Architettura come lingua.

Matteo Ieva

Architettura come lingua.

Processo e progetto

Questi scritti si propongono di trattare il tema dell’architettura-lingua – che si offre al mondo nella sua unicità costitutiva come manifestazione dell’agire collettivo e come “esperienza di verità” – e si interrogano sul problema del progetto nelle sue molteplici accezioni.

Edizione a stampa

36,50

Pagine: 292

ISBN: 9788891779397

Edizione: 1a edizione 2018

Codice editore: 1098.2.55

Disponibilità: Discreta

Pagine: 292

ISBN: 9788891783233

Edizione:1a edizione 2018

Codice editore: 1098.2.55

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 292

ISBN: 9788891784100

Edizione:1a edizione 2018

Codice editore: 1098.2.55

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

...la coscienza non è un fatto a sé stante ma una attribuzione della realtà. (...). L'uomo è possessore di una certa realtà, e questa realtà egli vuole realizzare, nel modo migliore, sia come essere vivente, sia come essere conoscente. Cioè, nella sua realtà egli è vincolato dal fatto di non essere un puro animale che vive entro i propri limiti senza altri problemi; egli invece ha una problematica che gli deriva dal fatto di essere più o meno consapevole della propria vita e, quindi, su questa sua vita interferisce con la coscienza. Saverio Muratori

Riconoscere l'architettura in modo analogo al sistema complesso di una lingua vuol dire collocarsi in un orizzonte di ricerca che prova a studiare l'esistente, la realtà, attraverso una "legge strutturale" (riconoscibile e condivisa) che interpreta, di ogni organismo antropico, la sua concreta esistenza valendosi della meccanica concettuale del "divenire" (lettura). In altre parole, significa coltivare l'interesse a capire il suo essere ente che vive in uno spazio definito e fissa/costruisce rapporti di necessità con il mondo a cui si relaziona, derivando la sua specifica essenza dall'insieme dei caratteri propri e immutabili che identificano la sua natura, apertamente determinata dal progressivo suo trasformarsi nel tempo.
Ciò comporta un'implicita condizione di ricerca - e di scoperta - di quanto può dirsi - e darsi - in forma comune a un'intera comunità civile, e quindi a una cultura architettonica omogenea che si esprime attraverso una propria "langue".
Questi scritti si propongono di trattare il tema dell'architettura-lingua, che si offre al mondo nella sua unicità costitutiva come manifestazione dell'agire collettivo e come "esperienza di verità", e si interrogano sul problema del progetto nelle sue molteplici accezioni. Condizione di esistenza comunitaria che sottintende un'ipotesi di trasformazione della realtà offerta come traguardo coscienziale e dispositivo etico-operativo basato su una visione de-assolutizzata dell'esperienza personale (parole), sicché l'idea cogito proposta non risulti unicamente espressione del mondo di conoscenze e "scelte" critiche del progettista ma si realizzi la condizione di "novità" - propria dell'infuturarsi - mediante la sintesi delle molteplici esperienze che rendono potente la facoltà dell'ab-strahere.

Matteo Ieva Architetto, laureato con lode presso l'Università di Roma "La Sapienza", è docente di Progettazione Architettonica e Urbana presso il Politecnico di Bari e segretario dell'ISUFitaly. Già allievo di Gianfranco Caniggia, ha collaborato alla didattica dei corsi di Giuseppe Strappa. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali e a concorsi di progettazione ricevendo significativi premi e riconoscimenti. Svolge da tempo attività di ricerca sui temi della morfologia e della fenomenica urbana, ambiti di interesse su cui si è concentrata anche l'attività progettuale, didattica e professionale.

Giuseppe Strappa, Presentazione. Intorno alle parole
Premessa
Parte I. Riflessioni generali sulle questioni di metodo
Il problema dell'individualismo soggettivo nell'infuturarsi della città europea. Sintesi dialettica tra aisthesis urbana e identità linguistico-architettonica
Caratteri dell'architettura premoderna e moderna ed esiti nell'età della globalizzazione
Il significato di progetto: una questione di interpretazione critica e di ottica valutativa
Il dubbio euristico nell'attività critica del progetto sottoposto al dominio della tecnica
Architettura come lingua: processo e progetto
Parte II. Il concetto di città e di morfologia urbana. Interpretazioni critiche
Città modello o città tipo? Questioni problematiche nella trasformazione dei sistemi urbani
La forma "a priori" delle nuove configurazioni urbane
L'infuturarsi della città tra continuità e discontinuità. Identità e trasformazione degli organismi urbani e dei tessuti nei mutati orizzonti del XXI secolo
Il concetto di "divenire strutturale" nel progetto di tessuto
Etica ed estetica nel divenire trasformativo della città storica
Ri-generare/re-novàre il tessuto consolidato. Riflessioni sul tema della rigenerazione urbana
Parte III. Esempi di letture di tessuti urbani
L'analisi urbana come storia operante. Ipotesi ricostruttiva delle fasi di formazione e trasformazione di Locorotondo e lettura dei caratteri tipici degli edifici e dei tessuti urbani
Strategie di recupero del centro antico. La città murata di Trani
La conquista dell'organicità nei tessuti seriali-lineari otto-novecenteschi di Liegi
Criticità e contraddizioni nel processo di trasformazione del Grand Harbour di La Valletta (Malta)
Bibliografia generale
Indice dei nomi.

Contributi: Giuseppe Strappa

Collana: Nuova Serie di Architettura

Argomenti: Progettazione architettonica e urbana

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche