Il nuovo laboratorio della natura.

Paola Giacomoni

Il nuovo laboratorio della natura.

La montagna e l'immagine del mondo dal Rinascimento al Romanticismo

Una versione completamente rinnovata, arricchita e aggiornata de Il laboratorio della natura. Paesaggio montano e sublime naturale in età moderna (2001). Il testo studia l’evoluzione dell’immagine della montagna, da luogo orrido e pericolosa barriera per l’azione dell’uomo a luogo cruciale, laboratorio della natura, in grado di raccontare la lunga e complessa storia della terra, come venne vista dal tardo Rinascimento. Fino a divenire, con i Romantici, materna e minacciosa, luogo in cui noi contemporanei, frenetici e ansiosi di pace, possiamo riconoscerci.

Edizione a stampa

30,00

Pagine: 242

ISBN: 9788891787828

Edizione: 1a edizione 2019

Codice editore: 123.4

Disponibilità: Buona

Pagine: 242

ISBN: 9788891796394

Edizione:1a edizione 2019

Codice editore: 123.4

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

La bellezza della montagna è un'invenzione recente. Il suo valore scientifico è Paola Giacomoni stato considerato a lungo pari a zero. Per molti secoli i monti sono apparsi come "disuguaglianze", luoghi orridi e pericolose barriere all'azione dell'uomo. Solo quando, a partire dal tardo Rinascimento, gli scienziati comprendono l'importanza di uscire dalle biblioteche e leggere il "libro del mondo", si forma un nuovo interesse, che avverte la montagna come luogo cruciale: una sorta di laboratorio della natura in grado di raccontare la lunga e complessa storia della terra. Contemporaneamente alcuni intellettuali cittadini trovano eccitante il paesaggio selvaggio e il fascino inquieto della montagna, parlano di un "piacevole orrore" e inaugurano un gusto e uno stile nuovi. Saltano così le regole dell'estetica classica e la "bellezza col brivido" trova una nuova definizione in un termine antico: il sublime. Per i Romantici nasce la necessità di un nuovo linguaggio, frammentato e sfrangiato come il loro instabile cuore. La montagna, luogo cruciale per comprendere l'organizzazione del nostro pianeta, ci parla di una nuova e difficile bellezza, di una natura materna e minacciosa in cui noi contemporanei, frenetici e ansiosi di pace, possiamo riconoscerci. Una montagna moderna, spiazzante e accogliente, antica e all'avanguardia. Questo libro è una versione completamente rinnovata, arricchita e aggiornata di Il laboratorio della natura, del 2001.

Paola Giacomoni è professore ordinario di Storia della filosofia presso l'Università di Trento. È autrice di numerosi saggi internazionali e di monografie tra cui Le forme e il vivente. Morfologia e filosofia della natura in J.W. Goethe, Napoli, 1993, Il laboratorio della natura. Paesaggio montano e sublime naturale in età moderna, Milano, 2001, Ardore. Quattro prospettive sull'ira da Achille agli Indignados, Roma, 2014. È stata responsabile della parte scientifica della grande mostra sulla montagna al Mart di Rovereto, Montagna. Arte, scienza, mito. Da Dürer a Warhol, a cura di G. Belli, P. Giacomoni, A. Ottani Cavina, 2003, e della mostra La terra trema. Catastrofi, terremoti, tsunami nelle stampe della collezione Kozak, Rovereto, 2005.

Introduzione
(Prologo sulla terra: una montanara riluttante; La montagna racconta la storia del mondo)
La rottura di un cosmo
(Stromboli; Prima di tutto: il gran corpo della madre terra; Le Alpi: un mucchio di spazzatura. Thomas Burnet; Una nuova estetica: il "piacevole orrore" di John Dennis; L'immaginazione ama la natura irregolare. Joseph Addison; Quanto piace il selvaggio. Anthony Shaftesbury; Il sublime: un'esperienza estrema. Edmund Burke)
La natura tra ordine e disordine
(Nelle viscere; Il disordine è solo apparente: Gottfried W. Leibniz; Un Diluvio "materno". Antonio Vallisneri e altri scienziati italiani; Finalmente il tempo della natura si allunga: Georges Buffon; La Svizzera come concetto sintetico dell'Europa. Johann Jacob Scheuchzer; Da fuori città: un nuovo paesaggio, un nuovo ethos. Albrecht von Haller; Amare la natura, sempre: il paesaggio dell'anima. Jean-Jacques Rousseau)
L'esperienza e il sistema
(Il Monviso; Il laboratorio della natura. Horace-Bénédict de Saussure sul Monte Bianco; Poco charme in Svizzera. Alessandro Volta e altri scienziati; Geografia ed estetica secondo Immanuel Kant; Il mondo delle rocce: una passione di Johann Wolfgang Goethe; Un Rousseau da ghiacciaio. Christoph Meiners e Wilhelm von Humboldt in Svizzera)
Anticipare l'ecologia. Le montagne del cosmo Pietre
(I Romantici: innamorarsi della Svizzera; Lontano dai romantici: Georg W.F. Hegel; Le montagne del mondo: Alexander von Humboldt)
Bibliografia
Indice dei nomi.

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