La coda di Minosse, nella raffigurazione poetica della Divina Commedia, rappresenta la decisione del giudice infernale, una decisione che varia secondo la deliberazione del giudice, assunta sulla base delle informazioni di cui egli dispone.
Non è comunque facile comprendere le ragioni secondo cui la decisione viene presa. È la razionalità il fattore principale della nostra scelta oppure molti fattori diversi concorrono a determinare la ragione delle scelte? Si sa che il primo fattore che ci aiuta a superare l'indecisione è un'informazione adeguata, ma non tutti utilizzano nello stesso modo le informazioni disponibili. Vi è chi è più guidato dal contesto e chi più rivendica a sé il criterio di scelta.
La vita quotidiana è intessuta di decisioni non solo a livello dei rapporti professionali ma anche nella dimensione privata. Vivere quindi significa decidere tra alternative che riguardano noi stessi, i nostri cari, i nostri colleghi e tutti coloro che a noi si riferiscono. Le scelte privilegiano volta a volta un criterio personale o collettivo, aderente alle richieste del contesto o in opposizione allo stesso. Psicologi e psicopatologi studiano la decisione l'indecisione nei suoi processi di base, ma molte altre scienze ne esplorano le regolarità nei diversi contesti applicativi. Per questo il volume si offre all'attenzione sia degli studiosi della mente sia agli studiosi delle altre discipline umane e sociali.
Il volume contiene i contributi di M. Cesa-Bianchi, C. Beretta, G. De Leo, S. Di Nuovo, C. Galimberti, S. Gheno, C. Mazzoleni, G. Moretti, P. Pirrello, A. Quadrio, E. Rigotti.
Maria Elena Magrin è dottore di ricerca in psicologia sociale. Collabora con il Dipartimento di Psicologia dell'Università Cattolica di Milano nel cui ambito svolge attività di ricerca nel campo del decision-making. È autrice di numerosi contributi sperimentali in diversi ambiti della psicologia sociale di matrice cognitivista.