In un momento storico in cui si discute quotidianamente della qualità dell'informazione, è possibile conciliare l'interesse economico dell'industria dei media con il rispetto della verità? Il volume dà una risposta affermativa, proponendo un insieme di strumenti - i M.a.s., Media accountability systems - che aiutino i giornalisti e, più in generale, i professionisti dei media, a confrontarsi con il proprio pubblico, sempre più consapevole e disincantato. Codici deontologici, sondaggi, Consigli di stampa, osservatori sui media: ecco alcuni dei mezzi mediante i quali un giornale può accrescere il proprio livello qualitativo, a tutto vantaggio del lettore, ma anche delle vendite.
La deontologia viene portata fuori dal proprio territorio tradizionale di "regola di categoria". Il libro indica una nuova prospettiva per conferire "sostanza" al controverso rapporto tra etica e media: è bene che a fare le leggi di settore siano gli stessi giornalisti, ma è chiaro che le stesse debbano essere sottoposte a meccanismi di controllo non interni soltanto alla "corporazione" giornalistica. Nel volume vengono indicate una serie di soluzioni operative che nascono da una rassegna ragionata di codici deontologici di vari paesi, inquadrati in prospettiva socio-comunicazionale, da un lato, e giuridica, dall'altro. Le tesi sono destinate a suscitare dibattito e probabilmente a creare la "solita" disputa tra i "sacerdoti della libertà di stampa" e gli assertori dei diritti del cittadino: l'auspicio sottinteso, in realtà, è che di questi temi si possa discutere "laicamente", oltre le contrapposizioni ormai abusate.
Claude-Jean Bertrand , professore emerito all' Institut Français de Presse , presso l'Università di Paris-2, in Francia. Ha al suo attivo circa venti pubblicazioni sull'industria dei media - americana ed europea - e sull'etica giornalistica. Molte delle sue opere sono state tradotte in diverse lingue. Deontologia e media. Sistemi di certificazione della qualità è stato tradotto in Brasile, negli Stati Uniti, in Portogallo, Romania, Armenia, Grecia e Corea.
Salvatore Sica , ordinario di Diritto privato comparato presso l'Università degli Studi di Salerno, dove insegna anche Diritto europeo e comparato della comunicazione. Autore di saggi e monografie in tema di Diritto dell'informazione e della comunicazione. Componente del comitato scientifico di Diritto dell'informazione e della comunicazione. Componente del comitato scientifico del Consiglio Superiore della Magistratura.
Chiara Di Martino , laureata in Scienze della comunicazione, collabora con la cattedra di Diritto europeo e comparato della comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Giornalista-pubblicista, autrice di ricerche monografiche sui profili giuridici della diffamazione on line .