Etica e progettazione

A cura di: Nicola Alberto De Carlo, Giuliano Giorio

Etica e progettazione

Realtà giovanile e programmazione in una comunità urbana intermedia

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 192

ISBN: 9788820451486

Edizione: 1a edizione 1986

Codice editore: 1520.106

Disponibilità: Fuori catalogo

Spesso si discute sul contributo che le scienze sociali possono dare alla collettività organizzata in enti privati e pubblici - quali associazioni, imprese, organismi professionali e scolastici, comuni, province, regioni - e nelle varie articolazioni della struttura dello stato. E non è raro un certo scetticismo. Talora si chiede il parere del sociologo, dello psicologo, dell'urbanista, più per prassi - per una sorta di dovere nei confronti dei riti (e dei miti) della società moderna - che per scelta decisa. Non sempre, infatti, si riconosce un'effettiva autorità al giudizio di questi specialisti.

I motivi vanno imputati a due ordini di fattori.

Da una parte è diffusa negli operatori una certa presunzione di autosufficienza, che si esprime nel ritenere le proprie opinioni nel campo dell'educazione, della scuola, dell'amministrazione, della politica, degli affari, più valide di quelle di un conoscitore, "generico" dei problemi. Dall'altra, i cultori di scienze sociali hanno sovente coltivato un'immagine di "onnipotenza" delle loro discipline.

Occorre operare una conciliazione fra queste posizioni, assumendo due punti fermi:

1) chi svolge funzioni di pubblica rilevanza, pur restando pienamente titolare delle sue responsabilità, non può che avvantaggiarsi dei pareri di persone che abbiano competenze diverse rispetto alle sue (spesso meno approfondite sui problemi concreti ma di ordine più ampio) e quindi potenzialmente complementari ad esse;

2) i cultori di scienze sociali devono essere ben consci delle possibilità e dei limiti del loro ruolo, che essenzialmente si fonda sulla validità oggettiva e pubblicamente condivisibile di ciò che asseriscono. E' soprattutto sul piano scientifico che si gioca la "credibilità" dei contributi. Le argomentazioni vanno sostenute con puntuali riferimenti al loro fondamento empirico/sperimentale e con il costante richiamo alle esperienze realizzate da altri in circostanze analoghe o affini.

presentazione, di Vittorio Zanini
Introduzione, di Nicola Alberto De Carlo e Giuliano Giorio
1. Collocazione della ricerca nel quadro della problematica giovanile nella società italiana contemporanea e nella operatività della comunità locale, di Giuliano Giorio
1,1. Persona umana e assetto del sociale: dal « mito giovanilistico » ad un necessario processo di « liberazione di risorse »
1.2. Condizione giovanile e aspetti della crisi nella società
contemporanea: indagini conoscitive di Maggior rilievo
1.3. Il possibile ruolo della comunità locale per un riassetto del sociale secondo decisioni autenticamente « umane »
1.4. La percezione della problematica giovanile nel contesto sociale urbano di Treviso: le intenzioni indicative dell'Amministrazione comunale
2. Articolazioni e fasi dello studio. Il riscontro a livello della comunità interessata, di Giuliano Giorio e Renzo Populin
2.1. Area geografica considerata
2.2. Tipologia dell'universo coinvolto: realtà e possibili proiezioni a breve/medio termine
2.3. Fasi dell'indagine. indicazioni generali
3. Metodologia della ricerca: alcune considerazioni; valutazione degli strumenti e delle procedure d'indagine, di Nicola Alberto De Carlo
3.1. Colloqui, Questionari, quantificazione
3.2. Finalità della ricerca
3.3. I questionari
3.4. Alcune considerazioni di sintesi sugli strumenti e sulle procedure dell'indagine
4. Valori attuali e prospettive delineate: le risultanze dell'indagine, di Giuliano Giorio
4.1. La tipologia del campione utilizzato
4.2. L'aggregazione familiare
4.3. L'inserimento scolastico
4.4. Realtà e prospettive occupazionali
4.5. Modalità di utilizzo del tempo libero
4.6. La socializzazione secondaria istituzionalizzata
4.7. Il ruolo della sessualità
4.8. Religiosità e consapevolezza del « trascendente »
4.9. Problematica socio-culturale dell'handicap
5. Aspetti pedagogici e proposte generali correlate. Prospettive psico-pedagogiche di una ricerca, di Ermenegildo Guidolin
5.1. L'età in questione (14-16 anni): dalla preadolescenza all'adolescenza
5.2. profilo psicologico dell'adolescente in rapporto al possibile intervento educativo
5.3. Adolescenza e senso di responsabilità
5.4. Identità e tempo
5.5. Famiglia - Scuola - Lavoro
5.6. L'ente locale di fronte alla realtà degli adolescenti: cultura, tempo libero, sport, partecipazione
5.7. Conclusione
6. Risposte presenti nell'ambito della comunità cittadina ed indicazioni propositive al riguardo, di Giuliano Giorio
6. 1. Nota introduttiva
6.2. Distribuzione e obiettivi dei servizi e strutture disponibili
6.2.1. Aggregazioni familiari e dinamico della sessualità
6.2.2. L'inserimento scolastico
6.2.3. Realtà e prospettive occupazionali
6.2.4. Modalità di utilizzo del tempo libero
6.2.5. L'aggregazione associativa organizzata
6.2.6. Strutture religiose di riferimento
6.3. Criteri emergenti per possibili ipotesi operative
6.3.1. Area occupazionale
6.3.2. Area del tempo libero
6.3.3. Area dell'impegno civile
Indice dei nomi


Contributi: E. Guidolin, R. Populin, V. Zanini

Collana: Sociologia

Argomenti: Infanzia, adolescenza

Livello: Studi, ricerche

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