La nobiltà del lavoro.

Stefano Levati

La nobiltà del lavoro.

Negozianti e banchieri a Milano tra Ancien Regime e Restaurazione

Edizione a stampa

34,50

Pagine: 320

ISBN: 9788846403766

Edizione: 1a edizione 1997

Codice editore: 1573.216

Disponibilità: Fuori catalogo

Prendendo le mosse dalle insoddisfacenti interpretazioni sulle modalità di sviluppo socio-economico della Lombardia tra sette e ottocento e dal più recente interesse della storiografia per le "borghesie", l'autore analizza il mondo degli affari e del commercio milanese a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, un mondo i cui protagonisti sono rimasti troppo a lungo e ingiustamente nascosti dal cono d'ombra proiettato dalle ben più note figure del passato cittadino: il patrizio sei-settecentesco e l'industriale tardo ottocentesco.

Sulla base di una vasta e inedita documentazione d'archivio, il volume ricostruisce il profilo professionale e il comportamento sociale dei negozianti ambrosiani. Attraverso l'esame delle loro origini sociali, delle scelte matrimoniali, delle modalità di trasmissione dell'attività commerciale, così come del reddito e dello status, delle forme d'investimento, della presenza a teatro e negli organi di rappresentanza della categoria e della città, l'autore riporta alla luce un numeroso ed agguerrito gruppo di negozianti che prendono progressivamente coscienza della propria identità e importanza, insediandosi stabilmente ai vertici della società milanese.

Stefano Levati, dottore di ricerca in storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha pubblicato diversi saggi di storia sociale ed economica sulla Lombardia dei secoli XVIII e XIX. Attualmente è redattore della rivista di studi storici Società e storia e lavora all'Università di Verona.

I negozianti: definizione e quantificazione - Attività commerciale e prestigio sociale nella Milano d'antico regime
(La situazione tra seicento e settecento; "L'autorità di un diploma non vince la pubblica opinione")
Il ritratto del negoziante milanese
(La provenienza geografica; I comparti commerciali e la tutela degli interessi di categoria; I livelli di ricchezza)
Le "ditte" e le loro attività
(Le società di commercio: forme giuridiche, apporti e modalità di raccolta del capitale; L'organizzazione del "negozio" e i compiti degli associati; Commerci, traffici e speculazioni; Il commercio di seta e banca; I negozianti-banchieri milanesi e la banca di sconto; Profili e remunerazione del capitale)
Terra e negozio
(L'accesso alla terra; Le ragioni degli acquisti: condizioni di mercato, valore simbolico, speculazioni, acquisti, forzosi, appalti; La gestione della terra: continuità o innovazione ?; Dal negozio alla terra... e ritorno: i Bignami e i Torriani; Un "nobile negoziante" e la crisi economica: don Ernesto Tanzi; La terra: da valore alternativo a investimento complementare)
Negozio e industria: un tema ancora da esplorare
(l termini del problema; II contributo dei negozianti milanesi allo sviluppo industriale; Una presenza ingombrante)
Affermazione economica e affermazione sociale
(Gli anni napoleonici e la Restaurazione; Banca, negozio e nobiltà: i Balabio e il nuovo concetto di "negoziante"; I Kramer: l'etica del lavoro alla radice di una nuova idea di nobiltà; I Franchetti: nobili amministratori dell"'Impresa di diligenze"; Gli anni trenta e quaranta: i primi sintomi di mutamento; L'epilogo post-quarantottesco: riconoscimenti sociali e prospettive costituzionali; Bilancio di un cambiamento)
Amalgama sociale e identità di gruppo
(Le strategie matrimoniali; Le genealogie: Besana, Ciani, Frapolli, Prinetti; Le strategie e le scelte professionali; La "ditta" quale strumento di identità familiare; Le dinastie commerciali: Uboldi, Carli, Negri).


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