Secondo Rapporto sugli anziani in Italia 2000-2001

Fondazione Leonardo

Secondo Rapporto sugli anziani in Italia 2000-2001

Edizione a stampa

22,50

Pagine: 192

ISBN: 9788846428615

Edizione: 1a edizione 2001

Codice editore: 2000.953

Disponibilità: Fuori catalogo

L'esame delle principali trasformazioni demografiche nel nostro paese mette ancora una volta in luce la peculiarità del caso italiano, che rappresenta una sorta di "avanguardia demografica" in relazione alla più elevata velocità di invecchiamento della popolazione. In Italia, come in tutti i paesi industrializzati, la probabilità di diventare anziani, e soprattutto quella di diventare "grandi anziani" è consistente e sembra essere di gran lunga superiore per le donne rispetto agli uomini. La femminilizzazione della vecchiaia è oggi un fenomeno sociale diffuso e consolidato.

Alla luce di tali riscontri, ci si domanda se esista un modo diverso per uomini e donne di affrontare il processo di invecchiamento, gli aspetti, i significati e i problemi ad esso connessi o se, invece, come molte ricerche sembrano suggerire, il raggiungimento della terza e quarta età non comporti una certa omogeneità di comportamenti da parte degli anziani, che spesso sono considerati infatti come un soggetto neutro, senza caratteristiche peculiari relative all'appartenenza sessuale.

A partire da un approccio "globale" della condizione anziana, il Rapporto focalizza l'attenzione sulle molteplici e talora contrastanti connotazioni attribuibili al concetto di anzianità. Nella mentalità comune, la condizione dell'anziano è connotata, tanto dall'anziano stesso quanto dagli altri, innanzitutto sulla base di ciò che la donna e l'uomo anziani "non possono più fare o essere". I molti, e non eccezionali, casi che dimostrano il contrario non sembrano essere sufficienti per scalfire questo atteggiamento di fondo.

Ricorrendo alle risorse dell'etnografia più classica, il Rapporto propone una rappresentazione alternativa, quella di una "buona anzianità", che pone l'accento sulle ricchezze e sulle potenzialità di questa fase della vita. L'analisi dell'esperienza del fenomeno associativo in età anziana si inserisce in questo quadro di riferimento mettendo in luce la reale e concreta opportunità per l'anziano di sviluppare ruoli significativi anche nei confronti dei soggetti con cui si inter-agisce in questi ambiti.

La Fondazione Leonardo ha lo scopo di promuovere il diffondersi di una cultura che, favorendo l'incontro solidale tra le generazioni, valorizzi l'età anziana come ricchezza della persona e come risorsa per la comunità. Sulla base di questa opzione di fondo, il Rapporto - che è alla sua seconda edizione -, nel quale vengono esposti i risultati dell'osservatorio permanente costituito da questa Fondazione, si propone di dar conto dei principali aspetti della condizione anziana, attraverso una serie di approfondimenti tematici riferiti ad approcci disciplinari diversi. Tale Rapporto va inteso come uno strumento di conoscenza e di riflessione per coloro che, a vario titolo, si interessano a questa importante dimensione della vita.


Camillo Ferrari , Presentazione
Vincenzo Cesareo , Introduzione
Domitia Mazzi , Aspetti demografici dell'invecchiamento della popolazione
Marta Vinci , Caratteristiche della condizione anziana femminile
Giovanna Salvioni , Costruire una buona anzianità
Giorgio Annoni , L'invecchiamento cerebrale tra fisiologia e patologia
Paolo Parra Saiani , Anziani attivi e privato sociale. L'esperienza delle organizzazioni di volontariato nelle università della terza età
Francesco Villa , L'integrazione dei servizi nell'assistenza domiciliare agli anziani
Alfredo Agustoni , Gli anziani e internet. Inclusione o esclusione dalla network society?
Cristina Cortesi, Anna Maria Melloni, Marta Taverna , Il centro A. M. Maderna: le espressioni di un impegno

Contributi: Alfredo Agustoni, Giorgio Annoni, Vincenzo Cesareo, Camillo Ferrari, Domitia Mazzi, P. Melloni, Paolo Parra Saiani, Giovanna Salvioni, Francesco Villa, Marta Vinci

Collana: Varie

Argomenti: Terza età

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