Il bambino e la sessualità

Veronique Jagstaidt

Il bambino e la sessualità

L'educazione sessuale in famiglia

Edizione a stampa

29,50

Pagine: 192

ISBN: 9788820425616

Edizione: 2a edizione 1988

Codice editore: 1241.1

Disponibilità: Buona

« "Dimmi, signora, non è davvero così che si fa un bambino?" Jacques (4 anni e mezzo) mi fissa intensamente, con uno sguardo ansioso che rivela il suo smarrimento ...

Eppure, il padre di Jacques si è dato molto da fare per la sua educazione sessuale predisponendo minuziosamente la documentazione che giudicava adeguata: fotografie, tavole anatomiche, disegni eccetera. Ma era troppo per le capacità dì comprensione di Jacques. Facendo riferimento, come tutti i bimbi di quella età, alle sue funzioni, interpreta le spiegazioni del padre sul concepimento come una fecondazione per mezzo dell'urina, cosa che trova particolarmente sconvolgente.

Sfortunatamente, Jacques non riceverà da parte mia alcuna risposta. Ammessa nella sua scuola per una ricerca universitaria, sono autorizzata a raccogliere le diverse opinioni dei bambini, ma non a correggerle. Quanto il bambino può comprendere e assimilare della sessualità è in rapporto con la sua maturità affettiva e anche con lo sviluppo di una intelligenza che procede secondo tappe precise.

A ciascuna età corrispondono teorie originali e possibilità di assimilazione che riflettono la costituzione psicoaffettiva del bambino.

In che modo, dunque, adattare il nostro discorso di adulti al pensiero infantile?

Questo libro è dedicato a Jacques, Nathalie, Eddy e agli altri...... che, sovrainformati o sottoinformati, mi hanno fatto partecipe della loro angoscia di fronte alla vita sessuale. Che possano perdonare

il mio silenzio.

Il mio lavoro si indirizza anche ai loro genitori che spesso, in assoluta buona fede, hanno creduto di dire e fare per il meglio » - (Veronique Jagstaidt)

Veronique Jagstaidt, psicologa, ha dedicato sei anni di ricerca alle rappresentazioni sessuali infantili, al fine di stabilire le basi teoriche di una educazione sessuale più adatta ai bambini.

Parallelamente al suo lavoro di ricerca, l'Autrice gestisce a Ginevra uno studio specializzato nell'educazione sessuale dei bambini.

Premessa
1. Teorie sessuali e sviluppo
1. Sviluppo effettivo e sviluppo cognitivo
2. Le teorie sessuali infantili, riflesso dell'affettività del bambino
3. Jean Piaget
4. L'interpretazione di Freud e di Piaget di uno stesso
fenomeno: la resistenza dei bambini alla educazione
sessuale
5. Studio sistematico delle teorie sessuali infantili
2. Apprendimento delle teorie sessuali infantili. Tecnica dei colloqui
1. Scelta del materiale
1.1 Adattamento del racconto alla affettività del bambino
1.2 Adattamento del racconto al pensiero pre-Iogico
1.3 Adattamento del disegno (racconto grafico) al pensiero infantile
2. Descrizione dell'esperimento
2.1 Tecnica del colloquio
2.2 Popolazione
3. Descrizione del materiale
3.1 Biancaneve (tavola di prova)
3.2 I cagnolini (verifica)
3.3 L'uovo (tavola a contenuto specifico)
3.4 La favola (tavola neutra)
3.5 Elfi (tavola neutra)
3.6 La cicogna (tavola a contenuto specifico)
3.7 Il tappeto volante (tavola neutra)
3.8 Il nonno (tavola a contenuto specifico)
3.9 La nonna (tavola a contenuto specifico)
3.10 Cenerentola, la zucca (tavola neutra)
3.11 Cenerentola, il ballo (tavola neutra)
3.12 Il cavolo (tavola a contenuto specifico)
3.13 La fata (tavola a contenuto specifico)
3.14 Il cesto (tavola a contenuto specifico)
3.15 Ciuffettino (tavola a contenuto specifico)
3.16 Il matrimonio (tavola a contenuto specifico)
4. Problemi incontrati durante i colloqui
4.1 Difficoltà dovute al colloquio clinico
4.2 Influenza del pensiero adulto
4.3 Problemi specifici della nostra ricerca
3. Interpretazioni psicoanalitiche delle teorie sessuali infantili
1. Fondamento delle teorie sessuali infantili: le fasi psicosessuali
1.1 Le tendenze cannibalesche (la fase orale)
1.2 Erotismo e sadismo anale (la fase anale)
1.3 Il primato del pene (la fase fallica)
1.4 La castrazione e le sue conseguenze. L'Edipo
2. Saggio di interpretazione genetica delle teorie sessuali secondo Freud
2.1 La pulsione di sapere
2.2 Le credenze infantili (sino a cinque anni)
2.3 Le ipotesi della pre-adolescenza (a partire dai dieci anni)
2.4 Le credenze delle bambine
2.5 Autocritica di Freud
3. La sessualità infantile e le teorie sessuali secondo Mélanie Klein
3.1 Interpretazione kleiniana della pulsione di sapere
3.2 I fantasmi, elementi precursori: dal seno alla madre
3.3 I fantasmi sessuali
3.4 Esempio di interpretazione kleiniana: le teorie sessuali del piccolo Fritz
4. Le teorie sessuali infantili spiegate da Rank e Ferenczi
4.1 Rank: il trauma della nascita
4.2 Ferenczi: il desiderio di tornare nel corpo della madre
5. Teorie sessuali, miti e inconscio collettivo: Jung
6. Critiche generali
6.1 Necessità di una interpretazione in funzione dell'intelligenza
4. Le teorie sessuali pre-Iogiche
1. Primo stadio: preesistenza (4 anni)
1.1 La fecondazione consiste nel far passare un bambino in miniatura da un luogo ad un altro
1.2 Nascere significa uscire dalla pancia come si esce da una stanza
1.3 Ostacoli cognitivi ed affettivi all'assimilazione della nascita e della fecondazione
1.4 Il ventre della madre
1.5 Per proiezione egocentrica primaria (4 anni), il feto si nutre come il bambino, con coltello e forchetta
1.6 Per identificazione, il bambino disegna se stesso, feto sosia della madre
1.7 Per assenza del rapporto di inclusione, il feto è esterno alla madre
1.8 « I gattini nascono dalla bocca »
2. Secondo stadio: artificialismo mitologico (5 e 6 anni). Miti d'origine primari
2.1 La fecondazione è dovuta all'ingestione di cibo (o del seme)
2.2 La nascita è spesso collegata alla emissione di latte
2.3 Per proiezione del neonato sul feto: biberon e piccoli seni interni
3. Miti di origine diversificati
3.1 La fecondazione magica
3.2 Ingegnosità del padre (agente trasmettitore del seme)
3.3 La « fabbricazione » dei bambini
3.4 Esempio di fantasmatizzazione particolare della nascita: il caso di Eddy (ovvero la scena primitiva osservata)
3.5 Il bebé escrementizio
3.6 Nutrizione autonoma, a pioggia; nutrizione dipendente dalla madre. cibo « aspirato attraverso il tubo »
5. Le teorie sessuali « intelligenti »
1. Terzo stadio: artificialismo tecnico (7 e 8 anni)
1.1 La fecondazione consiste in, uno scambio « di qualche cosa »
1.2 Tecnica umana e vita fetale
2. Miti di fabbricazione che implicano il ruolo del padre
2.1 Esempio di fecondazione orale
2.2 Residui della teoria cloacale
2.3 Nascita e identificazioni femminili (esclusivamente materne)
2.4 Il feto nel suo ambiente acquatico. Inizio delle rappresentazioni autonome del bebé
2.5 L'inibizione dell'età di 8 anni: rimozione affettiva e rimozione cognitiva
2.6 Sesso della madre e caratteri sessuali secondarie, sesso del bebé
3. Quarto stadio: mito naturale, artificialismo immanente
(9, 10, 11 anni)
3.1 Il mito del seme: « la madre ricettacolo »
3.2. Le spiegazioni pseudo-scientifiche
3.3 La nascita « naturale »
3.4 Ritorno ad una alimentazione « naturale » del feto: il latte
3.5 « Siamo mammiferi »
3.6 Discordanza fra espressione grafica e espressione verbale
4. Il bambino di 11 anni
4.1 Le regressioni del bambino di 11 anni
4.2 Mestruazioni e fusionismo
4.3 Disinteresse e disgusto suscitati dal feto
4.4 Le identificazioni materne, desiderio dei maschietti di avere bambini
5. La differenza fra i sessi
5.1 Differenza anatomica o differenza di genere?
5.2 « Sesso » e stereotipi, l'unione fra i sessi: il matrimonio
6. Gli apporti di una teoria dell'intelligenza
1. Preesistenza e desessualizzazione
2. Fecondazione orale e desessualizzazione
3. Lo sfasamento delle fasi, o sfasamento in verticale
4. I complementi di una interpretazione ispirata ad una teoria dell'intelligenza
5. Apprendimento incentrato sul conscio e incontro con l'inconscio
6. Applicazione pratica: l'educazione sessuale
Bibliografia


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