Fantastiche montagne

A cura di: Laura Bonato, Lia Zola

Fantastiche montagne

Esseri e luoghi dell'immaginario nelle terre alte

Spaziando dall’uomo selvatico allo yeti, dagli animali mitici agli esseri della paura, il volume intende indagare quali sviluppi e quali esiti possono avere nella contemporaneità le produzioni del fantastico in ambienti montani.

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 176

ISBN: 9788891780584

Edizione: 1a edizione 2019

Codice editore: 1595.1

Disponibilità: Discreta

Della montagna esistono una pluralità di immagini e rappresentazioni elaborate nel corso dei secoli e via via costruite sull'opinione comune e sugli stereotipi vigenti in un preciso momento storico, risultato dell'elaborazione di un continuum di sguardi "cittadini": locus horribilis da cui era meglio fuggire; siti incontaminati in cui ritrovare tradizioni genuine; territori marginali e isolati. Poco si è parlato della montagna come di luogo di produzione dell'immaginario e quando è stato fatto, è spesso stato affrontato come un ulteriore aspetto bizzarro ed esotico legato ai contesti delle terre alte.
Il volume si propone di offrire un punto di vista interdisciplinare sul fantastico e sull'immaginario, categoria qui impiegata per definire la produzione fantastica e simbolica quale appare nei diversi sistemi culturali: con questo termine si comprende più in particolare il corpus delle credenze e della narrativa popolare riferito a luoghi ed esseri fantastici e soprannaturali.
Spaziando dall'uomo selvatico allo yeti, dagli animali mitici agli esseri della paura, si intende indagare quali sviluppi e quali esiti possono avere nella contemporaneità le produzioni del fantastico in ambienti montani. In molti casi, infatti, si assiste sia a una ri-creazione sia a una sorta di riposizionamento dell'immaginario in un nuovo modo di interpretare il suo significato e la sua funzione, per cui saranno individuate continuità, discontinuità, recuperi, frammentazioni.

Laura Bonato
è professore associato di Antropologia culturale presso l'Università di Torino, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Antropologia e beni culturali nelle Alpi. Studiare, valorizzare, restituire (cura, 2013); Vita da strega. Masca, faja, framasun (2015); Fuori rotta: nuove pratiche del viaggiare (cura, 2016); Antropologia della festa. Vecchie logiche per nuove performance (2017).

Lia Zola
è ricercatore di Antropologia culturale presso l'Università di Torino, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne. Tra le sue ultime pubblicazioni: Ambientare. Idee, saperi, pratiche (cura, 2017); The making and unmaking of sacred places. The case of the Sakha Republic (2017); Healing, Local Knowledge and Enviromental Change in the Sakha Republic (2018).

Laura Bonato, Lia Zola, Premessa
Veronica Orazi, La montagna magica del Canigó, mito fondazionale della nazione catalana
Laura Bonato,
L'Uomo Selvatico, labile confine tra ferinità e umanità
Roberto Merlo,
Sulle vette dell'immaginazione. I Carpazi nel romanticismo romeno tra folklore e invenzione letteraria
Lia Zola,
"Il volto del lupo è benedetto, chiederò al lupo". Rappresentazioni lupesche tra i popoli di lingua turca dal Caucaso alla Siberia orientale
Stefano Beggiora,
Himalaya fantastico: uno studio di folklore nativo sul tetto del mondo
Paola Della Valle,
I racconti delle montagne neozelandesi. Miti, leggende e trasposizioni letterarie dei maori
Alberto Borghini,
Francesca de Carlo, Effetti dell'immaginario nelle montagne piemontesi e valdostane
Gli autori.

Contributi: Stefano Beggiora, Alberto Borghini, Francesca de Carlo, Paola Della Valle, Roberto Merlo, Veronica Orazi

Collana: S.t.r.a.d.e. - Spiritualità e tradizioni religiose: approcci, discipline, etnografie

Argomenti: Antropologia

Livello: Textbook, strumenti didattici

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