Benedetta Beatrice.

Giusi Baldissone

Benedetta Beatrice.

Nomi femminili e destini letterari

I nomi delle donne in letteratura, la presenza ingombrante di un personaggio, la Beatrice dantesca, che arriva sino alle poesie d’amore di Marinetti per la moglie Benedetta. Nomi femminili, destini letterari: nella letteratura odierna una sola tipologia si oppone, travolgendo tutto in radicale sovversione, la poesia visiva. Un segno di riscatto, un passaggio nel quale le donne desiderano far dimenticare di essere, o di essere state, portatrici della funzione Beatrice.

Edizione a stampa

21,00

Pagine: 224

ISBN: 9788846499523

Edizione: 1a edizione 2008

Codice editore: 291.64

Disponibilità: Discreta

Dopo Il nome delle donne (FrancoAngeli 2005), la ricerca continua con esiti sorprendenti. Laura è qui per rivelare che la sua progressiva sparizione nel Canzoniere nasconde un problema molto serio per il Petrarca. Lucrezia Borgia compie un passo avanti, entra nel Novecento e oltre: che cosa accade al suo nome sulla soglia del nuovo Millennio? La cultura dei nostri tempi la riconsegna all'esecrato cognome, facendosi beffe dei documenti storici.
Riemerge dalle muffe petrarchiste anche Vittoria Colonna, al centro della riflessione teologica e della scrittura femminile del suo tempo, le cui Rime celano un animo più dantesco che petrarchesco. La presenza ingombrante per tutti è quella di un nome e di un personaggio: ancora e sempre Beatrice. Perfino il Futurismo, nelle opere di Marinetti, sottende un filo dantesco, unica tradizione alla quale non ci si può sottrarre, neppure facendo scoppiare le bombe dell'avanguardia. La rivelazione è nel nome di Benedetta, nelle poesie d'amore scritte da Marinetti solo per la moglie.
Nomi femminili, destini letterari: nella letteratura odierna una sola tipologia si oppone, travolgendo tutto in radicale sovversione: la poesia visiva. La dispersione delle lettere e della "lettera" cancella anche i nomi, in un vorticare di segni che tutto scompone e riduce a grado zero della scrittura. Forse in questo si può intravedere un segno di riscatto, un passaggio nel quale le donne desiderano far dimenticare di essere, o di essere state, portatrici della funzione Beatrice. Giudicate, amate o rinnegate al vaglio di quella funzione, hanno rinunciato al nome, nascondendosi magari in quei "libri cancellati a memoria" di cui è ricca la poesia visiva. Le donne, insomma, si sono date per scontate, sono divenute ellissi e allusioni, citazioni ironiche e preterizioni, oggetti del silenzio retorico che abita in quei magnifici libri astratti. La loro scomparsa è volontaria: se riappariranno, nulla sarà più come prima.

Giusi Baldissone insegna Letteratura italiana per Lingue straniere all'Università del Piemonte Orientale. Ha scritto su Montale (Il male di scrivere, Einaudi 1979), su Marinetti (Filippo Tommaso Marinetti, Mursia 1986), sulla novella (Le voci della novella, Olshcki 1992), sulla visività di alcuni generi (Gli occhi della letteratura, Interlinea 1999) e sull'onomastica letteraria femminile (Il nome delle donne, FrancoAngeli 2005). Ha curato raccolte di saggi, tra cui Biblioteca: metafore e progetti (FrancoAngeli 1994), edizioni di Gozzano (Utet), De Amicis (Mondadori), Nicolò Barbieri (Interlinea). Ha pubblicato un volume di versi: Cartoline (Interlinea 2008).



Introduzione. Laura non c'è: conferme e novità
"vera beatrice": Petrarca e il nome rinnegato
(Scrivere e cancellare; In fuga da Dante; Il vero problema; Cancellare Laura)
Una contaminatio eccellente: Lucrezia nella Mandragola
Il cognome di Lucrezia: novità dal nuovo millennio
(Lucrezia Borgia in Maria Bellonci: formazione di un carattere femminile; Biografie tra Novecento e Duemila; Letteratura, teatro, cinema; Tra giornalismo e letteratura: Borgia per sempre; La ripresa della ricerca)
"Se Vittoria volevi io t'ero a presso": la "forma vera" di un mistero tra arte e letteratura
(Figura sfuggente; La piccola sposa-sorella; Tra Napoli e Ischia; Signora della cultura; Al bel Sole scomparso; Il nome di Vittoria; Religione amorosa; Alle soglie dell'eresia; La donna-angelo di Michelangelo)
Benedetta Beatrice: l'ossessione dantesca di Marinetti
(Dante in Marinetti; Poesie d'amore; La Vita Nova di Marinetti; La Commedia)
La scomparsa del nome: le incognite della poesia visiva
(Visività antica: uno sguardo diacronico; Poesia visiva: un oggetto misterioso; Il nome delle donne futuriste; Il nome dadaista e surrealista; Scomparsa e mitizzazione)
Indice dei nomi.

Collana: Critica letteraria e linguistica

Argomenti: Letteratura

Livello: Saggi, scenari, interventi

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