Cartografie (in)esauste

Laura Lo Presti

Cartografie (in)esauste

Rappresentazioni, visualità, estetiche nella teoria critica delle cartografie contemporanee

Le mappe, pur essendo considerate una forma di linguaggio “esausto” da parte di numerosi geografi, continuano a proliferare incessantemente e ad arricchirsi semanticamente attraverso diversi media, nell’arte e nella vita quotidiana. Il libro confronta idee, teorie e metodi provenienti dagli studi culturali, femministi e postcoloniali, dalla cultura visuale e dall’estetica con il pensiero della nuova geografia culturale e della cartografia critica, sperimentando nuove possibilità di coesistenza fra la decostruzione della Ragione Cartografica e la contemporanea Map Theory.

Pagine: 304

ISBN: 9788891796172

Edizione:1a edizione 2019

Codice editore: 11111.1

Informazioni sugli open access

Sono le mappe delle tecnologie del potere destinate al controllo del territorio o delle rappresentazioni evocative e intime dello spazio? Sono immagini vuote o piene di senso?
Perché, pur essendo considerate una forma di linguaggio "esausto" da parte di numerosi geografi, continuano a proliferare incessantemente e ad arricchirsi semanticamente nel loro peregrinare attraverso diversi media, nell'arte e nella vita quotidiana?
Esaminando la posizione della mappa nella teoria critica della geografia, il libro ricostruisce il "corpo a corpo" tra i geografi e i loro idoli, le carte geografiche. Confrontando idee, teorie e metodi provenienti dagli studi culturali, femministi e postcoloniali, dalla cultura visuale e dall'estetica con il pensiero della nuova geografia culturale e della cartografia critica, l'autrice sperimenta nuove possibilità di coesistenza fra il paradigma postmoderno, segnato dalla decostruzione della Ragione Cartografica, e la contemporanea Map Theory, stimolata da un impulso creativo e da un atteggiamento post-critico nei confronti delle pratiche e delle performance cartografiche.

Laura Lo Presti ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi Culturali Europei presso l'Università degli Studi di Palermo. Attualmente è assegnista di ricerca presso l'Università di Padova. Nel suo lavoro, gli studi cartografici si intrecciano proficuamente con la cultura visuale, l'estetica, la teoria femminista e postcoloniale, mostrando un particolare interesse sia per gli usi contemporanei delle pratiche cartografiche nel contesto della gestione della migrazione e dei confini europei, sia per il ruolo che la cartografia ha svolto storicamente nella costruzione degli immaginari geografici degli imperi europei.

Ringraziamenti
Introduzione. La morte della Mappa
Parte I - Cartografie (in)attuali
Le geografie esauste della rappresentazione
(Una sintomatologia della crisi; Gli eventi della rappresentazione; Forze e limiti delle rappresentazioni geografiche; I linguaggi delle rappresentazioni geografiche; Stare in cima agli alberi e cambiare la vita sulla terra; Niente fuorché rappresentazioni)
Oltre la rappresentazione
(Dopo la "sbornia" postmoderna; Pensare il Fuori: il ritorno del reale; L'ambivalenza teorica delle geografie non-rappresentazionali; Praticare il Fuori: risocializzare le pratiche culturali della geografia)
Sfigurare la Mappa
(Ansie cartografiche; Fare i "buchi" nel linguaggio cartografico; L'arbitro silenzioso del potere; In principio era la Mappa)
Mappe altrove
(Cartografie di rottura; Mappe di genere, mappe degeneri; Anche le mappe sanguinano; La doppia coscienza delle mappe)
Parte II - Riattualizzare la cartografia
Dopo la Mappa
(E caddi, come corpo morto carta morta cade; Abbandonare o salvare la mappa?; I nuovi post(i) della rappresentazione: dopo, dietro, oltre la cartografia; Dalla faccia della carta all'interfaccia digitale)
Dietro la svolta digitale
(Mappe, malgrado tutto?; Turbolenze e viscosità della cartografia digitale; La svolta femminista nella cartografia digitale; Destabilizzare le rappresentazioni)
Dalla rappresentazione alla visualità
(La chiamata delle immagini; L'eredità del visuale; Lo spazio delle immagini; Verso una geografia visuale; La materia delle immagini; I campi della geografia visuale e materiale)
Parte III - Cartografie in atto
La (nuova) vita delle mappe
(Una mappa colta nella rete del vissuto; Le mappe come processi; Le mappe come performance; Le mappe come media(zioni); Nuove linee di impegno tra map studies e geografia culturale)
L'esperienza estetica delle mappe
(Tutti guardano, nessuno sente?; Gli incontri tra arte e geografia; Geo-estetica e cartografia; C-artografie)
Mappe che parlano di noi
(La contingenza delle mappe nella teoria estetico-visuale; Cartografie del quotidiano; Corpi in rotta/rotti. Contrappunti estetici; Perché abbiamo bisogno di un approccio estetico-visuale?)
Conclusioni. Ritrovare l'anima delle mappe
Bibliografia

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