La storia sociale e politica è animata da un perpetuo dinamismo che obbliga i diplomatici ad una continua opera di adeguamento, talvolta ad una vera e propria rincorsa. Essi sono più idonei a farlo di qualsiasi altro, perché in continuo contatto con le centrali politiche e con i gruppi di pressione dei paesi che li ospitano. Di qui l'importanza delle loro testimonianze, che consistono in un'argomentazione ragionata da parte di chi è un osservatore qualificato, a conoscenza del quadro storico politico, di cui fa parte.

Le testimonianze che qui raccogliamo e che riguardano, tra l'altro, l'incidente dell'«Andrea Doria», il problema tedesco, il Tibet, la Jugoslavia, l'Algeria, la Danimarca, il Medio Oriente, nonché le personalità del Negus, di Sadat, di Assad, di Peron, sono esemplari come documento diplomatico, indispensabili come fonte per lo studioso.

Un trattatista del '600, Gasparo Bragaccia, ha paragonato gli ambasciatori a delle «api ingegnose» che colgono tra i fiori solo le parti migliori e durature. quanto si propone anche questo libro, portando a conoscenza dei lettori aspetti storicamente validi delle relazioni internazionali.