Se mi togliete il gioco divento matto.

Ivo Colozzi, Carla Landuzzi, Daria Panebianco

Se mi togliete il gioco divento matto.

Una ricerca sul gioco d'azzardo a Bologna

La ricerca, svolta nel territorio bolognese, analizza il fenomeno del gioco d’azzardo con un approccio biomedico, riservando scarsa attenzione alla dimensione sociale del giocatore eccessivo. La riduzione della prospettiva sociologica limita l’identificazione dei fattori sociali che possono proteggere dai comportamenti di dipendenza, e fa sì che si tenda a porre il peso della responsabilità della dipendenza da gioco non sui produttori e gestori delle macchine che la creano, ma sui soggetti che vengono risucchiati dall’azzardo.

Edizione a stampa

19,00

Pagine: 142

ISBN: 9788891759627

Edizione: 1a edizione 2017

Codice editore: 1534.2.43

Disponibilità: Discreta

Pagine: 142

ISBN: 9788891763334

Edizione:1a edizione 2017

Codice editore: 1534.2.43

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

A fronte di un severo contenimento dei consumi e ad un crollo dei risparmi familiari, paradossalmente, cresce la spesa relativa al gioco d'azzardo. Se l'Italia detiene il primato in Europa per il quantitativo pro capite di macchine da gioco di ultima generazione, l'Emilia Romagna è tra le prime regioni italiane per fatturato e per spesa individuale finalizzata al gioco d'azzardo. Oltre ad un gioco d'azzardo quantitativamente pervasivo sono da segnalare le trasformazioni qualitative del "sistema gioco" che inducono con maggior forza situazioni di dipendenza.
La Fondazione IPSSER, per un approfondimento del tema, ha avviato una ricerca sul territorio bolognese, che ha visto la collaborazione di alcuni Ser.T, dei Giocatori Anonimi e dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto. Gli esiti della ricerca, confluiti nel presente volume, evidenziano che non solo si gioca di più, e con progressivi anticipi nella socializzazione al gioco d'azzardo, pure in età infantile, ma anche sottolineano il ruolo decisivo delle reti sociali e la dominanza dei fattori sociali come fortemente condizionanti la propensione all'azzardo. Il fenomeno del gioco d'azzardo viene analizzato, in linea di massima, con un approccio biomedico, tuttavia tale approccio riserva scarsa attenzione alla dimensione sociale del giocatore eccessivo, non considerando a sufficienza i condizionamenti sociali che subisce. La riduzione della prospettiva sociologica, sottolinea la ricerca, limita l'identificazione dei fattori sociali che possono promuovere la salute e il benessere e che possono proteggere dai comportamenti di dipendenza. Inoltre, fa sì che si tenda a porre il peso della responsabilità della dipendenza da gioco non sui produttori e gestori delle macchine che la creano, ma sui soggetti che vengono risucchiati dall'azzardo. La ricerca ha portato a intervistare decine e decine di persone con la vita stravolta da quel gioco che porta a gridare "Ho avuto la sfortuna di vincere, maledetta quella prima volta!", perché "è il gioco che ti viene a cercare e ti acchiappa senza tregua".

Ivo Colozzi è ordinario di Sociologia presso Università degli Studi di Bologna.

Carla Landuzzi sociologo, è vicedirettore scientifico della Fondazione IPSSER.

Daria Panebianco è assegnista di ricerca presso Università degli Studi di Padova.

Carla Landuzzi, Il gioco d'azzardo come fenomeno sociale
(Gioco d'azzardo: una logica pervasiva; Il gioco al di là di una dimensione progettuale; Gamification diffusa: cambiano gli scenari urbani e le modalità di gioco; Il Caso e l'Abilità e il loro controllo)
Ivo Colozzi, Il contributo della sociologia allo studio del gioco d'azzardo
(La costruzione del campo: temi e approcci; Un tentativo di sistematizzazione del ruolo della sociologia nell'analisi e trattamento del gioco problematico: il contributo di Bernhard; Una lettura in chiave di sociologia pubblica: il contributo di Volberg e Wray; Le ricerche empiriche che utilizzano la network analysis)
Carla Landuzzi, Essere catturati dal gioco: l'analisi dei questionari e delle interviste
(Gioco d'azzardo: crescita del fenomeno; Il gioco d'azzardo a Bologna: la nostra ricerca; I percorsi messi in gioco; Non più giocatori tipo; Le giocatrici; Giochi sempre più additivi in una società additiva; La seduzione del gioco; La promozione dei giochi d'azzardo e nessuna informazione sui costi e sui rischi; "Ci sei tu e la tua Slot")
Daria Panebianco, Reti di sostegno e gioco d'azzardo
(Premessa; Il ruolo delle relazioni sociali nel gioco d'azzardo; Dimensioni della rete sociale: procedure utilizzate e misure costruite; Risultati dell'indagine: le reti di sostegno di giocatori d'azzardo patologici; Conclusioni)
Riferimenti bibliografici generali.

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