. Si occupa di storia contemporanea, con particolare interesse alle tematiche riguardanti il fascismo, le due guerre mondiali e la Resistenza. Ha pubblicato, tra gli altri lavori, La guerra ai civili in Umbria (1943-1944). Per un Atlante delle stragi nazifasciste (Foligno 2007); Contro partigiani e civili: la repressione della Resistenza in Umbria, in Guerra e Resistenza sull'Appennino umbro-marchigiano. Problematiche e casi di studio (Foligno 2017). È inoltre uno dei ricercatori che hanno contribuito alla realizzazione dell'Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (www.straginazifasciste.it).

Renato Covino, Prefazione
Introduzione
Un percorso difficile: dall'affermazione fascista all'istituzione della Provincia di Terni (1921-1927)
(Tra proprietà terriera e grande industria: il fascismo nell'Umbria meridionale; Dal manganello al voto: il fascismo tra repressione e costruzione del consenso; Gestione del potere e conflitti: il fascismo alla ricerca di una difficile stabilizzazione; Lotta politica, interessi economici e guerre di campanile in una provincia del duce)
Il potere locale allo specchio: ceti dirigenti, istituzioni e politica negli anni del regime (1927-1940)
(Dall'amministrazione all'economia. Uomini e istituzioni; "La creazione più geniale del fascismo": i podestà. Un approccio quantitativo; Il governo in camicia nera: tra modernizzazione, resistenze e beghismo)
Il Pnf nella provincia operosa (1927-1940)
(La Federazione provinciale del Pnf negli anni del regime: organizzazione interna e fascistizzazione della società; Trovare "l'uomo": partito, Stato e poteri economici una coabitazione complicata; Madre o matrigna? Grande industria e fascismo nella "città dinamica"; Tra controllo, repressione e consenso: la società locale di fronte alla fascistizzazione)
Considerazioni conclusive. Alla ricerca di un "fascismo in profondità"
Sigle e abbreviazioni archivistiche
Fonti archivistiche
Bibliografia
Indice dei nomi.


Contributi: Renato Covino

Collana: Temi di storia

Argomenti: Storia politica e diplomatica

Livello: Studi, ricerche

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